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Alinghi: una collaborazione riuscita con l’industria

Grant Simmer, direttore generale di Alinghi. Keystone

L'avventura dei velisti svizzeri è stata vinta anche nei laboratori: l'esperienza accumulata può quindi risultare interessante per le aziende, afferma Grant Simmer, direttore generale di Alinghi e coordinatore del design.

L’australiano ha partecipato venerdì a Berna a un incontro in cui è stato illustrato come le idee innovative sviluppate per Alinghi possono essere sfruttate in altri campi.

Dietro il successo di Alinghi non vi sono soltanto spirito di gruppo e massima prestazione sportiva. La vittoria è stata anche frutto di un eccellente supporto tecnico: un aspetto che riveste grande interesse per l’industria svizzera.

È questo il messaggio espresso venerdì dalle autorità elvetiche, dai ricercatori del Politecnico federale di Losanna – principale partner scientifico di Alinghi – e dalle aziende coinvolte nella sfida sportiva.

«Dal momento che contribuite alla ricerca pagando le imposte, cogliete l’occasione per trarne anche beneficio!», ha sintetizzato Jan-Anders Manson, vice-presidente della sezione «innovazione e valorizzazione» all’ateneo losannese. Swissinfo ha interpellato Grant Simmer in merito a questa tematica.

swissinfo: L’economia sfrutta sufficientemente le ricerche e le tecnologie sviluppate nel quadro dell’avventura di Alinghi?

Grant Simmer: Ad Alinghi ci concentriamo sul nostro obiettivo, ossia aumentare la velocità della barca e farla vincere. Tuttavia, la tecnologia sviluppata nel quadro del nostro progetto ha anche implicazioni a livello industriale. L’evento di oggi mira proprio a pubblicizzarle: di questo si occupano i nostri partner, poiché non si tratta del compito di Alinghi.

swissinfo: Quale è, per Alinghi, l’interesse nel vedere tale know-how ripreso da terzi?

G.S.: Non sussiste un interesse diretto, ma Alinghi resta una squadra elvetica, basata in Svizzera. Di conseguenza, il fatto di aiutare l’industria locale costituisce un fatto positivo e un investimento a livello d’immagine.

swissinfo: In ambito tecnologico, il sostegno da parte delle autorità svizzere è sufficiente?

G.S.: Sì. Non spetta allo Stato il compito di finanziare un progetto sportivo come quello di Alinghi, anche se la Svizzera trae vantaggi dalla vittoria in Coppa America. A livello industriale, invece, sussiste un partenariato. Quindi, le autorità hanno interesse a sottolinearne i benefici a lungo termine per il paese e il suo apparato industriale.

swissinfo: Vi sono esempi concreti di tecnologie sviluppate per Alinghi e riutilizzate poi in altri ambiti?

G.S. Collaborando con l’azienda «Carbo Link», per esempio, abbiamo integrato delle fibre ottiche nei cavi di tensione. Grazie a questa soluzione elaborata ad hoc, anche il prodotto risulta rafforzato.

La ditta «Fischer Connectors», dal canto suo, dispone ora di fibre ottiche in grado di sopportare persino le condizioni meteorologiche più difficili. Senza il progetto di collaborazione tra il Politecnico federale di Losanna e Alinghi, questa soluzione non sarebbe probabilmente stata individuata.

swissinfo: Vi è ancora un ulteriore potenziale di collaborazione tra il team di Alinghi e l’industria svizzera?

G.S.: Abbiamo lavorato insieme in passato e continueremo a farlo. Io sono australiano: una delle cose che più mi ha sorpreso in Svizzera è la capacità di sviluppare soluzioni personalizzate. La popolazione ha un livello di formazione elevato e ciò vale anche per le strutture accademiche. Noi sfruttiamo molto questa abilità nel costruire apparecchi particolari, adatti a esigenze specifiche.

swissinfo: Il vostro cammino in questo settore sarà ancora lungo?

G.S.: Certo. La Coppa America si trova attualmente in una fase di incertezza, ma noi stiamo realizzando un grande progetto, che spinge la vela verso i suoi limiti assoluti in termini di tecnologia. Molte industrie locali ci aiutano in questa sfida.

swissinfo, Pierre-François Besson
(traduzione e adattamento, Andrea Clementi)

Venerdì a Berna, la ministra svizzera dell’economia Doris Leuthard ha evidenziato l’importanza di creare gli stimoli per una cooperazione più intensa tra aziende e istituti universitari. La consigliera federale ha affermato che le innovazioni favoriscono la crescita economica e di conseguenza anche il benessere del paese.

In questo ambito riveste un ruolo fondamentale l’Agenzia per il promovimento dell’innovazione (CTI): da oltre 60 anni, l’organo del Dipartimento federale dell’economia sostiene progetti innovativi basati sulla ricerca. Le aziende operano in collaborazione con le università e la CTI si assume fino alla metà dei costi. Per i tre progetti di ricerca legati ad Alinghi i contributi versati ammontavano a 600’000 franchi. Nel 2007, la CTI ha sostenuto vari progetti per un importo totale di 90 milioni.

Alinghi ha vinto la Coppa America in occasione della sua prima partecipazione, nel 2003.
Grazie alla vittoria del gruppo elvetico, il trofeo è tornato in Europa per la prima volta dopo 150 anni.
Nel giugno del 2007, Alinghi ha bissato il successo, imponendosi per 5-2 contro i rivali del Team New Zealand.

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