Prospettive svizzere in 10 lingue

Polveri fini: la Svizzera lancia un appello all’Europa

Incontro tra ministri dell'ambiente: Leuenberger (Svizzera, al centro), Pecoraro Scanio (Italia, a sinistra) e Gabriel (Germania) Keystone

Moritz Leuenberger, ministro svizzero dell'ambiente, cerca degli alleati per lottare contro le polveri fini. Ha chiesto aiuto ai suoi omologhi riuniti in Finlandia.

La Svizzera vorrebbe introdurre rapidamente delle norme più severe per ridurre le emissioni di gas. L’Unione europea sembra avere meno fretta.

Il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger chiede un maggiore impegno dell’Europa contro le polveri fini. Cogliendo l’occasione della riunione informale in Finlandia dei ministri europei dell’ambiente, il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), ha invitato i presenti ad unirsi alla Svizzera nella sua lotta contro queste sostanze inquinanti.

Era la prima volta che un ministro elvetico aveva l’occasione di partecipare alla informale, ma tenuta a scadenza regolare, conferenza dei ministri europei dell’ambiente. Leuenberger era accompagnato dal direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente, Bruno Oberle.

Più tasse per l’ambiente

Il cambiamento del clima è stato tra i temi discussi con maggiore preoccupazione nella cittadina finlandese di Turku. Come in Svizzera, anche nell’Unione europea la politica ambientale viene ancorata sempre più spesso ad altri settori, basti pensare alla politica dei trasporti o del commercio.

A Turku si è cristallizzato un certo consenso intorno all’idea di dedicare più entrate fiscali ad una politica ambientale sostenibile. Il commissario europeo per l’ambiente, Stavros Dimas ha affermato che «quasi tutti» i ministri si sono pronunciati in favore di maggiori tasse per l’ambiente e per una soppressione delle sovvenzioni che hanno conseguenze negative per l’ambiente.

Tra le misure proposte, figurano l’aumento di tasse «classiche», come quelle sui carburanti o sui biglietti aerei. Si è parlato anche della possibilità di tassare il consumo d’energia e di materie prime.

La Svizzera soffre per le polveri fini

Nel suo intervento, Moritz Leuenberger ha chiesto che si proceda con urgenza per contrastare le polveri fini, grazie alla rapida introduzione di norme più severe contro le emissioni dei gas che ne sono all’origine.

L’Unione europea sembra avere meno fretta al riguardo, malgrado le preoccupazioni ambientali comuni a tutti i ministri espresse durante l’incontro nella cittadina finlandese di Turku.

Nel suo intervento, il consigliere federale ha insistito sulle polveri fini, ricordando che la nebbia che ristagna sull’altopiano svizzero in inverno favorisce la concentrazione di queste emissioni inquinanti. Leuenberger ha dunque invitato i colleghi europei a dare il loro appoggio alla soluzione di questo problema.

In quest’ottica, il responsabile del DATEC spera che anche l’Ue prenderà misure contro le polveri fini, poiché, come osserva Bruno Oberle, «l’inquinamento non si ferma alle frontiere». La Svizzera non vuole essere la sola ad agire in questo campo.

Accordo europeo necessario per introdurre nuove norme

La norma euro 5, volta a limitare le emissioni nocive dei motori diesel, dovrebbe entrare in vigore nell’Ue fra il 2008 ed il 2011. Berna vuole introdurla già l’anno prossimo, obbligando tutti i veicoli diesel importati a dotarsi di un filtro speciale contro le polveri inquinanti.

Ma per raggiungere un tale obiettivo, la Confederazione dovrà ottenere dall’Ue una deroga speciale. Gli accordi bilaterali, infatti, impongono a Berna di aspettare i suoi vicini europei prima d’introdurre nuove norme ambientali.

Già venerdì Moritz Leunberger aveva parlato di ambiente nel suo incontro con la presidente finlandese Tarja Halonen. La Finlandia ha assunto il primo luglio la presidenza di turno dell’Ue.

swissinfo e agenzie

In Svizzera, il valore limite di concentrazione di particelle fini nell’aria è fissato a 50 microgrammi per metro cubo.
L’unione europea prevede lo stesso limite.
Negli Stati uniti il limite è di 150 microgrammi per metro cubo.

Le polveri fini sono composte di particelle primarie (derivanti dalla combustione, dallo sfregamento meccanico, per esempio di freni e pneumatici, o dai mulinelli di polvere naturali) e di particelle secondarie (che si formano nell’aria a partire da precursori gassosi).

Le particelle più problematiche sono quelle derivanti dai gas di scappamento dei motori diesel. Tuttavia, anche l’agricoltura e i cantieri edili immettono nell’aria delle polveri fini.

A causa della loro dimensione microscopica, queste polveri sono in grado di annidarsi in profondità nelle vie respiratorie e di causare gravi problemi alla salute.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR