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Aereo all'aeroporto di Zurigo.

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all'estero,

mentre un ex ministro della vicina Repubblica è sospettato di aver fatto scivolare furtivamente una boccetta di Chanel nelle proprie tasche all'aeroporto di Fiumicino, due cittadini iberici hanno pensato bene di emularlo al duty free di Zurigo-Kloten.

La coppia, secondo quanto ha comunicato la polizia cantonale, ha rubato tre orologi da polso per un valore di circa 3'000 franchi prima di imbarcarsi su un aereo per Siviglia. Giunti però allo scalo andaluso sono immediatamente scattate le manette.

La collaborazione in Europa tra gli organi di polizia, come dimostra questo episodio, funziona. Per le altre notizie odierne dalla Confederazione vi invito a proseguire nella lettura.

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Aereo all'aeroporto di Zurigo.
KEYSTONE/© KEYSTONE / MICHAEL BUHOLZER

Nonostante la crisi climatica le svizzere e gli svizzeri sembrano voler cambiare più di quel tanto e loro abitudini. Quasi uno su due, infatti, si appresta a prendere un aereo nelle imminenti vacanze estive.

Il sondaggio condotto dalla piattaforma online di confronto per consumatori e consumatrici Comparis rivela che a gradire questo vettore assai inquinante sono le persone facoltose, residenti in città e soprattutto giovani, una categoria di individui che, a giudicare dalle mobilitazioni che si celebrano spesso il venerdì, dovrebbe essere particolarmente sensibile alle questioni climatiche.

Scomponendo i dati emerge che il 52% delle persone tra i 18 e i 35 anni voleranno in una destinazione turistica, a fronte del 43% degli e delle over 56. Il 54% dei primi acquisterà almeno due distinti biglietti aerei e solo uno su cinque rinuncerà completamente a questo mezzo di trasporto nel corso dell’anno (a fronte del 38% delle persone più anziane). L’aereo è apprezzato soprattutto dalle e dagli abitanti delle aree urbane (50%): nelle campagne solo il 41% viaggerà con questo mezzo.

Il secondo vettore più utilizzato durante l’estate sarà la classica auto, scelta dal 34% del campione (dal 42% dei residenti nelle regioni periferiche e dal 25% di quelli negli agglomerati urbani). Le e i meno abbienti continuano a preferire il treno (25%) a fronte del 9% delle persone più agiate che andranno in vacanza su ferrovia.

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Mucchio di banconote svizzere.
keystone-sda.ch/© KEYSTONE / TI-PRESS / ALESSANDRO CRINARI

L’anno scorso si è assistito a un sensibile aumento delle segnalazioni di sospetto riciclaggio in Svizzera. All’incremento delle segnalazioni ha contribuito, secondo quanto indicano le e gli esperti, l’inasprimento delle norme degli ultimi anni.

Nel 2023, secondo quanto ha riferito l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS), sono giunte alle autorità 11’876 comunicazioni di possibili infrazioni alle norme federali da parte degli operatori finanziari. La progressione in 12 mesi è stata del 56%.

Il risultato conferma ed amplifica la tendenza dell’ultimo decennio in cui si è osservato un incremento medio annuo dei casi pari al 20-30%. Un’evoluzione dovuta sicuramente, almeno in parte, all’inasprimento delle disposizioni relative alla “due diligence” e all’obbligo di segnalazione.

A tale proposito va sottolineato che nello stesso periodo il MROS ha trasmesso quasi il 30% di denunce in meno (866) alle autorità giudiziarie rispetto al 2022. Ciò è dovuto, come spiega lo stesso organo federale, alla nuova strategia in base alla quale si vuole concentrare le indagini sui reati più gravi.

Cantiere autostradale al Gottardo.
Cantiere autostradale al Gottardo. KEYSTONE/© Ti-Press

L’Associazione traffico e ambiente si mobilita contro i progetti di ampliamento delle autostrade che a suo dire incentivano ulteriormente l’inquinante traffico motorizzato individuale a discapito dei trasporti pubblici.

Nel mirino dell’organizzazione ambientalista c’è in particolare il credito di 4,4 miliardi di franchi stanziato dalle Camere federali per aumentare le corsie in sei tratti  della rete autostradale elvetica – in particolare l’A1 tra Wankdorf e Schönbühl, e sull’arco lemanico, nei cantoni Vaud e Ginevra, tra Le Vengeron e Nyon – contro cui è stato lanciato il referendum che si terrà con ogni probabilità in novembre.

L’ATA scende in campo anche contro le iniziative, come quelle passate recentemente alla Camera bassa, tese a porre restrizioni alle zone a 30 km/h. In particolare, l’associazione è contraria a ridurre le competenze degli enti locali in materia di velocità massime consentite e a vietare i 30 km/h nelle strade principali.

Non da ultimo, ha osservato oggi in conferenza stampa a Berna il vicepresidente dell’ATA Bruno Storni, vanno riequilibrati i finanziamenti della Confederazione, che nei prossimi decenni intende investire oltre 35 miliardi di franchi nelle strade mentre saranno destinati solo 22 miliardi al potenziamento della ferrovia, nonostante questa sia più efficiente ed ecologica.

Manifestazione antirazzista a Losanna.
Manifestazione antirazzista a Losanna. KEYSTONE/© KEYSTONE / VALENTIN FLAURAUD

Lo scorso anno sono aumentati di un quarto gli episodi di razzismo in Svizzera e in buona parte (327 su un totale di 387 casi segnalati) le vittime sono persone di pelle nera. Su questo tema il pubblico si confronta oggi sulla piattaforma di dibattito “Dialoghi” promossa sulle varie unità del gruppo radiotelevisivo elvetico SRG SSR.

Che la Confederazione non sia esente da questo problema ce lo ha ricordato la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che ha condannato Berna in seguito a un caso di profilazione razziale da parte delle forze di polizia. Ma il fenomeno è presente a diversi livelli.

Nel mondo dello sport, ad esempio, si è assistito all’abbandono del campo di calcio da parte della squadra del Saxon, società che milita nelle serie inferiori, a causa degli epiteti razzisti indirizzati dai tifosi avversari al loro portiere di origine africana.

Naturalmente non esiste una ricetta univoca contro questa piaga. Le e gli esperti ritengono che sia fondamentale l’opera di prevenzione nelle scuole. L’uso ponderato del linguaggio e la conoscenza della storia, anche per una nazione come quella elvetica priva di un passato coloniale, possono essere decisivi per circoscrivere il fenomeno.

  • Coloro che intendono partecipare alla discussione possono accedere alla piattaforma Dialoghi da questo link.

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