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Fiscalità: non dimenticare il sud del mondo

I paesi in via di sviluppo devono beneficiare della stessa cooperazione fiscale garantita alle grandi potenze. Lo chiedono congiuntamente diverse organizzazioni non governative con sede in Svizzera, Lussemburgo e Austria.

Gli standard dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in materia di assistenza amministrativa devono valere anche per i paesi in via di sviluppo, ha affermato martedì durante una conferenza stampa a Berna Peter Niggli, direttore di Alliance Sud.

Secondo la comunità di lavoro che raggruppa le organizzazioni di cooperazione internazionale Swissaid, Sacrificio Quaresimale, Pane per tutti, Helvetas, Caritas e Associazione svizzera delle chiese evangeliche, anche la fiscalità del risparmio deve essere estesa ai paesi più poveri.

Per questo motivo, i governi di Svizzera, Lussemburgo e Austria – paesi in cui vigono leggi a difesa del segreto bancario – sono chiamati a rivedere le loro politiche.

In vista dell’incontro ministeriale dell’OCSE previsto a Berlino il 23 giugno, è inoltre stato chiesto di automatizzare lo scambio d’informazioni.

swissinfo.ch e agenzie

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