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Rapito un delegato svizzero del CICR a Gaza

Dalla sede di Ginevra è giunta la conferma del sequestro Keystone

Un delegato svizzero del Comitato internazionale della Croce rossa è stato rapito nella striscia di Gaza martedì. Lo ha confermato lo stesso CICR a Ginevra.

Secondo la portavoce dell’organizzazione umanitaria, non si conosce l’identità dei rapitori né eventuali richieste per il rilascio del delegato di 28 anni, capo del CICR nel sud della striscia di Gaza.

La notizia del rapimento di Julien Grosclaude è stata data dal portavoce della rappresentanza del Comitato internazionale della Croce rossa (CICR) a Gaza, Iyad Nasr.

Dalla sede di Ginevra – che ha confermato il sequestro del 28enne svizzero – non sono però, al momento, giunte informazioni supplementari.

“Non sappiamo chi possa essere il responsabile del rapimento, ma speriamo che il nostro delegato sia rilasciato sano e salvo e in tempi brevi”, ha indicato a swissinfo la portavoce Dorothea Krimitsas.

“Abbiamo chiesto il rilascio immediato e incondizionato”, ha aggiunto, ricordando che l’organizzazione internazionale lavora da vari decenni nei Territori palestinesi.

A Gaza da quasi un anno

Secondo un portavoce del ministero palestinese degli Interni, degli uomini armati hanno fatto irruzione nell’ufficio di Grosclaude – attivo a Gaza dal maggio 2005 – a Khan Younèes (sud di Gaza) alle 14h20 ora locale (13h20 in Svizzera).

Sul caso è intervenuto anche il Dipartimento federale degli affari esteri, il quale si è messo in contatto – tramite il rappresentante elvetico a Ramallah – con il CICR e con le autorità palestinesi.

Atti di rappresaglia

Secondo le agenzie di stampa, uomini armati palestinesi hanno rapito martedì almeno 7 stranieri, tra cui due francesi, 2 coreani e un americano.

I rapimenti sono da mettere in relazione con l’offensiva armata lanciata martedì mattina dall’esercito israeliano contro la prigione di Gerico, in Cisgiordania. Nel mirino di Tsahal, il capo del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, Ahmad Saadat, in carcere per l’assassinio di un ministro israeliano nel 2001.

Dopo l’assalto con blindati e bulldozer, Saadat è uscito dalla prigione con le mani alzate ed è subito stato preso in consegna dai soldati israeliani.

In un comunicato, il DFAE ha indicato che l’operazione avviata contro la prigione di Gerico è in contrasto con i doveri della potenza occupante e, in particolare, viola il principio della proporzionalità.

Il DFAE ha inoltre ricordato l’obbligo di rispettare il diritto internazionale umanitario e i diritti umani.

Via il personale straniero

Dopo l’escalation di violenza nei territori palestinesi, il CICR e le Nazioni Unite hanno annunciato il ritiro temporaneo del loro personale straniero dalla Cisgiordania e da Gaza.

Il 9 agosto scorso, il CICR aveva sospeso le sue attività nella regione in seguito ad un incidente simile a quello di martedì. In quella occasione, il suo ufficio a Khan Younès era stata preso di mira da tiri di arma da fuoco.

Tre impiegati dell’agenzia dell’ONU per i rifugiati, tra cui uno svizzero, erano stati rapiti.

swissinfo e agenzie

Il CICR è presente nei territori autonomi e in Israele, dove la sua priorità è di visitare i detenuti. I delegati del CICR si spostano spesso nella regione, dove visitano le prigioni israeliane e palestinesi per constatare le condizioni in cui i detenuti vivono.

Un altro mandato importante del CICR nella regione è quello di aiutare le famiglie dei detenuti palestinesi che visitano i loro parenti nelle carceri israeliane. Nel solo mese di gennaio, 18.400 persone si sono recate in 23 luoghi di detenzione israeliani per visitare 7000 detenuti.

L’organizzazione umanitaria – che impiega attualmente 12.000 collaboratori nel mondo – non è nuova a rapimenti dei suoi delegati. Negli ultimi 20 anni, ci sono stati rapimenti di delegati nel Caucaso, in Libano, in Somalia e in Afghanistan.

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