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Posta: “Niente tagli alle prestazioni di base”

Gli obiettivi di efficienza e razionalizzazione non devono servire da pretesto alla Posta svizzera per tagliare i servizi al cittadino: è quanto ha rivendicato mercoledì – nel suo rapporto annuale – l'autorità di regolazione del mercato postale PostReg.

L’apertura del mercato postale non deve andare di pari passo con un ridimensionamento dell’offerta, ha ricordato il direttore di PostReg Marc Furrer. Una preoccupazione destata ad esempio dal progetto “Distrinova”, avviato nella Svizzera orientale, dove le lettere vengono smistate e preparate per la consegna con nuove tecniche automatizzate. Se il sistema dovesse essere introdotto in via definitiva, i clienti privati riceverebbero la corrispondenza solo il pomeriggio e molti posti di lavoro andrebbero persi, ha ricordato Furrer.

«Questa riduzione delle prestazioni ha provocato non pochi malumori tra i consumatori», ha sottolineato il direttore. «È comprensibile voler accrescere il livello di efficienza di una società, ma bisogna evitare che i tagli si facciano a detrimento della popolazione».

Per la PostReg, non significa comunque restare attaccati al buon vecchio ufficio postale. Nel 2009 il numero di uffici è diminuito, mentre sono aumentate le agenzie postali (da 208 a 283) e le soluzioni di servizio a domicilio (da 1097 a 1154).

Un’evoluzione che non è problematica a priori, secondo Furrer: “È vero che le agenzie non offrono più prestazioni finanziarie del servizio universale, quali pagamenti in contanti e versamenti, ma gli orari di apertura sono più rispettosi delle esigenze della clientela”.

Nonostante qualche nota di biasimo, il rapporto annuale sottolinea un miglioramento del servizio universale nel 2009, soprattutto per quanto riguarda la puntualità. Il 97,7% delle lettere della posta A e il 98,4% delle lettere della posta B sono infatti state recapitate al mittente nei tempi previsti. Pure sul mercato della posta-pacchi la qualità è rimasta su standard molto elevati, anche se nel comparto manca ancora una vera concorrenzialità.

swissinfo.ch e agenzie

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