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Gli svizzeri hanno fame di apprendere

Partecipanti a un corso di perfezionamento per giornalisti Keystone

Oltre i tre quarti della popolazione svizzera continuano a formarsi o a perfezionarsi professionalmente. È quanto emerge da uno studio dell'Ufficio federale di statistica.

L’apprendimento autoditattico tramite letteratura specialistica o internet è la forma più diffusa. Oltre la metà degli occupati segue però anche corsi e seminari.

Il 76% della popolazione residente permanente in Svizzera, pari all’83% degli occupati, ha intrapreso nel 2006 almeno un’attività di formazione permanente.

La formazione permanente e il perfezionamento variano peraltro ancora a seconda dello statuto sul mercato del lavoro, del grado di formazione e del sesso, secondo quanto emerge dagli ultimi dati della Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS), pubblicati martedì dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Autodidatti

Il più sovente la formazione permanente avviene tramite sistemi autodidattici: materiale informatico, letteratura specialistica o emulazione.

Il 71% della popolazione – rispettivamente il 77% degli occupati – ha usufruito dell’apprendimento informale.

Corsi, seminari e altre attività di formazione formale sono invece stati seguiti dal 43% della popolazione residente permanente e dal 53% degli occupati.

“A seguire formazioni permanenti sono soprattutto le persone meglio integrate nel mercato del lavoro”, precisa l’UST. Corsi, seminari o altre attività formative non formali sono infatti stati seguiti dal 51% degli occupati, contro il 21% delle persone non attive.

La formazione permanente è meno diffusa tra le persone con grado d’occupazione inferiore al 50% rispetto a coloro che lavorano a tempo pieno.

Grado di formazione

Grosse differenze si rilevano anche a seconda del grado di formazione: mediamente fra la popolazione residente, le persone con un diploma universitario o di un politecnico seguono una formazione permanente con una frequenza 4,9 volte maggiore rispetto a coloro che non hanno una formazione post-obbligatoria.

Leggermente diversa è pure la proporzione di partecipazione ad attività di formazione continua o di perfezionamento a seconda del sesso: fra la popolazione residente permanente il tasso delle donne è del 74%, contro il 79% degli uomini.

Diversità fra i sessi appaiono anche nelle motivazioni di partecipazione: “Mentre gli uomini sono più inclini a perfezionarsi per ragioni professionali, le donne sembrano più propense a seguire attività formative fuori del contesto professionale. In tale ambito, infatti, il tasso di partecipazione degli uomini risulta quasi dimezzato rispetto a quello delle donne (rispettivamente 10% e 17%)”, evidenzia l’UST.

swissinfo e agenzie

La rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) è un’indagine campionaria rappresentativa effettuata presso le economie domestiche aventi un allacciamento telefonico.

Il suo universo statistico è costituito dalla popolazione residente permanente di almeno 15 anni.

Realizzata sin dal 1991 dall’Ufficio federale di statistica (UST), nel 2006 l’indagine ha coinvolto 48’000 persone.

Come già negli anni 1996, 1999 e 2003, anche nel 2006 il fulcro della rilevazione era costituito dalla tematica della formazione permanente, inserita all’incirca ogni tre anni quale modulo di approfondimento nella RIFOS.

Negli altri anni, un modulo abbreviato di domande facente parte del programma standard della RIFOS assicura la copertura di tale argomento.

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