Il ciclo alimentare della vita raccontato allo Zoo di Basilea
Da questo week end sarà aperta al pubblico la nuova «Etoscha-Haus», una «casa» che, per raccontare il ciclo alimentare della vita, riunisce sotto lo stesso tetto piante, animali grandi e piccoli, carnivori ed erbivori, predatori e prede.
L'amministratore dello zoo basilese, Andreas Heldstab, ha spiegato che si tratta del primo «parco» tematico. Questa estate dovrebbero essere aperti altri recinti esterni per ghepardi e cani selvatici, nonchè un'isola delle scimmie. In una seconda fase, anch'essa del costo di 9 milioni di franchi e che dovrebbe essere conclusa nel 2003, verranno costruite nuove «riserve» per leoni, coccodrilli ed altro.
La sezione «Etoscha», dal nome di una riserva naturale arida della Namibia, non dovrebbe «insegnare» al visitatore ma piuttosto appassionarlo al «pasto e al mangiatore» e alle varie concatenazioni ecologiche del sistema. Il tutto è visitabile anche via Internet sul sito «www.etoscha.ch»
In un ambiente tipicamente africano saranno riunti una grande varietà di piante ed animali: cactacee, sciami di fameliche cavallette, topi, serpenti, manguste carnivore assieme ad altri animali erbivori che la notte trovano rifugio negli stessi luoghi. Alla fine del ciclo alimentare ci sono poi lumachine, funghi e insetti che «riciclano» i resti di animali e piante.
swissinfo e agenzie

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