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Aria di fronda contro il censimento 2010

Censimento 2010: questionari individuali o inchieste in base a un campione? swissinfo.ch

L'idea della Confederazione di basare il censimento sui registri degli abitanti piuttosto che su questionari individuale è respinta dagli ambienti interessati.

Un progetto che non piace neppure ai cantoni che, temendo di perdere informazioni importanti per la pianificazione delle loro politiche, avevano già espresso il loro disaccordo.

Il nuovo sistema di censimento proposto dal Governo svizzero è lungi dal fare l’unanimità tra gli ambienti interessati.

È quanto scaturito dai risultati della procedura di consultazione sull’avamprogetto, giunta a termine martedì.

Registri e inchieste mirate

In sostanza, il Governo propone che il prossimo censimento, nel 2010, venga effettuato consultando i registri comunali e cantonali degli abitanti e non più attraverso un formulario da compilare individualmente.

Secondo le autorità, circa il 50% delle informazioni che vengono domandate nel questionario personale sono contenute in questi registri. Questo sistema avrebbe il vantaggio da un lato di far risparmiare dei soldi, dall’altro di censire veramente l’insieme della popolazione, e non solo coloro che rispediscono il formulario.

Per gli altri dati, come ad esempio la professione, il luogo di lavoro o l’affitto, l’idea è di procedere attraverso un’inchiesta su un campione di persone. I cantoni, dal canto loro, potrebbero poi completare i risultati effettuando ulteriori inchieste su una scala più vasta.

Troppi dati persi

I cantoni, che avevano già comunicato la loro posizione negli scorsi mesi, si sono opposti con fermezza al progetto. Il loro timore è di perdere delle informazioni importanti per la pianificazione delle loro politiche.

Secondo l’Associazione svizzera per la pianificazione nazionale, i servizi di pianificazione del territorio e i trasporti pubblici sono tributari di una serie di dati esaustivi e paragonabili. Dati che con questo nuovo modo di procedere non sarà possibile avere. Anche se alcuni cantoni effettueranno inchieste più vaste, le differenze regionali non traspariranno sufficientemente.

Al pari di quest’ultima associazione, l’Unione delle città svizzere e l’Unione dei trasporti pubblici non si oppongono a una modernizzazione del sistema di censimento, ma chiedono che la rilevazione statistica sulla base dei registri venga completata da una raccolta di dati esaustiva, che corrisponderebbe meglio ai bisogni del nostro paese.

In caso contrario, per la pianificazione dei trasporti sarebbero disponibili solo dei dati regionali molto grossolani. Ad esempio, non vi sarebbero più cifre concernenti il traffico dei pendolari.

Armonizzazione difficile

La Federazione svizzera del turismo sottolinea dal canto suo che se questo nuovo concetto fosse applicato, verrebbero a mancare dati sulle residenze secondarie o sul turismo nei comuni.

Inoltre, da più parti è stato espresso il timore che i comuni non siano in grado di armonizzare e di adattare i loro registri entro il 2010. La riforma, in effetti, prevede pure un’armonizzazione di questi registri. Attualmente, ogni cantone – o addirittura ogni comune – utilizza prassi proprie.

La Conferenza svizzera degli uffici regionali di statistica (CORSTAT), infine, critica l’Ufficio federale di statistica per non essere mai stata consultata sul sistema d’inchiesta attraverso un campione.

«Il tutto è ancora particolarmente vago», scrive la CORSTAT, sorpresa dal modo d’agire della Confederazione.

swissinfo e agenzie

Il metodo elaborato dall’Ufficio federale di statistica (UST) per il censimento 2010 prevede che la maggior parte delle informazioni vengano ottenute consultando i registri cantonali e comunali.
Per gli altri dati (professione, luogo di lavoro, affitto…) l’UST vuole procedere con un sistema di inchieste basate su un campione di persone.

Il primo censimento federale risale al 1850. Da allora viene effettuato ogni 10 anni.

Il primo censimento è servito principalmente per conoscere il numero di abitanti. Le inchieste sono poi evolute nel corso degli anni.

Oggi il censimento abborda aspetti come la lingua, la religione, la professione, la mobilità, le costruzioni.

Il censimento è diventato uno strumento di decisione e di pianificazione importante per la politica, l’economia e la società.

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