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Il carnevale 2004 in Svizzera

Lanterne ad illuminare la notte, pifferi per riempirla di suoni, maschere per colorarla: il Morgenstreich a Basilea Keystone

Lo spirito anticonformista del carnevale si rispecchia anche nella scelta di date diverse per festeggiare il suo apice.

La tradizione vuole i botti tra il giovedì e il martedì grasso, che nel 2004 corrispondono al 19 e al 24 febbraio. Ma a Basilea si festeggerà fino al 3 marzo e a Losanna si aspetterà addirittura che passi la Pasqua.

Come tentare di dare una descrizione uniforme di un fenomeno che è per definizione multiforme? Il periodo di carnevale comincia dopo l’Epifania (6 gennaio), ma in alcune città le Guggen – le famose bande di fiati volutamente stonate – fanno la loro prima apparizione il giorno di San Martino (11 novembre).

Il suo apice il carnevale lo raggiunge la settimana che precede il mercoledì delle ceneri, giorno che segna l’inizio della Quaresima, i quaranta giorni di morigeratezza – un tempo si diceva di digiuno e astinenza – che portano alla Pasqua. Siccome la Pasqua è mobile (cade la prima domenica che segue la prima luna piena che segue l’equinozio di primavera), anche i festeggiamenti di carnevale si spostano di anno in anno.

Quest’anno la maggior parte dei carnevali si svolgerà tra il 19 e il 24 febbraio. Giorni «grassi» quelli di carnevale, dove trionfano frittelle, musica, colori e quant’altro dovrebbe essere poi bandito in Quaresima. Se non che il carnevale si sta staccando sempre più dal calendario liturgico cristiano, o per essere più precisi cattolico, e pochi sono quelli che vivono ancora coscientemente la Quaresima come periodo di sacrificio.

Che il carnevale sia ormai una cosa a sé, definito più dalle maschere e dalle Guggen che dalle date, lo dimostra il carnevale di Losanna, che si terrà dal 23 al 25 aprile, due settimane dopo la Pasqua. Altre «deviazioni», dal calendario tradizionale si spiegano invece con ragioni storiche. Nelle regioni italofone a contatto con la diocesi di Milano, si segue ad esempio il calendario liturgico ambrosiano secondo il quale il carnevale finisce la domenica seguente al mercoledì delle ceneri.

Basilea, un carnevale famoso e (anti)conformista

Il carnevale di Basilea è uno dei più conosciuti della Svizzera. In questo periodo è quasi impossibile muoversi nella città renana senza esibire la spilla di carnevale appuntata sul bavero della giacca, una dichiarazione d’amore alla tradizione che i basilesi ripetono anno dopo anno. Chi non la porta tradisce la sua origine extracittadina o, peggio, la sua indifferenza al carnevale.

Basilea, città a maggioranza protestante, da il la al suo carnevale il lunedì seguente al mercoledì delle ceneri (quest’anno dal primo al tre marzo). Questo strappo alla regola rispecchia una nemmeno tanto latente volontà di farsi beffe della Quaresima cattolica.

Nel giorno d’inizio del carnevale, esattamente alle quattro di mattina, le luci della città si spengono e i cortei cominciano a sfilare alla luce di lanterne colorate, accompagnate dal suono dei pifferi e dei tamburi: è il «Morgenstreich», un tripudio di maschere che va incontro al giorno.

Se in altre località ciascuno è libero di mascherarsi o dipingere il proprio volto e sfilare per le strade, a Basilea la partecipazione alla tre giorni di carnevale è controllata da influenti associazioni carnevalesche. Come dire che l’ordine può essere stravolto, ma solo fino a un certo punto.

Minestra, risotto e musica

A Lucerna il carnevale comincia alle 5 della mattina di giovedì grasso. Un colpo di fucile dà il segnale convenuto alle bande musicali mascherate: le Guggen emettono i primi suoni e il carnevale esplode. I festeggiamenti sono una buona occasione per stare in mezzo alla gente e chiacchierare davanti ad un piatto di zuppa fumante.

Il più grande carnevale della Svizzera francese si svolge a Payerne, quattro giorni di balli in maschera e fiaccolate.

Nella Svizzera italiana, in particolare in Ticino, il carnevale è molto sentito. A Bellinzona il giovedì grasso le chiavi della città vengono consegnate al re Rabadan, il cui regno terminerà con la fine del carnevale.

Una delle caratteristiche del carnevale bellinzonese è la sfilata di carri allegorici che si rifanno in chiave ironica ad avvenimenti della vita politica e sociale dei mesi precedenti. Immancabile è poi il risotto, un piatto la cui assenza sarebbe impensabile nei capannoni in cui regna il carnevale.

swissinfo, Doris Lucini

Basilea, Lucerna, Bellinzona: questi i tre carnevali svizzeri più famosi. Ma il carnevale, sul territorio della Confederazione, è festeggiato un po’ dovunque.

La tradizione è meno forte nelle zone dove la popolazione è a maggioranza riformata. La Chiesa cattolica ha maggiormente tollerato i bagordi carnevaleschi che precedono l’inizio del periodo quaresimale di digiuno.

In passato le autorità di alcune città svizzere hanno cercato di mettere al bando l’usanza di portare delle maschere e in almeno tre occasioni il carnevale è stato all’origine di ribellioni popolari.

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