Il volontariato è sostenuto dall’economia svizzera, ma non abbastanza…
Il lavoro volontario è parecchio diffuso nella Confederazione, ma non gode di un sostegno diretto come succede ad esempio negli Stati Uniti, dov'è considerato un elemento della cultura aziendale. In settembre verrà lanciata l'idea d'introdurre un "certificato di impegno sociale", i cui promotori vorrebbero anche garantire bonus fiscali per coloro attivi nel volontariato.
È quanto emerge da uno studio realizzato dall’Istituto per la psicologia del lavoro del Politecnico di Zurigo, in occasione dell’anno internazionale del volontariato, promosso dall’ONU. Lo studio ha preso in esame le risposte fornite da 641 aziende, su un totale di 4000 formulari spediti ad imprese sparse in tutta la Svizzera.
Circa i due terzi delle aziende affermano che il lavoro volontario gioca un ruolo importante nella politica del personale. Un quarto delle società contemplano nei loro regolamenti disposizioni che offrono la possibilità ai loro dipendenti di disporre di tempo libero per svolgere attività di volontariato.
Il lavoro volontario ha tuttavia un’influenza soltanto marginale sui criteri di assunzione: solo il 2,5 per cento delle imprese preferisce assumere persone che si impegnano socialmente.
Le prestazioni che l’economia elvetica fornisce in favore del lavoro volontario sono comunque abbastanza importanti: esse raggiungono una cifra che può essere stimata fra i 500 milioni e il miliardo di franchi, ha indicato giovedì in una conferenza stampa a Zurigo lo psicologo del lavoro Theo Werner, responsabile dello studio.
L’impegno dell’economia svizzera in favore del volontariato è un fattore positivo al quale le imprese svizzere dovrebbero dare ancora più importanza, ora che si è usciti dal periodo di recessione, ha sottolineato Peter, direttore dell’Unione svizzera degli imprenditori (USI).
Un simile impegno ha effetti positivi sull’economia: il lavoro volontario in campo sociale, in associazioni o in club sportivi aumenta infatti la competenza sociale dei dipendenti. Il «capo» degli imprenditori svizzeri ha perciò detto di sostenere l’idea di un cosiddetto «certificato di impegno sociale», che sarà lanciato in settembre da «ivy-forum.ch». Il progetto, ideato proprio in occasione dell’anno internazionale del lavoro volontario, è sostenuto da 130 organizzazioni che si battono per un miglior riconoscimento del volontariato.
Il certificato in questione dovrebbe dare ai datori di lavoro la possibilità di tener conto, nei colloqui di assunzione, anche dell’impegno sociale delle persone in cerca di lavoro. I promotori del progetto non vogliono tuttavia fermarsi a questo primo passo: intendono impegnarsi a livello politico per ottenere un bonus a livello di AVS e possibilità di detrazioni fiscali per le persone che si impegnano socialmente nel volontariato.
swissinfo e agenzie

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