Yverdon: la sensualità dello spazio

In un paesaggio collinare, si snodano le nove esposizioni dell’arteplage di Yverdon-les-Bains. Già il titolo, «io e l’universo», invita ad un’ispezione con i cinque sensi.
Lo spazio coinvolge il visitatore. Un paesaggio fantastico ha sostituito l’ippodromo in riva al lago della cittadina vodese: delle colline artificiali riprendono le forme del Giura che si eleva poco lontano.
Ampi spazi vuoti, lastricati con ciottoli policromi, invitano a spostarsi per conoscere. Malgrado le dimensioni siano percettibili, l’arteplage risulta inafferrabile nelle sue dimensioni. E il paesaggio muta continuamente percorrendo gli spazi fra le colline ricoperte di fiori.
Le esposizioni sono raggruppate vicino all’imbarcadero, dove attraccano le motonavi provenienti dalle altre stazioni Expo.02. I nove padiglioni sono sistemati sotto sinuose tettoie colorate inserite nel giardino dei sensi, creato dal gruppo di architetti EXTASIA. Oltre l’orizzonte collinare, arrotondato e rilassante della spiaggia, svetta la nuvola: l’effimero, il sogno, il desiderio proposto artificialmente.
La ricerca delle emozioni
E ancora ad alta gradazione emotiva, ma senza garanzia di successo è «oui!», una lunga piattaforma riservata alle dichiarazioni d’amore, per il batticuore, per la comunicazione. I visitatori possono tentare la fortuna alla ricerca della relazione verace. Diverso invece il messaggio di «chi sono io?». Sdraiati in divani-cellule si contemplano proiezioni esistenzial-esoteriche. Alla ricerca della pace interiore, forse.
Il paese chiama
Ma sull’arteplage di Yverdon non c’è solo l’universale mondo delle emozioni. Alcuni padiglioni, come quello sostenuto dalla Posta, invitano a conoscere veramente il territorio. Con un intelligente gioco sul significato dei nomi delle località svizzere, si può viaggiare virtualmente e imparare molte cose. Con «Onoma» si possono sentire e vedere persone e località in tutte le regioni del paese. Basta digitare il codice di avviamento postale o il nome della località desiderata.
Di fronte a «Onoma», si entra nel «Giardino dell’Eden», il sottotitolo del padiglione, «il fascino della salute», spiega il traguardo. Nell’utopica visione di un mondo perfetto, ognuno può contribuire ad una vita migliore. Per esempio non fumando, mangiando frutta o facendo sport. Banalità forse, ma la gigantesca istallazione ottica dell’albero della conoscenza rende il messaggio meno esplicito.
E sempre in movimento è il padiglione «Circuit». Qui sono i visitatori ad essere attivi: cavalcando delle biciclette devono aprirsi il passaggio fra le proiezioni video. Molti campioni dello sport svizzeri parlano del prezzo del successo.
Lo sguardo al mondo
Oltre i padiglioni, nei tre spazi spettacolo dell’arteplage si concentrano gli spettacoli. Soprattutto la world music avrà un largo spazio nelle serate estive di Expo.02. All’aperto o nel teatro costruito appositamente. E già lo stile degli interni del «Mondial», questo il nome del locale, è indicativo per il tipo di manifestazioni che si incontreranno. Potrebbe infatti essere uno spazio visto a Cuba, o forse un teatro di Nairobi.
Il programma di quelli che ormai si chiamano «eventi» è particolarmente ricco e propone appuntamenti di ogni tipo. Per alcune date si aspettano per fino a 12’000 spettatori. Dagli spettacoli notturni e luci e suoni nel segno sempre del tema «io e l’universo», alla satira sociale, alla giornata internazionale della donna, alle nuove tendenze musicali: tutto è diretto alla tolleranza alla conoscenza delle realtà culturali globali e originali.
Daniele Papacella

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