The Swiss voice in the world since 1935

Anno europeo delle lingue: a Bienne il bilinguismo favorisce la tolleranza

Panorama di Bienne, con il lago sullo sfondo (fonte: Bienne online)

Il Consiglio d'Europa ha proclamato il 2001 "Anno europeo delle lingue". In Svizzera, paese multilingue per eccellenza, l'iniziativa per organizzare manifestazioni è lasciata ai Cantoni e ai comuni, che sembrano fin qui avere reagito diversamente alla sfida. Bienne, principale città bilingue elvetica, è intenzionata a svolgere un ruolo di primo piano.

La seconda città del canton Berna è posta sulla frontiera linguistica tra francese (quasi il 40 percento della popolazione) e tedesco. Inoltre, il 25 percento dei 50.000 abitanti sono di origine straniera; la percentuale di stranieri sale addirittura al 36 percento nelle scuole comunali. Una recente inchiesta ha rivelato che l’80% dei cittadini di Bienne si ritengono bilingue. La tematica di questo Anno europeo delle lingue non poteva dunque trovare terreno più fertile per attecchire.

La politica della cittadina del Seeland in materia linguistica passa attraverso il Forum del bilinguismo, creato nel 1997 e oggi diretto dal professor Jean Racine, un perfetto bilingue. La missione del Forum, unico organismo di questo tipo in Svizzera, è duplice. Da un lato, indaga con strumenti scientifici adeguati sul fenomeno del bilinguismo. Per questo ha già organizzato un’inchiesta per avere un quadro completo della situazione a livello cittadino.

I risultati indicano che la maggioranza dei biennesi ha un atteggiamento fondamentalmente positivo nei confronti del bilinguismo. La maggioranza dei membri dei due gruppi linguistici ritengono che questa situazione comporti numerosi vantaggi. Il bilinguismo favorisce l’apprendimento delle lingue e costituisce una carta importante da far valere nel mondo del lavoro. “Per il 38 percento degli interrogati, osserva il professor Racine, il bilinguismo favorisce la tolleranza. Si tratta di una risposta fantastica.”

Certo, il 54 percento degli interrogati ritiene che i due gruppi linguistici siano trattati in modo non sempre equo. Si tratta di un problema al quale sono più sensibili i francofoni. “Bisogna riconoscere, aggiunge Racine, che una minoranza, generalmente deve lottare di più per affermarsi. Inoltre, un’inchiesta recente ha dimostrato come gli apprendisti di lingua francese abbiano più difficoltà dei loro coetanei di lingua tedesca per trovare un posto di lavoro.”

D’altro lato, il Forum si occupa di promuovere il bilinguismo con una serie di misure concrete. Per questo Anno europeo delle lingue intende realizzare numerose manifestazioni. Tra le principali figura la valorizzazione di un sistema di apprendimento delle lingue denominato “Tandem”. Questo metodo si rivolge in particolare agli apprendisti di lingua francese. Gli allievi sono stati invitati a entrare in contatto con un compagno che parla l’altra lingua per incontrarsi regolarmente e così approfondire i rispettivi idiomi. A questa offerta hanno già risposto 200 giovani.

Un’altra offerta importante tocca le aziende di Bienne, che hanno la possibilità di fare esaminare la loro politica in materia linguistica. Se rispettano una serie di criteri molto esigenti possono ottenere un “marchio di qualità bilingue” che può contribuire al loro prestigio e alla buona immagine. Si tratta di una prima a livello svizzero e anche sul piano europeo questo marchio si inserisce in una riflessione d’avanguardia.

Oltre a questi due grossi capitoli, lungo l’arco di questo Anno europeo sono previste numerose altre iniziative che coinvolgono i media, i musei, la letteratura. Anche le scuole saranno coinvolte, decine di persone saranno invitate a redigere una loro piccola biografia linguistica. Sono previste conferenze settimanali sui problemi della frontiera e in ottobre ci sarà una settimana di seminario per fare il punto ai problemi del bilinguismo.

Mariano Masserini

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR