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I ricchi russi fanno la gioia delle stazioni sciistiche

La clientela russa preferisce le stazioni più care Keystone

St.Moritz, Zermatt, Verbier e Crans Montana beneficiano dell’afflusso di ricchi turisti russi per riempire il «buco» di gennaio.

Su tutto l’arco dell’anno questi clienti rappresentano una percentuale marginale dei pernottamenti, ma il loro numero continua ad aumentare.

I russi, grazie al fatto che le feste del Natale ortodosso si protraggono fino a metà gennaio, restano negli alberghi delle stazioni alpine ben oltre la partenza degli altri sciatori, che se ne vanno dopo le feste di Capodanno e in genere non tornano prima di febbraio.

Il mese di gennaio, tradizionalmente difficile per gli albergatori di montagna, si popola così sempre di più, di anno in anno, di turisti russi. Dopo un aumento del 10% nel 2002, sono cresciuti del 3,2% nel 2003.

Cinque stelle e shopping

Un risultato “fantastico” sottolinea Laurence Gabriel, portavoce di Svizzera Turismo, tanto più che si tratta di clienti che apprezzano la Svizzera per la sicurezza, la sua qualità di vita e, paradossalmente, per i prezzi alti, sinonimo di qualità.

Si tratta di persone agiate, che amano il lusso, soggiornano negli hotel a cinque stelle, mangiano nei migliori ristoranti e fanno acquisti nelle boutique più care: a Mosca l’imposta sul valore aggiunto sui prodotti di lusso è di circa il 30% e a conti fatti, anche i prezzi alti della Svizzera possono diventare un affare.

“C’è anche una ragione socio-culturale: gli ospiti russi scelgono destinazioni dove trovano altri ospiti ricchi. Per loro lo status symbol è determinante”, spiega a swissinfo Daniela Bär, addetta stampa di Svizzera Turismo.

Ad approfittarne sono dunque le stazioni più chic, come St.Moritz, Zermatt, Verbier e Crans Montana. Se a gennaio poi si registrano spesso temperature polari, per i russi, abituati agli inverni rigidi, ciò non costituisce un problema: sciano sempre, anche con il brutto tempo e spesso con uno o più maestri di sci.

Solo in inverno

A St. Moritz vengono turisti da Mosca e San Pietroburgo. “Sempre in grandi gruppi, mai meno di sei persone”, specifica a swissinfo Claudio Duschletta, responsabile delle relazioni pubbliche della stazione engadinese.

Come nelle altre stazioni citate, anche a St.Moritz, i turisti russi non rappresentano che una piccola cifra su tutto l’arco dell’anno. Nel 2003 hanno contribuito con 12 mila pernottamenti. Ma a gennaio dell’anno scorso sono aumentati addirittura del 100%! Da circa 400 del 2002 a più di 800. Non sono cifre enormi, ma come detto una manna durante il famigerato “buco di gennaio”.

Fondue e vodka

Gli albergatori elvetici hanno notato che i russi si stanno per così dire “raffinando”. “Finiti i tempi in cui scendevano in canottiera al ristorante di un palace”, spiega Roland Imboden, direttore dell’ufficio del turismo di Zermatt. E se Roland Pierroz, famoso chef di Verbier, non vede più molti russi ordinare tutti i piatti della carta accompagnati dai vini più cari, Christian Besse, anche lui ristoratore a Verbier, non finisce di stupirsi del fatto che accompagnano la fondue a colpi di vodka, invece del vino bianco fendant.

I russi frequentano Verbier dal 1998, spiega a swissinfo Madeleine Savioz, direttrice marketing dell’ufficio del turismo della stazione vallesana. Prima di allora c’era una certa reticenza da parte degli albergatori, dovuta alla cattiva reputazione dei turisti russi, considerati “difficili”.

“Inoltre c’erano seri dubbi circa la provenienza dei loro soldi”, sottolinea Madeleine Savioz. “Oggi possiamo confermare che si tratta di clienti che si integrano molto bene con gli altri turisti e sembrano soddisfatti dell’offerta”.

swissinfo e agenzie

Il numero dei turisti russi in Svizzera è aumentato del 10% nel 2002 e del 3,2% l’anno scorso.
L’anno scorso con 220 824 pernottamenti, la clientela russa ha rappresentato l’1,3% del fatturato straniero in Svizzera.
Le stazioni preferite: St.Moritz, Zermatt, Crans Montana e Verbier.

Le feste natalizie in Russia, grazie al Natale ortodosso, si protraggono fino a metà gennaio.

I russi rappresentano una manna per il turismo alpino in questo mese difficile.

Si tratta principalmente di industriali, uomini d’affari, medici, avvocati.

Alloggiano in alberghi a quattro o cinque stelle.

Approfittano delle vacanze invernali anche per far shopping nelle boutique di lusso.

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