Testimonianze della Guerra fredda
Chi viaggia in Albania non può non notare i bunker risalenti all’epoca di Enver Hoxha. Nei villaggi e nelle città, nei parchi e tra le vigne, sulle colline e sulle montagne, in riva al mare e addirittura nei cimiteri: questi fantasmi di cemento sono onnipresenti.
Questo contenuto è stato pubblicato il 03 giugno 2013 - 11:00
Per paura di un’invasione straniera, negli anni ’70 e ’80 il regime stalinista ha fatto costruire centinaia di migliaia di bunker. Oggi non hanno più nessuna funzione militare. Parte di essi sono stati distrutti, altri stanno cadendo in rovina, sono ricoperti dalla vegetazioni o utilizzati come deposito, stalla o supporto pubblicitario. Alcuni sono invece stati ristrutturati e adibiti a caffè o ostello.
(Testo e immagini: Gaby Ochsenbein, swissinfo)
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