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La giustizia dichiara Vitali Kaloiev colpevole

Vitali Kaloiev (al centro) e il fratello Juri (a destra) nella sala del Tribunale di Zurigo Keystone

Il cittadino russo che nel 2004 ha ucciso un controllore di volo di Skyguide è stato riconosciuto colpevole di omicidio intenzionale dal Tribunale di Zurigo.

Vitali Kaloiev è stato condannato a 8 anni di prigione. Le autorità russe hanno già annunciato di voler richiedere l’estradizione del 49enne originario dell’Ossezia del Nord.

Martedì, il procuratore pubblico aveva chiesto 12 anni di reclusione, al massimo tre invece per la difesa.

Il Tribunale cantonale di Zurigo ha invece condannato il 49enne Vitali Kaloiev a 8 anni di detenzione, giudicandolo colpevole di omicidio intenzionale.

Per il giudice, Kaloiev ha avuto intenzione di uccidere al più tardi dopo aver inferto il primo colpo di coltello alla sua vittima.

L’intenzionalità è inoltre motivata dalla brutalità con cui il delitto è stato eseguito, ha stabilito il tribunale, che su questo punto ha seguito la richiesta del procuratore Ulrich Weder. Tenendo conto di una riduzione della capacità d’intendere e di volere da media a forte al momento dei fatti, la pena è però risultata sensibilmente minore alla pena chiesta dall’accusa.

La decisione del tribunale non accontenta ad ogni modo nessuna delle parti: il procuratore e l’avvocato difensore hanno infatti già annunciato un ricorso.

Estradato in Russia?

«I membri della nostra famiglia sono in pieno sgomento. Non ci aspettavamo un verdetto così crudele», ha dichiarato la nipote di Kaloiev.

Mosca ha prontamente fatto sapere che chiederà l’estradizione verso la Russia dell’ingegnere civile, in modo che possa scontare la sua pena detentiva in patria.

«Abbiamo già cominciato a preparare tutto il necessario per l’estradizione», ha indicato un responsabile del Ministero russo della Giustizia.

Secondo Folco Galli, portavoce dell’Ufficio federale di giustizia, questa possibilità non è esclusa.

Scuse giunte troppo tardi

Esprimendosi in russo e tradotto da un’interprete, Kaloiev ha ripetuto in aula di non ricordarsi nulla del delitto vero e proprio, ma di accettare le prove raccolte dagli inquirenti.

Contraddicendo affermazioni fatte in fase istruttoria, Kaloiev ha definito il CEO di Skyguide Alain Rossier come il «vero responsabile» della collisione aerea di Überlingen (1. luglio 2002), mentre il controllore di volo ucciso, cui l’accusato aveva in precedenza addossato la responsabilità della sciagura, sarebbe ai suoi occhi la persona «direttamente coinvolta» nella vicenda.

«Non so più come vivere. La perdita della famiglia mi ha lasciato nel vuoto», ha risposto l’ingegnere russo alla domanda del giudice che voleva sapere dall’accusato come si sarebbe immaginato la sua vita una volta scontata la pena.

Kaloiev ha più volte ripetuto quanto sarebbe stato importante per lui ricevere delle scuse da parte dei responsabili di Skyguide. Scuse che il CEO della società svizzera di sorveglianza aerea presentò ai famigliari delle vittime della sciagura nel maggio del 2004, ossia due anni dopo l’incidente e tre mesi dopo l’uccisione del controllore di volo.

Uccisi una seconda volta

Il 24 febbraio 2004, Kaloiev si era recato al domicilio zurighese del dipendente di Skyguide – un danese 36enne – che era di servizio la sera della catastrofe di Überlingen, nei pressi del lago di Costanza.

La sua intenzione era – ha affermato Kaloiev – di mostrare al presunto responsabile dell’incidente una foto con i defunti figli e di ricevere delle scuse. La reazione sgarbata del controllore aereo – il quale avrebbe gettato la foto per terra – ha però esasperato ulteriormente Kaloiev. «È come se i miei figli venissero uccisi una seconda volta», ha dichiarato in tribunale.

Il seguito della vicenda è stato ricostruito dagli inquirenti: Kaloiev avrebbe pugnalato una ventina di volte il dipendente di Skyguide con un coltello da tasca, lasciando la vittima esangue a terra.

Kaloiev è poi stato arrestato poche ore dopo in un hotel vicino all’aeroporto di Kloten.

swissinfo e agenzie

Vitali Kaloiev è stato riconosciuto colpevole di omicidio intenzionale dal Tribunale cantonale di Zurigo.

Il primo luglio 2002, un aereo passeggeri russo ed un velivolo commerciale della compagnia DHL si scontrano al di sopra del lago di Costanza, nella zona controllata dalla società elvetica di sorveglianza aerea Skyguide.

Nell’incidente muoiono tutte le 71 persone a bordo; tra queste, la famiglia di Kaloiev.

Il 24 febbraio 2004, il controllore di Skyguide che sedeva nella sala di controllo la sera della collisione, è pugnalato a morte. Poche ore dopo, Kaloiev viene arrestato nei pressi dell’aeroporto di Kloten.

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