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La Super League ricomincia senza il Servette

I basilesi si allenano per il titolo Keystone

Il campionato svizzero di serie A riprende questa domenica, privo però del Servette, fallito appena qualche giorno fa.

Con i suoi 30 milioni di franchi di budget, il Basilea dovrebbe lasciare solo le briciole ai suoi avversari.

Servette contro Grasshopper. In un recente passato, questo scontro tra le due squadre più titolate del paese sarebbe sicuramente stato il «big match» del campionato svizzero.

Previsto questa domenica allo stadio di Ginevra, l’incontro tra i granata e le cavallette non avrà però luogo. Anzi, bisognerà pazientare probabilmente diversi anni prima di poter ritrovare ginevrini e zurighesi su uno stesso terreno.

«Un tragico colpo»

La scomparsa del Football Club Servette dall’élite del calcio svizzero sarà l’avvenimento principale della ripresa della Super League. Il campionato, giunto a metà percorso con 18 incontri giocati, si trova amputato di due partite: al posto delle previste 36 ve ne saranno solo 34. Inoltre, nessuna squadra sarà relegata direttamente. Quella che terminerà al nono ed ultimo posto dovrà affrontare la seconda di Challenge League (l’ex Lega B).

Dopo esser stato dichiarato fallito lo scorso 4 febbraio, la società anonima del Servette ha esalato l’ultimo respiro 12 giorni più tardi, ritirando il ricorso per interrompere la procedura.

«È un tragico colpo per il calcio svizzero», afferma Hanspeter Latour, il nuovo allenatore del Grasshopper. «Avremmo preferito intraprendere la trasferta a Ginevra, piuttosto di dover organizzare un’amichevole contro il Mannheim; è veramente triste constatare che la Super League è rimasta con un solo rappresentante romando», conclude.

Supremazia basilese

Una volta lo choc superato, la routine riprenderà il suo corso. Con però in questo secondo scorcio di stagione solo nove squadre e quindi, ad ogni turno, una che riposa.

Il Basilea non dovrebbe soffrire troppo per conservare il suo titolo nazionale. «Abbiamo però anche delle ambizioni europee», sottolinea l’allenatore Christian Gross. La squadra renana è infatti ancora in lizza per raggiungere gli ottavi di finale di Coppa Uefa. Nell’incontro d’andata dei sedicesimi, in casa contro i francesi del Lille il Basilea non è però andato oltre il pareggio 0-0.

Con un budget di 30 milioni di franchi, una somma faraonica per il calcio svizzero, il Basilea si trova un po’ allo stretto alle latitudini elvetiche? È possibile. Anche senza brillare, i renani non sembrano infatti avere dei concorrenti in grado di contrastarli.

I primi due inseguitori (Thun e Neuchâtel Xamax) hanno già sette punti di distacco dal Basilea. I campioni svizzeri, inoltre, nella pausa si sono rafforzati, riuscendo ad arruolare l’internazionale elvetico Patrick Müller, che rientra in patria dopo aver brillato per diverse stagioni all’Olympique Lyonnais e dopo una deludente parentesi di qualche mese in Spagna. «Ritorno in Svizzera per vincere dei titoli», afferma il difensore ginevrino, «ed è a Basilea che mi sento in grado di realizzare questo obiettivo».

Inseguitori racchiusi in pochi punti

Dietro al Basilea, le posizioni sono serrate. Tra la seconda squadra –il Thun- e la settima –il Grasshopper- vi sono solo sei punti.

Dopo aver costituito la sorpresa della prima parte di campionato, il Thun ha perso due dei suoi pezzi pregiati, l’allenatore Hans-Peter Latour (partito al Grasshopper) e il laterale destro Reto Zanni (ora al Basilea).

A pari punti coi bernesi, il Neuchâtel Xamax, l’unico rappresentante romando, assume un profilo basso. «Il nostro obiettivo principale è innanzi tutto di non retrocedere», dichiara il manager René Lobello. I ricordi della passata stagione, quando i neocastellani avevano evitato di poco la relegazione, sono ancora freschi.

Sulle rive della Limmat, lo Zurigo ha i mezzi per diventare il primo club della città e mira apertamente al podio. Nella pausa, la squadra di Lucien Favre ha acquistato il giovane talento dello Xamax, Xavier Margairaz, e il bomber georgiano Lado Akhalaia.

Grasshopper in difficoltà

L’altra squadra di Zurigo, il Grasshopper, si trova invece confrontata ad una grave crisi finanziaria. Dopo una prima parte di stagione non esaltante, le cavallette hanno dovuto cedere alcuni importanti giocatori, in particolare il regista uruguaiano Richard Nunez, approdato all’Atletico Madrid.

Lo Young Boys attende dal canto suo con impazienza l’apertura, il prossimo 30 luglio, del nuovo Wankdorf. L’undici bernese, sostanzialmente immutato rispetto alla prima parte di campionato, avrà quale obiettivo soprattutto di conquistare un posto in Europa.

Chiudono la classifica il San Gallo e lo Sciaffusa, che tenteranno di evitare di terminare all’ultimo posto, sinonimo di spareggio con la seconda squadra di Challenge League (l’ex Lega B).

I sangallesi non si sono fatti pregare per attingere al contingente del defunto Servette, ingaggiando l’attaccante francese Eric Hassli e l’internazionale junior Davide Callà. La vita, insomma, continua nel campionato svizzero, anche senza i ginevrini.

swissinfo, Jonathan Hirsch
(traduzione ed adattamento di Daniele Mariani)

La classifica attuale:

FC Basilea: 35 punti
FC Thun: 28
Neuchâtel Xamax: 28
FC Zurigo: 25
Young Boys Berna: 24
FC Aarau: 23
Grasshopper Zurigo: 22
San Gallo: 19
Sciaffusa: 16

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