Dopo 11 anni è stato disattivato il LEP

Il Large Electron Positron, che con i suoi 27 km è il più grande acceleratore di particelle del mondo, è stato spento mercoledì, a Ginevra, dopo il fallimento degli esperimenti per l'individuazione del bosone Higgs.
La notizia è stata annunciata dal direttore generale del CERN di Ginevra, Luciano Maiani. La fine dell’attività della grande macchina, dopo 11 anni di servizio, era già prevista per lo scorso settembre, ma i ricercatori avevano chiesto una proroga, alla luce di alcuni risultati che potevano far ipotizzare l’individuazione del cosiddetto bosone di Higgs.
Il LEP è entrato in funzione nell’agosto 1989, ma ha ormai fatto il suo tempo e sta per essere smantellato, per far posto al nuovo acceleratore LHC (Large Hadron Collider), concepito proprio per la ricerca di particelle di più alta energia come il bosone di Higgs.
“Prolungare ulteriormente l’attività del LEP avrebbe creato notevoli problemi alla costruzione dell’LHC”, ha detto Maiani. Per rispettare la data del 2005 per la messa in funzione del nuovo acceleratore c’è un calendario rigidissimo di lavori.
L’LHC opererà con energie da 100 a 1000 GeV (miliardi di elettron-volt), mentre il LEP arrivava al massimo a 200. È in questo intervallo che potrebbe essere rilevato il Bosone di Higgs.
La comunità dei fisici è ansiosa di iniziare il lavoro con l’LHC, anche perché la concorrenza è agguerrita: al Fermilab di Chicago disporranno di un acceleratore teoricamente in grado di rilevare il bosone di Higgs già tra un paio d’anni.
L’identificazione di questa particella (da alcuni definita anche come «la particella di Dio») permetterebbe di fare luce sull’origine della massa e a spiegare in maniera coerente l’attuale struttura della materia.
swissinfo e agenzie

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