Prospettive svizzere in 10 lingue

Didier Burkhalter vanta il modello svizzero dinnanzi all’ONU

A Ginevra, Didier Burkhalter et Ban Ki-Moon hanno invitato la comunità internazionale a sondare le cause più profonde del terrorismo. Keystone

Nel corso della conferenza delle Nazioni unite sulla prevenzione dell'estremismo violento, tenuta a Ginevra, il ministro degli esteri elvetico Didier Burkhalter ha presentato l'impegno svizzero in questo campo sulla scena internazionale e le virtù della democrazia semidiretta come mezzo di prevenzione contro i rischi di reclutamento dei giovani nei gruppi terroristici. 

Prendendo la parola dopo il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, che ha lodato “l’idealismo, la creatività e l’energia degli 1,8 miliardi di giovani” di tutto il pianeta, Didier BurkhalterCollegamento esterno ha ricordato l’obbiettivo della conferenza di Ginevra sulla prevenzione dell’estremismo violento: “Perché un tale incontro? O meglio per chi? Per ogni bambino, ogni giovane, ogni donna e ogni uomo vittima della troppo grande fragilità del nostro mondo”. 

Altri sviluppi

Altri sviluppi

Oltre la logica militare per lottare contro l’estremismo violento

Questo contenuto è stato pubblicato al «Perché le organizzazioni terroristiche sono così attraenti per i giovani? Questa domanda viene posta in un centinaio di paesi da cui provengono i combattenti che si uniscono alle fila di gruppi terroristici, come Daesh. Non possiamo risolvere questo problema solo con la polizia, la giustizia e l’esercito”, sottolinea l’ambasciatore svizzero Stephan Husy, responsabile del contro-terrorismo…

Di più Oltre la logica militare per lottare contro l’estremismo violento

Il ministro degli esteri ha tenuto a sottolineare il “ruolo decisivo” delle Nazioni Unite nella prevenzione dell’estremismo violento, ma anche i vantaggi del modello elvetico: la Svizzera ha la fortuna di avere un sistema inclusivo e decentralizzato. “La struttura federale del mio paese si basa sulla convinzione che una cultura del dialogo e del compromesso, soluzioni inclusive e decentralizzate, il rispetto delle minoranze e la separazione dei poteri siano la base della pace”. 

Burkhalter ha quindi indicato che Berna ha adottato nel 2015 una nuova strategia antiterrorismo basata sulla prevenzione, la repressione, la protezione e la gestione delle crisi. Settori “che rientrano nel quadro della Costituzione e sono conformi al diritto internazionale e, in particolare, ai diritti umani”. 

Questa esperienza alimenta l’impegno della Svizzera a livello internazionale. “In particolare, abbiamo messo a punto un piano d’azioneCollegamento esterno di politica estera per la prevenzione dell’estremismo violento. Con priorità data ai giovani e alle donne”. 

Didier Burkhalter ha fornito l’esempio di un progettoCollegamento esterno, realizzato in una zona emarginata nella periferia di Tunisi, che mira a una migliore integrazione dei giovani nella vita sociale e politica. Ha pure citato un’iniziativa internazionale lanciata dalla Svizzera “per sostenere lo sviluppo di standard e di buone pratiche applicabili al settore della giustizia minorile nel quadro della lotta al terrorismo”.

Infine, il ministro degli esteri ha ricordato la presenza a Ginevra di una moltitudine di attori che lavorano per gli stessi obiettivi. Tra questi, diverse organizzazioni fondate dalla Svizzera, come il Centro della politica di sicurezza di Ginevra (GCSP)Collegamento esterno o il Centro per il controllo democratico delle forze armate (DCAF)Collegamento esterno. Ginevra è anche la sede, ha ricordato Burkhalter, del Fondo globale per l’impegno della comunità e la resilienza (GCERF)Collegamento esterno.

Traduzione di Armando Mombelli

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR