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Si dimette il procuratore della Confederazione

Alcune inchieste problematiche per costi e risultati hanno messo sotto pressione Roschacher Keystone

Il 46enne Valentin Roschacher cede da subito la direzione operativa del Ministero pubblico della Confederazione. La partenza definitiva è prevista per la fine del 2006.

Roschacher ricopriva la carica di procuratore generale della Confederazione dal marzo del 2000. Il suo operato è stato criticato a più riprese.

È stato a lungo nell’occhio del ciclone. Ora Valentin Roschacher, procuratore generale della Confederazione, getta la spugna e annuncia che se ne andrà alla fine del 2006. Le modalità delle dimissioni sono state concordate tra le parti. Il Consiglio federale è stato informato mercoledì.

Hans Widmer, portavoce del procuratore, ha spiegato a swissinfo che alla base di questa decisione non ci sono le inchieste di cui è attualmente oggetto l’ufficio di Roschacher. «Valentin Roschacher non si è dimesso a causa degli eventi delle ultime settimane, ma per la somma dei conflitti che si sono cristallizzati intorno alla sua persona nel corso degli ultimi due anni».

Da subito, Roschacher limiterà la sua attività alla gestione degli affari strategici. La direzione operativa del Ministero pubblico della Confederazione è assunta a titolo interinale dal Procuratore generale supplente Michel-André Fels.

Nessuna sorpresa

I partiti di governo hanno reagito in modo differenziato alle dimissioni di Valentin Roschacher. Socialisti (PS) e liberali radicali (PLR) non sono sorpresi. I popolari democratici (PPD) e l’Unione democratica di centro (UDC) preferiscono non commentare una decisione personale.

Per Hans-Jürg Fehr, presidente del PS, le dimissioni di Roschacher sono la conseguenza logica di una situazione difficile in cui il procuratore generale della Confederazione si era cacciato in parte da solo.

Il portavoce del PLR, Christian Weber, ha messo l’accento sull’indipendenza fra politica e giustizia, che è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto. Le questioni personali – ha detto Weber – non devono offrire l’occasione di mettere in pericolo il sistema.

Il PPD, come l’UDC, non commenta le dimissioni, esprime tuttavia la speranza che contribuiscano a far uscire il Ministero pubblico della Confederazione dalla tempesta. Il successore di Roschacher – ha detto Reto Nause, portavoce del PPD – dovrà in primo luogo garantire discrezione e serenità all’interno dell’istituzione.

Inchiesta

Attualmente, nei confronti della procura è in corso un’inchiesta amministrativa voluta dal Dipartimento federale di Giustizia e Polizia (DFGP) e dal Tribunale penale federale.

L’inchiesta dovrà far luce sul caso Oskar Holenweger, un banchiere privato accusato dal procuratore Roschacher di riciclaggio di denaro sporco. Per le sue indagini, Roschacher si sarebbe avvalso di un informatore e trafficante di droga colombiano. Le informazioni si sarebbero poi rivelate false.

Il caso Holenweger è stato solo l’ultimo di una serie di procedimenti che hanno esposto Valentin Roschacher al fuoco delle critiche: buco nell’acqua nelle inchieste sui finanziamenti ad Al Qaida (caso Al Taqwa), accordo con gli USA in merito allo scambio di rapporti di polizia (criticato da dei professori di diritto), caso Yukos (blocco di fondi ritenuto eccessivo dal Tribunale federale), caso Dieter Behring (finanziere accusato di truffa, a piede libero per il mancato rispetto dei termini per la richiesta di prolungamento della custodia cautelare).

Ci sono poi diverse accuse d’inefficienza. Ma almeno in questo campo, Roschacher non sembra aver perso la fiducia del ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher che, nel comunicato in cui prende nota delle dimissioni del procuratore, lo ringrazia per il lavoro svolto al servizio del perseguimento penale, in particolare per quanto concerne le prestazioni fornite nell’ambito del difficile compito riguardante il progetto Efficienza della Confederazione.

swissinfo e agenzie

Valentin Roschacher è nato nel 1960 a Herisau (Appenzello).
Ha conseguito il dottorato in diritto e la patente d’avvocato a Zurigo.
Tra il 1992 e il 1995 è stato procuratore del distretto di Zurigo.
Nel 1995 entra al servizio della Confederazione e assume la direzione degli uffici centrali di lotta al traffico di droga ed alla falsificazione delle monete.
Nel 2000 viene nominato procuratore generale della Confederazione.

In Svizzera la maggior parte delle procedure penali è di competenza delle autorità giudiziarie cantonali.

Determinati tipi di reato sono però affidati alla procura federale, il cui nome ufficiale è Ministero pubblico della Confederazione.

Tra i reati di competenza federale ci sono, ad esempio, gli attacchi dinamitardi, la falsificazione di denaro, lo spionaggio, la criminalità internazionale organizzata ed economica, il riciclaggio di denaro sporco, la corruzione e i reati commessi nell’esercizio di pubbliche funzioni da parte di impiegati federali.

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