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Liberi gli ostaggi svizzeri in Yemen

L'aumento dei controlli di sicurezza in Yemen non ha messo fuori gioco l'azione dei clan armati Keystone

La coppia rapita lunedì 21 novembre in Yemen è stata liberata. Lo hanno confermato le autorità svizzere.

Il Dipartimento federale degli affari esteri ha precisato che i coniugi sono entrambi in buone condizioni di salute.

Il comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri è arrivato martedì mattina poco dopo le 10. I due svizzeri hanno già parlato con l’ambasciatore elvetico a Riad. «Sono sani e salvi», scrive il DFAE nel suo comunicato. «Non sono stati maltrattati e si rimettono dalle emozioni che hanno provato in questi giorni».

Il capo del clan yemenita che aveva rapito i due turisti svizzeri aveva annunciato la loro liberazione qualche ora prima.

Contattato da swissinfo, Hassan Mohammed al Dhaman ha dichiarato che «il problema è stato risolto grazie alla mediazione degli sceicchi di Maarib». Il «problema» al quale accenna Dhaman riguarda suo fratello, attualmente in prigione con l’accusa di aver rubato un’automobile e di aver consumato droga durante il ramadan. Le autorità yemenite avrebbero promesso di riesaminare il caso.

«Ho consegnato i turisti ai mediatori, gli sceicchi di Abaid, un’ora fa», ha dichiarato Dhaman alle 9:45 (ora svizzera). «I mediatori li porteranno dal governatore di Maarib». Poco dopo è arrivata la conferma da parte di fonti ufficiali yemenite.

Sforzi diplomatici

Il Dipartimento federale degli affari esteri aveva annunciato la liberazione della coppia già lunedì sera, ma aveva poi ritirato la dichiarazione. Ora è accertato che i coniugi svizzeri sono «sani e salvi».

I due si trovavano in Yemen per un viaggio organizzato dall’agenzia zurighese Holiday Maker. La loro liberazione, afferma il Dipartimento degli affari esteri, è il frutto della collaborazione tra i responsabili svizzeri in Yemen e in Arabia saudita e le autorità yemenite.

I turisti erano stati rapiti nella provincia di Maarib, situata a poco meno di 200 km a nord-est di Sanaa, la capitale dello Yemen. Il paese, noto per le sue bellezze, è stato a più riprese teatro di rapimenti. Il governo centrale non ha un controllo omogeneo del territorio e i turisti vengono presi di mira dai gruppi armati che, in genere, li rilasciano sani e salvi in seguito a negoziati col governo.

swissinfo e agenzie

In seguito alle tensioni tribali e ai rischi di rapimento, il Dipartimento federale degli affari esteri raccomanda di non viaggiare da soli e senza guida nello Yemen.
Negli ultimi anni, numerosi turisti sono stati rapiti da gruppi tribali, che cercavano di ottenere danaro o la liberazione di parenti detenuti dalle autorità.
L’agenzia viaggi svizzera Holiday Maker, presso la quale la coppia rapita ha acquistato il pacchetto, ha tra 30 e 50 clienti all’anno che si recano nello Yemen.

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