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La Svizzera intensifica la lotta al tabacco

Ancora oggi una terzo della popolazione fuma in Svizzera Keystone

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, le autorità sanitarie moltiplicano le iniziative per attirare l'attenzione sui rischi legati al consumo di tabacco.

Tra le proposte della campagna di sensibilizzazione figura quest’anno un concorso per incoraggiare i genitori a smettere di fumare.

I genitori che smettono di fumare rimangono per anni un esempio positivo per i loro figli, sottolinea l’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT).

Per incoraggiare gli adulti a vivere lontani dal fumo, l’AT propone quest’anno il concorso “Per smettere di fumare: 5.000 franchi in palio”, organizzato congiuntamente con la Lega svizzera contro il cancro, la Lega polmonare svizzera e l’Ufficio federale della sanità pubblica.

Doppio successo

Secondo i promotori della campagna annuale “Fumare fa male – Let it be”, i genitori fumatori che spengono la loro ultima sigaretta quando i loro figli sono ancora piccoli ottengono un doppio successo.

In primo luogo migliorano il loro stato di salute: infatti già poco dopo aver smesso di fumare il livello nel sangue del monossido di carbonio, un veleno che si inspira, scende ad un valore normale.

Dopo poche settimane i polmoni cominciano a migliorare, mentre diminuisce il rischio di infarto. Anche la tosse da fumo e l’insufficienza respiratoria si attenuano.

I genitori fumatori, che abbandonano la sigaretta prima che i loro figli abbiano otto o nove anni, esercitano poi un’influenza positiva sui loro figli che varrà anche molti anni dopo.

Secondo uno studio condotto dal Centro di ricerca per la prevenzione del cancro di Seattle, il rischio che questi ragazzi comincino a fumare quotidianamente, a 17-18 anni, è minore del 39 percento se entrambi i genitori hanno smesso per tempo di fumare.

Diminuisce del 25 percento se è solo uno dei genitori che ha abbandonato l’abitudine del fumo.

Percentuale molto alta di fumatori

Chi desidera realizzare il proprio desiderio di una vita libera dal fumo si può iscrivere fino al 3 giugno al “Concorso per smettere di fumare: 5.000 franchi in palio”. Vi possono partecipare tutti i fumatori che non fumeranno almeno dal 6 giugno al 5 luglio 2005.

Con questo concorso, per il quale sono previsti premi da 500 a 5’000 franchi, e con diverse altre iniziative, i promotori della campagna nazionale “Fumare fa male – Let it be” sperano di ridurre un fenomeno che rimane una delle prime cause di mortalità in Svizzera.

“Ancora oggi, in Svizzera un terzo della popolazione fuma. Una quota molto alta se paragonata ad esempio a quella della California, che non supera il 15%”, osserva Verena El Fehri, direttrice dell’AT.

In base alle statistiche mediche, il tabacco provocherebbe ogni anno la morte di 8’300 persone in Svizzera.

Migliorare la consulenza

“Oltre al concorso per i genitori, quest’anno ci concentriamo anche sulle possibilità di consulenza da parte degli specialisti, un tema che figura al centro della campagna 2005 dell’Organizzazione mondiale della sanità”, aggiunge Verena El Fehri.

Il breve cammino per recarsi in un ambulatorio medico o in farmacia può far abbreviare in modo decisivo il lungo cammino per smettere definitivamente di fumare, come è dimostrato da studi scientifici.

Infatti l’aiuto competente del medico raddoppia la possibilità di riuscire a liberarsi con successo della dipendenza dalla nicotina.

Per questo motivo l’OMS ha intitolato la Giornata mondiale senza tabacco di quest’anno “Professionisti della salute e prevenzione del tabagismo”.

Tra le altre misure sostenute dai promotori della campagna “Fumare fa male – Let it be” vi è anche il divieto del fumo nei locali pubblici, sull’esempio del Canton Ticino che ha già adottato una legge in proposito.

swissinfo

La Giornata mondiale senza tabacco, che ricorre ogni anno il 31 maggio, è stata lanciata nel 1987.
Lo scopo di questa giornata, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), è di sensibilizzare la popolazione sui rischi del fumo.
192 paesi hanno adottato nel maggio 2003 una Convenzione dell’OMS sulla lotta al tabacco. Il testo non è stato ancora ratificato dalle autorità svizzere.

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