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Brucia la sinagoga di Lugano, incendio doloso

L'incendio doloso ha causato ingenti danni al luogo di culto. Keystone

Nella notte su lunedì, è stato appiccato il fuoco alla sinagoga: si tratta del primo episodio del genere in Svizzera.

Ignoti hanno inoltre tentato di incendiare un negozio gestito da ebrei, provocando ingenti danni.

Poco dopo le 23 di domenica sera, le fiamme si sono sviluppate nella sinagoga di Via Maderno, a Lugano. L’incendio ha distrutto gran parte dei locali interni, mentre la zona esterna del luogo di culto ha potuto essere salvata grazie all’intervento dei vigili del fuoco.

Stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia, si tratterebbe di un incendio doloso, come lasciano presumere le tracce di benzina all’interno del tempio e su una porta laterale. L’ordigno utilizzato potrebbe essere quindi una bottiglia Molotov.

La tesi dell’intenzionalità appare la più plausibile anche alla luce di un secondo episodio, verificatosi poco prima di mezzanotte. Un incendio, probabilmente doloso, ha infatti seriamente danneggiato il negozio di tessuti “Buon Mercato”, gestito da ebrei.

Amarezza per l’accaduto


Elio Bollag, rappresentante della comunità israelita di Lugano, ha commentato con costernazione la notizia: “Sono sconvolto e irritato che un tale fatto sia successo a Lugano. Non si tratta unicamente di un atto chiaramente antisemita, ma di un gesto stupido e gratuito”.

Se la matrice antisemita fosse confermata, si tratterebbe dei primi edifici ebraici presi di mira in Svizzera. Il giornalista Hans Stutz, che tiene una cronologia degli incidenti a carattere razzista in Svizzera, non ricorda infatti simili episodi. Più sovente, si ha notizia di scritte contro il popolo ebraico o atti di vandalismo.

Croci uncinate e scritte ingiuriose erano state tracciate sui muri delle sinagoghe di Lugano (1996), Ginevra (1998) e Losanna (2003), nonché su alcune chiese cattoliche in Romandia. Negli anni Novanta, alcuni cimiteri ebraici erano stati profanati a Zurigo, Berna e San Gallo, mentre l’abitazione del segretario della comunità ebraica di Vezia è stata presa di mira nel 1997.

L’episodio di antisemitismo più grave del dopoguerra in Svizzera è l’uccisione di un rabbino, avvenuta nel 2001 a Zurigo. L’omicida non è mai stato catturato.

swissinfo e agenzie

L’incendio alla sinagoga di Lugano rappresenta il primo episodio di questo genere in Svizzera da parecchio tempo a questa parte.
In passato, gli atti di antisemitismo si sono solitamente manifestati tramite scritte ingiuriose e disegni di croci uncinate.
Il 7 giugno 2001, un rabbino è stato assassinato a Zurigo.

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