Prospettive svizzere in 10 lingue

Soli nel momento del bisogno

Emarginazione rima spesso con povertà e vecchiaia. Pixsil/Didier Ruef

L'emarginazione è un rischio più diffuso di quanto si pensi. In Svizzera, una persona su cinque ha una rete sociale ristretta, una su dieci si sente molto sola.

Rischia l’emarginazione soprattutto chi già è confrontato con altri problemi: povertà, disoccupazione, malattie. Lo rivela uno studio dell’Ufficio federale di statistica.

I veri amici si riconoscono nel momento del bisogno, dice un vecchio detto popolare. Se il metro è questo, i veri amici sembrano essere merce rara.

Stando ai dati dello studio «Integrazione e rete sociale», pubblicato dall’Ufficio federale di statistica (UST) nel quadro delle sue indagini sulla qualità della vita in Svizzera, tra il 5 e il 17% della popolazione è confrontato in modo ricorrente al rischio di emarginazione sociale.

Gli svizzeri un popolo poco disposto ad aiutare chi è nel bisogno? Difficile da dire, anche perché per il momento i risultati dell’UST non sono comparabili a quelli di altri paesi.

«I nostri dati», spiega a swissinfo Caterina Modetta, una delle autrici dello studio, «sono il risultato di un’indagine longitudinale condotta tra il 2001 e il 2003. Per il momento non è possibile compararli a livello internazionale». Paragoni simili potranno essere fatti in futuro nel quadro del SILC, un programma che si svolge su basi simili in tutta Europa.

Tra «rischio di emarginazione» e «emarginazione»

Una forchetta del 5-17% può sembrare ampia, ma l’oscillazione si spiega con il fatto che a dover essere determinata è una probabilità, non un dato di fatto. «Abbiamo misurato il rischio di essere emarginati e non il fatto di esserlo veramente», commenta Caterina Modetta.

Chi non dispone di una rete sociale sufficientemente ampia, chi ritiene di non poter contare sul sostegno pratico ed emozionale di parenti e amici, chi si sente solo – questi i tre aspetti utilizzati per quantificare il rischio di emarginazione sociale – si ritroverà più facilmente in difficoltà.

«Quando l’esclusione diventa effettiva, comporta dei costi per la società nel suo insieme. Pensiamo ad una persona con problemi di salute. Se è sola e non ha una rete sociale sufficientemente densa, dovranno intervenire i servizi di cura a domicilio. O pensiamo alle persone anziane, che potrebbero rimanere più a lungo a casa loro, se disponessero di un sostegno pratico».

Fragili a rischio

Presi singolarmente, i tre aspetti studiati (sensazione di solitudine, dimensione della rete sociale, sostegno) non rappresentano un problema. «Se qualcuno si sente solo, ma può contare su un’ampia rete sociale e su un buon sostegno, non è a rischio di emarginazione», commenta Caterina Modetta. «Ciò non toglie che la sua sensazione di solitudine possa essere molto forte».

Il rischio di emarginazione riguarda principalmente gruppi di popolazione già svantaggiati da un punto di vista sociale: malati, stranieri, persone che non sono andate oltre la scuola dell’obbligo, anziani – in particolare quelli di oltre 75 anni – poveri, disoccupati e famiglie monoparentali.

«La sensazione di solitudine è più grande tra le persone che allevano da sole dei figli che tra chi vive effettivamente da solo. Ci si potrebbe aspettare il contrario, perché la necessità di seguire i figli nel loro cammino, per esempio quello scolastico, dovrebbe portare ad una maggiore densità della rete sociale. I nostri dati dimostrano che il fatto di sentirsi soli non sempre è collegato al fatto di avere una rete sociale debole».

Spirale

Più che in altri casi, quando si parla di emarginazione sociale i problemi sembrano alimentarsi l’uno con l’altro. «Spesso è un lungo processo, una spirale discendente», conclude Caterina Modetta. È difficile dire quale sia stato l’elemento scatenante.

«Abbiamo constatato che chi ha un reddito basso rischia più facilmente di essere emarginato. D’altra parte, un reddito basso può a sua volta essere la conseguenza di un certo grado di emarginazione. Per ottenere un posto di lavoro ben rimunerato è necessario avere una rete di conoscenze in grado di veicolare delle informazioni e di creare dei contatti importanti a livello professionale».

Il reddito non è l’unico fattore ad avere un legame con i rischi temporanei e duraturi di emarginazione sociale. I ricercatori dell’UST ritengono tuttavia che la lotta all’emarginazione passi – almeno in parte – attraverso la lotta alla povertà.

swissinfo, Doris Lucini

Tra il 5 e il 17% della popolazione svizzera è a rischio di emarginazione.
Il 22% della popolazione vive con una rete sociale esterna all’economica domestica ristretta.
Il 13% degli intervistati prova un sentimento di solitudine.

Lo studio «Integrazione e rete sociale» si avvale di dati dello Swiss Household Panel. Ogni anno vengono interpellate le stesse persone, così da seguire nel tempo i cambiamenti nella situazione di ogni individuo. Per lo studio sull’emarginazione si sono confrontati i dati 2001-2003.

La «emarginazione sociale» è vista come un basso livello d’integrazione nelle reti sociali suscettibili di dare un sostegno agli individui giorno per giorno e nei casi della vita. Viene misurata attraverso la dimensione della rete sociale, il sostegno sociale e il sentimento di solitudine.

Si è di fronte ad una rete sociale limitata, quando la persona può fare affidamento su meno di 5 familiari o amici e su meno di 2 vicini o colleghi. Il grado di sostegno sociale e l’entità del sentimento di solitudine vengono rilevati chiedendo di stabilire, su una scala da 0 a 10, quanto determinate affermazioni corrispondano alla propria situazione personale (es. 0 «non mi sento per niente solo», 10 «mi sento estremamente solo»).

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR