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I politici svizzeri ascoltano la loro coscienza

Il Parlamento federale, tempio della coscienza politica svizzera Keystone Archive

Quando si tratta di prendere una decisione, i politici guardano dentro se stessi e al mondo. È quanto risulta dallo studio "Etica 2006".

I valori etici andrebbero insegnati a scuola, ma non solo. Perché come sostiene Samuel Schmid, l’etica è un tema sempre attuale.

Coscienza e bene comune: sono questi i principi in base sui quali fondano le proprie decisioni i politici svizzeri.

È quanto risulta dallo studio “Etica 2006” realizzato dall’Istituto Vassalle e presentato venerdì a Zurigo.

Scopo dell’inchiesta era studiare la percezione e il posto dell’etica nella politica svizzera.

A questo proposito sono stati intervistati più di 800 uomini e donne politicamente attivi a livello federale, cantonale o comunale in tutta la Svizzera.

Per il consigliere federale Samuel Schmid, intervenuto al congresso, il tema dell’etica è senza tempo e sempre attuale.

Il bene comune come obiettivo

La quasi totalità dei politici interrogati (98%) dice di prendere le proprie decisioni sulla base della propria coscienza.

Il 97% si orienta invece in funzione del bene comune. Per il 72% è fondamentale la visione del mondo.

il 57% dice di tener conto dell’interesse degli elettori, il 43% segue le decisioni del partito e il 32% quelle dei colleghi.

Gli interessi personali (19%) e la risonanza mediatica (10%) arrivano in fondo alla lista.

Per me etico è…

Per sei intervistati su dieci, agire in maniera etica significa seguire la propria coscienza.

Per la metà degli intervistati etica è rispetto dell’ambiente, del cosmo e dei principi umanistici.

Un terzo degli interrogati ritiene che l’etica corrisponda al rispetto delle norme e delle leggi. Solo il 10% dei politici ha messo i valori religiosi in relazione con i principi etici.

I valori umanistici giocano un ruolo più importante per i politici di sinistra.
Quelli di destra prestano invece maggiore attenzione al rispetto delle regole e ai valori della cultura elvetica.

L’etica si può imparare

Le differenze fra destra e sinistra si riflettono anche a livello dei partiti. Per i delegati dell’Unione democratica di centro (UDC – destra conservatrice) i valori etici hanno un peso eccessivo nella politica d’asilo. Di opinione diametralmente opposta i rappresentanti del Partito socialista (PS).

Alla domanda, quali misure bisognerebbe prendere per promuovere un comportamento etico, la maggioranza degli intervistati ha proposto d’impartire una formazione continua agli uomini e alle donne attivi in politica e di istituire un’educazione in questo senso anche nelle scuole.

Come ulteriore misura i politici propongono la definizione di un codice etico.

swissinfo e agenzie

L’Istituto Lassalle di Zurigo ha interrogato più di 800 politici svizzeri:
98% orienta le proprie decisioni in base alla propria coscienza.
97% al bene comune.
72% alla visione del mondo.
57% all’interesse degli elettori.
43% alle decisioni del partito.
32% alle decisioni dei colleghi.
19% agli interessi personali.
10% alla risonanza mediatica.

L’Istituto Lassalle è attivo presso le Nazioni Unite (ONU) in qualità di organizzazione non governativo (ONG).

Svolge il ruolo di consigliere specializzato all’interno del Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC).

È inoltre affiliato al Dipartimento di pubblica informazione (DPI).

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