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La sfida tra Alinghi e Oracle ritorna finalmente sui mari

Keystone

La giustizia americana ha emesso un verdetto favorevole ad Oracle nella vertenza che lo oppone ad Alinghi, doppio vincitore della Coppa America. I due sindacati dovranno affrontarsi in un duello in multiscafo nel 2010. Intervista al membro dell'equipaggio d'Alinghi Nils Frei.

La sentenza emessa giovedì 2 aprile dalla Corte d’appello dello Stato di New York è stata senza… appello. Per sei voti a zero, i giudici americani hanno deciso che Alinghi, detentore del titolo, dovrà negoziare le modalità della prossima Coppa America con lo sfidante statunitense Oracle.

Questa decisione mette così fine a un’interminabile saga giudiziaria costata decine di milioni di franchi ai rappresentanti dei due sindacati. Conseguenza di questa battaglia senza esclusione di colpi: la 33esima edizione della Coppa America non si svolgerà nel 2009, come voleva Alinghi, ma al più presto nella primavera del 2010.

E per la prima volta nella storia, la competizione potrebbe riassumersi a un duello tra multiscafi. Questa sembra in ogni caso essere la volontà del challenger americano, i cui rappresentanti incontreranno nei prossimi giorni i dirigenti del team svizzero. L’elvetico Nils Frei, regolatore di vele e doppio vincitore della Coppa America, fa il punto della situazione.

swissinfo: La giustizia americana ha dato ragione ad Oracle. Alinghi dovrà perciò negoziare le modalità della 33esima edizione con il sindacato americano. Qual è la sua reazione?

Nils Frei: Da un punto di vista giuridico, la procedura non mi sembra molto coerente, poiché meno di un anno fa lo stesso tribunale aveva preso una decisione completamente opposta. Il verdetto però è chiaro e lo accettiamo. Certo, tra l’equipaggio regna una certa delusione. Avremmo voluto rivivere già quest’anno il bellissimo avvenimento del 2007. Siamo comunque pronti a raccogliere la sfida.

swissinfo: Come spiega che il conflitto tra Alinghi e Oracle abbia preso simili proporzioni?

N.F.: È una storia lunga e complicata. Il conflitto è scoppiato già durante l’ultima Coppa America, nell’estate del 2007. Apparentemente Alinghi ha commesso un errore scegliendo il sindacato spagnolo come challenger ufficiale. Ciò ha permesso ad Oracle di aprire una breccia per attaccarci davanti ai tribunali.

La macchina giudiziaria si è poi messa in moto e la procedura è stata molto lunga. Gli americani hanno fatto di tutto, agendo a volte anche in modo piuttosto aggressivo, affinché la loro strategia funzionasse.

swissinfo: Alinghi non ha affrettato un po’ troppo i tempi volendo organizzare la 33esima Coppa America già nel 2009, dopo soli due anni dalla precedente edizione?

N.F.: No, non credo. L’ultima Coppa ha avuto un grande successo e l’idea di approfittare di questo slancio era buona. Molte altre squadre erano motivate per organizzare una nuova competizione molto rapidamente. Alinghi ha forse commesso errori nella sua maniera di comunicare, ma l’idea di base era buona.

swissinfo: Alinghi ha reso molto popolare la vela in Svizzera, grazie alle sue due vittorie. Pensa che la lunga battaglia giudiziaria abbia gettato un’ombra su questo sport?

N.F.: Sì ed è un peccato per la Coppa America. Anche internamente a volte avevamo difficoltà a capire cosa stava accadendo a livello giudiziario. Molte persone hanno perso il filo e ciò ha certamente portato pregiudizio all’interesse per la competizione. È un momento negativo, ma penso che l’entusiasmo tornerà a crescere in vista delle gare.

swissinfo: Dopo questa decisione del tribunale si è ormai avviati verso un duello tra multiscafi a Valencia nel 2010. Sarete pronti per la sfida?

N.F.: Siamo stati obbligati a prepararci a una simile eventualità da un anno, dopo una prima decisione della giustizia a noi sfavorevole. In seguito, dopo aver vinto il ricorso, abbiamo messo tra parentesi questa opzione. Adesso ci si sembra effettivamente dirigere verso un duello tra multiscafi, anche se è ancora troppo presto per pronunciarsi.

I rappresentanti di Alinghi e di Oracle devono incontrarsi e dovremmo sapere entro poco tempo se la sfida avverrà su dei multiscafo o dei monoscafo.

In qualità di challenger ufficiale, Oracle ha il diritto di sfidarci, ma ciò non significa che può imporci tutto quello che vuole. Alinghi resta il defender della Coppa America. Abbiamo ancora molte prerogative, tra cui ad esempio la scelta del sito dove si svolgeranno le competizioni. In ogni caso saremo in grado di reagire e di affrontare la sfida.

swissinfo: Per i marinai cosa significa passare da un monoscafo a un multiscafo?

N.F.: Nel 2008 abbiamo navigato molto sui dei multiscafo. Quest’anno, sarà pure una priorità. Sui multiscafo molto grandi è diverso, ma non penso che sarà difficile adattarsi. I nostri compiti restano sempre gli stessi.

swissinfo: La prospettiva di navigare su catamarani lunghi 90 piedi (circa 27 metri) non dà i sudori freddi ai marinai e agli ingegneri?

N.F.: Si tratta effettivamente di una sfida enorme dal punto di vista tecnologico. Per chi concepisce l’imbarcazione, ma anche per i marinai, che dovranno fare molta attenzione alle forze enormi e alle tensioni che si sviluppano su questi battelli. Qualunque errore può rapidamente diventare molto pericoloso. Ciò non ci fa però paura.

swissinfo, intervista di Samuel Jaberg
(traduzione di Daniele Mariani)

Nel luglio del 2007, dopo la vittoria a Valencia, Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, ha scelto “Desafio Español” come “challenger di riferimento” per la 33esima edizione della competizione. Oracle si è però opposto, accusando la squadra svizzera di aver fissato regole inique.

Basandosi sul “Deed of Gift”, l’atto di fondazione dell’America’s Cup, il sindacato americano ha fatto valere che il club nautico spagnolo non possiede un requisito fondamentale, ossia quello di aver organizzato almeno una regata annuale.

Dopo una lunga procedura e decisioni giudiziarie contradditorie, il 2 aprile 2009 la Corte d’appello dello Stato di New York ha dato ragione ad Oracle e ha obbligato Alinghi a negoziare con il sindacato americano le modalità della prossima Coppa America.

Oracle ha già manifestato interesse per organizzare un duello contro Alinghi su multiscafi nel 2010 a Valencia. Si tratterebbe di una prima nella storia della competizione. Le altre 18 squadre sarebbero ridotte al ruolo di spettatrici.

La Coppa America è il trofeo più famoso e più antico della sport della vela. Se lo aggiudica il vincitore di una serie di regate disputate tra l’imbarcazione che detiene il trofeo (il ‘defender’) e l’imbarcazione che la sfida (il ‘challenger’).

La prima competizione si svolse nel 1851 in Inghilterra. Vinse l’America, una barca a vela dello Yacht Club di New York. Questo club nautico riuscì a difendere la coppa per ben 132 anni, fino al 1983.

Nel 2003 Alinghi riportò per la prima volta il trofeo in Europa, sconfiggendo il ‘defender’ neozelandese. Nel 2007 a Valencia il sindacato svizzero riuscì a bissare il successo di quattro anni prima, superando per un solo secondo nell’ultima regata il Team New Zealand.

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