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La corsa è finita per la Phonak

"Abbandono!", ha dichiarato il patron della Phonak Andy Rihs (sulla destra) in una conferenza stampa organizzata a Zurigo Keystone

Andy Rihs getta la spugna. Il proprietario della squadra ciclistica elvetica ha annunciato martedì che scioglierà il team alla fine dell'anno.

La decisione fa seguito al recente caso di doping che ha coinvolto l’ex leader della squadra e vincitore del Tour, l’americano Floyd Landis.

«In qualità di ciclista appassionato, sono estremamente deluso dal constatare che questo sport sia ormai divenuto sinonimo di doping. Sono profondamente rammaricato da questa situazione e ho quindi deciso di sciogliere la squadra alla fine dell’anno».

È con queste parole che Andy Rihs, proprietario della squadra ciclistica svizzera Phonak, ha annunciato martedì la fine di un’avventura durata sette anni.

Il direttore sportivo del team, John Lelangue, è stato incaricato di trovare un nuovo datore di lavoro ai corridori entro la fine dell’anno. Complessivamente, la squadra impiega – tra ciclisti, meccanici, ecc. – una sessantina di persone.

Caso Landis

La decisione di Rihs è intrinsicamente legata al recente caso che ha visto coinvolto il leader della squadra, lo statunitense Floyd Landis. Trionfatore sui Campi Elisi, Landis era stato controllato positivo al testosterone – risultato confermato dalle controanalisi – al termine della sua cavalcata trionfale nella tappa di Morzine. L’americano era poi stato licenziato dalla Phonak.

Durante la conferenza stampa, Rihs ha sottolineato di aver fatto di tutto per prevenire i casi di doping all’interno della squadra, in particolare instaurando dei severi controlli. Malgrado ciò, non è stato possibile «prevenire l’iniziativa personale gravida di conseguenze» di un solo corridore.

«Mi vedo quindi costretto a fare una cosa che non avevo ancora sperimentato durante la mia carriera di imprenditore: abbandono!», ha dichiarato il presidente del consiglio d’amministrazione della Phonak, dicendosi dispiaciuto per tutti i giovani corridori svizzeri promettenti.

«Tre settimane fa – ha ricordato Rihs – eravamo i vincitori del Tour de France, la nostra gioia era immensa, gli sponsor facevano la coda per venire da noi e poi improvvisamente è arrivata la mazzata».

Nessuna alternativa

La Phonak aveva da tempo, ben prima del caso Landis, annunciato la sua intenzione di ritirarsi dal ciclismo. Attraverso la sua società – ARCycling – Rihs voleva però continuare l’avventura. Un contratto di sponsoring era già stato siglato per il prossimo anno con la società di gestione fondi statunitense iShares. In seguito al caso Landis, il contratto era però stato sciolto anticipatamente.

I dirigenti della squadra hanno cercato altre soluzioni, ma – si legge nel comunicato – «dopo lunghe riflessioni e un esame approfondito delle diverse possibilità, si è avverato che non esistevano alternative».

Oltre alla questione degli sponsor, un’altra spada di Damocle pendeva sul futuro della Phonak: la licenza ProTour (che permette la partecipazione alle principali competizioni) scade a fine anno e non vi era nessuna assicurazione che questa sarebbe stata rinnovata.

swissinfo

Andy Rihs, presidente del consiglio d’amministrazione del fabbricante svizzero di apparecchi auditivi Phonak, ha fondato la sua squadra ciclistica nel 2000.

Nel 2002, la squadra svizzera entra a far parte dell’élite del ciclismo.

Nel 2003 ingaggia il forte americano Tyler Hamilton. Medaglia d’oro nella cronometro delle Olimpiadi d’Atene nel 2004, Hamilton risulterà poi positivo a un controllo antidoping effettuato lo stesso anno durante il Giro di Spagna.

Nello stesso anno sono controllati positivi altri due corridori di primo piano della squadra: lo svizzero Oscar Camenzind e lo spagnolo Santiago Perez.

Altri casi scoppieranno in seguito. L’ultimo e più eclatante risale al recente Tour de France. Lo statunitense Floyd Landis, futuro vincitore, è controllato positivo al termine della tappa di Morzine. Le controanalisi confermano i primi esami: Landis ha assunto del testosterone.

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