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L’inizio di un ampio progetto di cooperazione universitaria

Veterinaria intenta a curare un cavallo sotto anestesia Keystone Archive

Da venerdì entra in funzione la facoltà comune di veterinaria delle università di Berna e Zurigo. Una struttura che conta 46 cattedre, 720 studenti e 900 collaboratori.

La facoltà, denominata Vetsuisse, è la più ampia forma di collaborazione fra atenei svizzeri.

Vetsuisse – nata dalla fusione fra le facoltà di veterinaria dell’università di Berna e quella di Zurigo – prenderà ufficialmente avvio venerdì 1. settembre.

«La nuova struttura si prefigge di migliorare la competitività a livello internazionale nel campo della medicina veterinaria», hanno affermato giovedì i responsabili delle due università.

«Essa potrà inoltre servire da modello per il futuro», ha sottolineato il rettore dell’università di Berna, Urs Würgler.

Per il professor Wolfgang Langhans, decano della facoltà Vetsuisse, la fusione permetterà di garantire la qualità della ricerca e dell’insegnamento. Una simile cooperazione ha però senso «solo se permetterà di fornire maggiori prestazioni utilizzando meno risorse», gli ha fatto eco il professor Hans Weder, rettore dell’Università di Zurigo e presidente del consiglio di facoltà di Vetsuisse.

Modello di Bologna

I cicli di formazione rispettano il cosiddetto «modello di Bologna», con corsi di bachelor e di master, e prevedono sette settori di specializzazione: piccoli animali, animali da reddito, cavalli, diagnostica paraclinica, «veterinary public health» e ricerca biomedica.

Le due sedi di Berna e Zurigo vengono mantenute, ma i campi d’attività sono stati riorganizzati e taluni corsi si terranno solo in uno dei due cantoni. Una distanza che implicherà un aumento dell’insegnamento su schermi televisivi (teleteaching) e via internet (e-learning).

La nuova facoltà ha un budget che è coperto nella misura di 32 milioni di franchi da Berna e per altri 56 milioni da Zurigo.

Il processo di creazione di Vetsuisse è durato cinque anni e all’inizio del 2006 ha ricevuto l’avvallo dei due parlamenti cantonali interessati. Il progetto di cooperazione fra le due università della Svizzera tedesca è fissato in un apposito concordato firmato dai due cantoni.

swissinfo e agenzie

La pressione al risparmio e i crescenti costi della formazione spingono gli atenei a collaborare. Il politecnico federale di Zurigo collabora ad esempio con l’Università zurighese. Lo stesso vale per gli atenei di Losanna e Ginevra.

Dal 1993 le università di Berna, Neuchâtel e Friborgo hanno creato la rete BENEFRI, che coordina gli insegnamenti e la formazione in seno ai tre atenei.

Dal 2002 le università di Ginevra, Losanna e Neuchâtel prevedono lo stesso sistema di studi postdiploma. Nel 2004 hanno raggruppato le loro facoltà di teologia.

L’università di Basilea partecipa al progetto EUCOR in collaborazione con gli atenei dell’Alsazia e del Baden Württemberg.

Il canton Berna e il semicantone di Basilea-Città, le loro due università e l’ospedale universitario Insel di Berna hanno concluso un accordo di cooperazione in ambito medico. I due cantoni hanno creato un centro di competenze comune in ambito cardiochirurgico.

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