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La fine dell’era di Ralph Krueger?

Il sogno di accedere ai quarti di finale si è già spento per la nazionale svizzera swissinfo.ch

Dopo l'estromissione precoce della squadra svizzera dai campionati del mondo di hockey, la stampa svizzera si interroga sulla necessità di un cambiamento ai vertici della nazionale. Mentre alcuni giornali difendono l'operato di Ralph Krueger, altri chiedono le dimissioni dell'allenatore.

“13 secondi troppo tardi”, titolano diversi giornali svizzeri. Realizzando la rete del successo contro gli Stati uniti soltanto al 13esimo secondo del tempo supplementare, la squadra elvetica si è infatti lasciata sfuggire anche l’ultima occasione di qualificarsi per i quarti di finale. Il punto perso in seguito alla mancata vittoria nei tempi regolamentari costa infatti alla Svizzera l’eliminazione precoce da questi campionati del mondo casalinghi.

“Per la dedizione con la quale ha cercato di raddrizzare un mondiale andato gradatamente a pezzi, la nazionale di Ralph Krueger avrebbe meritato di vincere la partita entro il 60esimo minuto e superare anche il secondo scoglio del torneo”, afferma La Regione.

Il giornale ticinese si rammarica soprattutto per i punti persi contro la Lettonia, avversario “sostanzialmente inferiore”, ma ritiene che questa selezione elvetica non avrebbe comunque potuto nutrire molte speranze di “andare oltre l’ennesima eliminazione meritevole nei quarti di finale”.

Ambizioni poco realistiche

“La Svizzera può solo continuare a sognare”, costata amaramente la Neue Zürcher Zeitung. “Negli ultimi 10 anni, sotto la guida di Ralph Krueger, la nazionale elvetica è riuscita ad issarsi tra l’élite dell’hockey mondiale. Ciò ha creato grandi ambizioni poco realistiche, facendo dimenticare che, fino a pochi anni prima, la squadra svizzera si muoveva regolarmente tra il gruppo A e il gruppo B”.

Secondo il quotidiano zurighese, le ragioni di questa eliminazione non vanno però addebitate all’allenatore o ai quadri dirigenti della nazionale, ma alla squadra stessa. “Ai giocatori svizzeri manca ancora la qualità determinante, la capacità di realizzare delle reti anche sotto grande pressione. Nel campionato svizzero, la responsabilità di segnare viene regolarmente delegata ai giocatori stranieri”.

Nazionale molto più stabile

Anche la Basler Zeitung prende le difese di Ralph Krueger, affermando che un cambiamento di allenatore “non costituisce un’alternativa”. Il selezionatore della nazionale ha forse fatto alcuni sbagli, sostiene il giornale basilese, ma “lo sport è fatto così: a volte vi sono dei sistemi che funzionano e a volte no. E rimangono sempre molti fattori, che non possono essere influenzati dall’allenatore”.

“In questi dieci anni Krueger è riuscito ad infondere stabilità alla squadra svizzera, che ha potuto così tenersi regolarmente lontana dal pericolo di una relegazione nel gruppo B”, aggiunge la Basler Zeitung, secondo la quale un avvicendamento alla guida della nazionale non deve avvenire prima delle Olimpiadi invernali del 2010.

Sei grandi fuori portata

“Sotto la direzione di Ralph Krueger, la Svizzera ha giocato con una costanza mai vista finora”, osserva anche la Neue Luzerner Zeitung, che intravede un’altra ragione per non licenziare l’allenatore prima della scadenza del contratto nel 2010: l’Associazione svizzera di hockey dovrebbe indennizzare con 1 milione di franchi l’allenatore.

“Non bisogna inoltre dimenticare una cosa”, sottolinea il foglio lucernese, “la Svizzera dispone di un parco di 23’000 giocatori, mentre in Canada se ne contano oltre 500’000. Le 6 grandi dell’hockey mondiale – Svezia, Russia, Stati uniti, Cechia, Finlandia e Canada – rimangono purtroppo fuori portata per la nazionale elvetica”.

Una sberla non accettabile

“Ralph Krueger ha fatto il suo tempo”, afferma invece La Liberté. “Campionessa delle partite amichevoli, la selezione svizzera si accontenta del minimo quando si passa alle cose serie. Ad eccezione del quarto rango ottenuto ai campionati del mondo del 1998, la squadra elvetica non è mai riuscita a concretizzare i suoi sogni”.

“La colpa è di Ralph Krueger, troppo preso dalle sue idee e dal suo sistema”, sostiene il giornale friborghese, che non esita a definire l’allenatore un “manipolatore” e un “opportunista”, incapace di mantenere le sue promesse. “La sberla subita dalla nazionale, davanti a 10’000 spettatori a Berna, non può essere cancellata con un gesto della mano. È un cielo nero che le stelle accese durante precedenti exploit non riescono a rischiarare”.

Necessario un nuovo inizio

“La politica di selezione testarda seguita in questi ultimi anni da Krueger ci ha portati in un vicolo cieco”, afferma il Blick. L’allenatore ha rinunciato in particolare a promuovere molti attaccanti, di cui avremmo avuto bisogno a livello internazionale, spiega il quotidiano zurighese.

“Swiss Hockey dovrebbe quindi approfittare di questa occasione per sbarazzarsi del selezionatore e per tentare un nuovo inizio in vista delle Olimpiadi del 2010”, chiede il Blick.

Tempo di cambiamenti

“È tempo di cambiamenti”, ritiene anche il Tages Anzeiger. “Krueger ha ridato ottimismo alla squadra svizzera, ha fatto della nazionale una squadra di professionisti, ha avviato una nuova era”. Ma, negli ultimi anni, “non è più riuscito ad entusiasmare i suoi giocatori e la sua retorica si è ormai logorata”.

Secondo il giornale zurighese, non si può lasciar continuare l’allenatore fino alla scadenza del contratto, solo per riconoscenza nei confronti di meriti ormai passati. “La domanda che dobbiamo porci è di sapere se Krueger è ancora in grado di portare avanti questa squadra. E la risposta emersa lunedì a Berna è negativa”.

swissinfo, Armando Mombelli

Mercoledì 6 maggio
16:15 Russia – Bielorussia
20:15 Finlandia – Stati Uniti

Giovedì 7 maggio
16:15 Canada – Lettonia
20:15 Svezia – Cechia

L’attaccante della Nazionale svizzera, trasportato fuori pista su una barella dopo aver subito una dura carica da parte di un avversario statunitense, dovrà essere operato domani all’Inselspital di Berna.
L’intervento serve a stabilizzare la quarta e la quinta vertebra del promettente 23enne friburghese, che ha ambizioni di competizioni nella NHL. I medici hanno precisato che non si tratta di un’operazione grave.

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