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Londra 2012: Per ora, meglio di Atene

Il futuro stadio olimpico, con 80.000 posti. London 2012

Lo svizzero Denis Oswald, membro del Comitato Olimpico Internazionale (IOC), è il coordinatore per la preparazione delle Olimpiadi di Londra del 2012.

Oswald racconta a swissinfo del suo compito, delle sfide che lo aspettano e anticipa: finora Londra ha fatto molto meglio di Atene nei preparativi per il più grande evento sportivo del pianeta.

Denis Oswald, presidente dell’Associazione internazionale di canottaggio ed è stato nominato il mese scorso a capo della Commissione IOC che dovrà coordinare i prossimi Giochi olimpici, ruolo che ha d’altronde già svolto per l’edizione del 2004 ad Atene.

Nei prossimi sette anni Oswald guiderà dunque un team di quindici persone che dovrà assistere il comitato organizzatore cittadino.

swissinfo: Quali sono le più grandi sfide che attendono gli organizzatori di Londra 2012?

Denis Oswald: Probabilmente, il problema più grande riguarderà i trasporti.

Il comitato londinese ha un ambizioso progetto per aumentarne la capacità, in particolare per consentire agli spettatori di raggiungere il Parco Olimpico che dovrebbe sorgere nella zona est di Londra.

Si tratta di una grande sfida, che potrebbe anche condurre ad un decisivo miglioramento della mobilità urbana per i residenti.

swissinfo: C’è un altro aspetto che viene subito in mente, a nominare Londra. La sicurezza.

D.O.: È chiaro che le Olimpiadi potrebbero rappresentare un obiettivo per dei terroristi che volessero attirare l’attenzione – ma questo vale per qualunque città del mondo.

D’altronde, i Giochi si svolgono tra sette anni e in un tale lasso di tempo possono cambiare tante cose.

La sicurezza è la priorità numero uno per l’IOC, come per i comitati organizzatori di qualunque genere e livello.

Sarà così anche per Londra 2012, anche se personalmente non sono convinto che queste Olimpiadi rappresenteranno un target specifico.

swissinfo: Cosa vi aspettate da queste Olimpiadi?

D.O.: Ogni edizione è diversa dalle altre – ed ogni paese ospite dovrebbe conferire uno stile proprio e peculiare.

Nel 2000, in Australia, fu la volta dell’entusiasmo per lo sport. La caratteristica davvero unica della Grecia è stata, invece, il legame con gli antichi Giochi Olimpici, che ha avuto il merito di mettere in risalto il passato storico olimpico.

Credo che Londra potrebbe portare qualcosa di unico grazie alla sua popolazione incredibilmente cosmopolita.

Inoltre, dobbiamo menzionare un fatto che forse non tutti ricordano: la maggior parte degli sport moderni sono nati nel Regno Unito – un aspetto che varrà la pena valorizzare.

swissinfo: Lei è a capo della Commissione di coordinamento. Qual è la parte più difficile del suo lavoro?

D.O.: Guardi, credo che le Olimpiadi siano forse in assoluto la cosa più difficile da organizzare.

È un evento talmente complesso, che persino il migliore dei comitati non potrebbe materialmente riuscire a tenere tutto sotto controllo.

Gli imprevisti sono all’ordine del giorno e il ruolo fondamentale della Commissione è quello di assicurare che ogni elemento venga adeguatamente preso in considerazione e che tutto proceda bene.

Credo che la difficoltà più importante sia fare in modo che ogni aspetto del progetto rispetti la tabella di marcia.

Da questo punto di vista, devo riconoscere che Londra ha iniziato benissimo. Ad appena due mesi dalla nomina, un comitato organizzatore si è insediato e ha iniziato a lavorare.

Decisamente tutta un’altra storia rispetto ad Atene, dove questo è stato uno dei problemi che abbiamo dovuto affrontare.

swissinfo: Ad Atene, Lei ha dovuto spendere molte energie per mettere in guardia gli organizzatori, per renderli consapevoli che erano in ritardo nella preparazione. Si aspetta di dover gestire lo stesso problema a Londra?

D.O.: Credo che Atene sia stata per tutti una lezione importante. In quel caso, il comitato organizzatore è diventato operativo 18 mesi dopo la nomina a sede dei Giochi.

Nello staff c’erano persone che non avevano partecipato alla costruzione della candidatura e che dunque sono state costrette a ripartire da zero: questo è stato un gravissimo errore.

I lavori veri e propri di preparazione, dunque, sono iniziati appena quattro anni prima delle Olimpiadi e per questo abbiamo dovuto fare costantemente pressione per fare in modo che ogni aspetto del progetto procedesse secondo i tempi previsti.

Al contrario, nel team organizzatore di Londra lavorano le persone che hanno preparato la candidatura: sono le stesse che hanno negoziato con le federazioni sportive internazionali gli aspetti tecnici e in particolare la questione delle strutture.

Anche se va precisato che proprio le strutture per i Giochi, per il momento sono uno dei punti deboli di Londra 2012: attualmente ce ne sono 15, ma ne servono 31.

swissinfo: Lei si sente più un “cane da guardia” o un bonario consigliere?

D.O.: Non mi piace l’espressione “cane da guardia” – perché non corrisponde a quello che facciamo.

Noi lavoriamo insieme al comitato organizzatore locale, con il quale condividiamo l’obiettivo di dare vita a delle Olimpiadi ben riuscite. Quello che portiamo noi, è piuttosto la competenza e l’esperienza accumulata nella scorsa edizione dei Giochi.

È vero, piuttosto, che guardiamo al progetto da un altro punto di vista, rispetto al comitato londinese: noi rappresentiamo gli atleti, i comitati olimpici nazionali e le federazioni internazionali.

Se abbiamo l’impressione che le cose non stiano procedendo come dovrebbero, è nostro dovere farlo presente al comitato organizzatore locale.

Talvolta in Grecia ci è capitato di essere chiamati “ispettori” o addirittura “la polizia dell’IOC” – ma non corrisponde per niente a quello che siamo e che vogliamo essere.

swissinfo, intervista di Scott Capper
(traduzione di Serena Tinari)

Il budget delle Olimpiadi ammonta a circa 2,5 miliardi di dollari (3,1 miliardi di franchi).
Quasi 900 milioni di dollari sono procurati dal Comitato Olimpico Internazionale, grazie agli sponsor e alla cessione dei diritti televisivi.
Il resto deriva da sponsor locali, fornitori ufficiali, guadagni sulla vendita dei biglietti d’ingresso e dalla cessione di licenze.
Il Comitato organizzatore non finanzia i costi di gestione delle sedi dove si svolgeranno i Giochi, né di altre infrastrutture permanenti.

Denis Oswald è nato nel 1947 a Neuchâtel. Ha fatto parte della nazionale di canottaggio svizzera dal 1968 al 1976 ed è stato campione nazionale 13 volte.

Oswald ha partecipato a tre edizioni delle Olimpiadi: Messico (1968), Monaco (1972) e Montreal (1976) – portando a casa una medaglia di bronzo.

Dal 1991 è membro del Comitato Olimpico Internazionale e a partire dal 2001 ha ricevuto l’incarico di coordinatore dei Giochi di Atene.

Nell’agosto 2005, gli è stato attribuito lo stesso compito nell’organizzazione delle prossime Olimpiadi, che si svolgeranno a Londra nel 2012.

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