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Una terapia ai protoni per curare i tumori agli occhi

Il prototipo dell'apparecchio a protoni messo a punto dall'Istituto Paul Scherrer. https://www.psi.ch/

Con una speciale radioterapia ai protoni, l'Istituto Paul Scherrer di Villigen (AG) cura da 4 anni con successo i tumori agli occhi. Si tratta di una tecnica unica al mondo che l'Istituto ora vuole introdurre anche negli ospedali.

Dal 1996 l’Istituto ha curato 60 pazienti con questo nuovo trattamento, chiamato Spot Scanning. Nel 95 percento dei casi il tumore è stato bloccato.

Nella radioterapia tradizionale si usano fotoni, cioè particelle di energia luminosa, come ci spiega Martin Jermann, fisico, capo del progetto. La nuova tecnica impiega invece protoni, particelle di carica positiva uguale a quella dell’elettrone, cioè nuclei di atomi di idrogeno.

Queste particelle hanno il vantaggio di poter raggiungere il tumore con un alto grado di precisione, riuscendo così a distruggere solo il tessuto malato e non il resto dell’organo. Una caratteristica vitale, quando il tumore è molto vicino ad un organo sano. In questi casi infatti spesso si deve ricorrere ad un’operazione oppure il tumore semplicemente non può essere asportato e quindi nemmeno guarito.

Il prototipo ideato dall’Istituto Paul Scherrer e in funzione da tre anni, verrà sviluppato e potenziato in modo tale da permetterne l’impiego negli ospedali. Attualmente queste apparecchiature sono sotto stretta e continua sorveglianza di un gruppo di fisici.

In futuro, dichiara Martin Jermann, negli ospedali questa sorveglianza non sarà più necessaria ma per raggiungere questo obiettivo devono venir apportate ancora alcune modifiche al prototipo. Modifiche che costano. Si parla di 23 milioni di franchi, che si spera di raccogliere anche presso finanziatori privati.

Negli ultimi anni sono giunte numerose richieste da parte di cliniche di tutto il mondo, interessate all’apparecchiatura dei fisici dell’Istituto Paul Scherrer. L’Istituto riceve regolarmente anche molti medici stranieri, che operano nel settore della radioterapia e che si interessano al prototipo svizzero. L’entusiasmo per la terapia dell’Istituto è grande e molti enti stranieri progettano già ora di aprire ospedali, muniti di Spot Scanning.

Elena Altenburger

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