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In Svizzera, Scientology incute meno paura dell’islam

Keystone

Diversamente dalla Francia, dove è in corso un processo che potrebbe portare alla messa al bando di Scientology, in Svizzera questo movimento spirituale non desta praticamente più attenzione, al contrario della religione musulmana.

«All’indomani degli attentati dell’11 settembre, i dibattiti e i timori sulle sette in Svizzera hanno lasciato il posto a quelli sulla religione musulmana» osserva René Pahud de Mortanges, direttore dell’Istituto di diritto delle religioni dell’Università di Friborgo.

Non a caso gli svizzeri si pronunceranno, quasi certamente ancora entro il 2009, su un’iniziativa che mira a vietare la costruzione di minareti nella Confederazione. E il dibattito in vista dell’appuntamento alle urne ha già messo a nudo le paure e i fantasmi che l’islam suscita in senso a una parte della popolazione svizzera.

Balzato agli onori della cronaca in Francia in occasione di un processo che potrebbe portare alla sua dissoluzione, il movimento di Scientology non sembra più far molto scalpore in Svizzera.

Una spiritualità prettamente materiale

Ben diversa era la situazione negli anni 1990. Al riguardo, René Pahud de Mortanges cita un episodio emblematico avvenuto nel Cantone di Basilea Città sul finire dello scorso decennio. «Pur di vendere i suoi corsi, la Chiesa di Scientology ricorreva a metodi assai aggressivi e così il governo del semicantone ha finito col vietare ai suoi adepti l’esercizio di tali attività sul suolo pubblico.»

La vicenda è giunta fino al Tribunale federale, con l’organizzazione incriminata che sventolava la bandiera della libertà religiosa. Com’è andata a finire? «L’istanza suprema della giustizia elvetica ha sì riconosciuto a Scientology il diritto di invocare la libertà religiosa ma – rammenta il ricercatore – ha altresì sottolineato che la legge varata dal Consiglio di Stato di Basilea Città non violava questa libertà».

All’epoca, gli svizzeri erano ancora traumatizzati dalle violenze commesse dall’Ordine del tempio solare, una setta che tra il 1994 e il 1997 aveva assassinato 74 dei suoi membri in Quebec, Svizzera e Francia.

Alla luce di quei fatti, il Parlamento svizzero era sceso in campo per contrastare i fenomeni settari.

«Nel 1999, una commissione del Consiglio nazionale ha invitato il Consiglio federale a elaborare una politica nei confronti delle sette. Il Governo si è però rifiutato di entrare in materia, adducendo che una politica di questo tipo non era necessaria. Nel suo parere, il Consiglio federale ha altresì sottolineato che spetta al mondo accademico raccogliere informazioni sulle sette», spiega René Pahud de Mortanges.

In quell’occasione, il Governo federale non ha quindi voluto rimettere in discussione la propria neutralità riguardo ai fenomeni religiosi e la sua scarsa influenza sul divino, dato che la materia è di competenza dei Cantoni.

Un pericolo per i suoi seguaci

Ciò malgrado, la Svizzera è ben equipaggiata per contrastare le derive settarie. «La legislazione vigente consente perfettamente di lottare contro tutta una serie di abusi. Ma occorre che siano i membri della setta a sporgere denuncia. Le loro famiglie, infatti, non sono autorizzate a farlo in loro vece. Movimenti come Scientology possono rappresentare una minaccia, soprattutto per i loro stessi membri», aggiunge René Pahud de Mortanges.

Al riguardo, Jörg Stolz, direttore dell’Osservatorio delle religioni dell’Università di Losanna, puntualizza: «Per piazzare i loro corsi, gli adepti di Scientology si fanno letteralmente in quattro, esattamente come i venditori di polizze assicurative negli anni 1950, ossia assillandovi affinché ne acquistiate altri. Visto il costo esorbitante di tali corsi, Scientology vi dà la possibilità di lavorare nei suoi centri per ottenere degli sconti. In questo modo finite sotto il completo controllo dell’organizzazione.»

Pertanto, il fatto che in Svizzera non si segnalano denunce sporte da membri contro il loro stesso movimento, non significa che questa organizzazione sia del tutto innocua.

Scientology vista dall’esterno

Il movimento fondato negli anni 1950 dallo scrittore americano di fantascienza Ron Hubbard subisce anch’esso le sorti riservate alle nuove comparse nel panorama religioso. «Scientology è un movimento molto recente in sintonia con le preoccupazioni dell’uomo occidentale moderno. La sua dottrina prevede una ricerca individuale del successo, della performance e del miglioramento di sé. Ma i suoi guai con la giustizia hanno certamente frenato le sue ambizioni», afferma Jörg Stolz.

«Constatiamo – aggiunge il sociologo delle religioni – che molto spesso questi movimenti spirituali partono in modo burrascoso e sono percepiti come bizzarri e inaccettabili dalla società. In origine, anche l’Esercito della salvezza era visto come la peggiore delle sette.» E altrettanto si potrebbe dire dei primi cristiani.

Nel corso degli anni, prosegue Jörg Stolz, la maggior parte di questi movimenti tende a normalizzarsi e capisce che deve scendere a compromessi con il resto della società se vuole sopravvivere.

La difesa di Scientology

Francine Bielawski, portavoce della Chiesa di Scientology in Svizzera romanda, assicura che il processo di normalizzazione è stato fatto: «Visti i processi del passato, abbiamo adottato regole molto severe per i nostri membri che dovessero peccare di eccessivo zelo.»

Dal canto suo, Jurg Stolz guarda con prudenza ai cambiamenti che la Chiesa di Scientology sostiene di aver apportato. «È difficile sapere come stanno veramente le cose, ma ho l’impressione che in effetti dei cambiamenti ci sono stati. Negli Stati Uniti, alcuni ricercatori ritengono che Scientology stia lentamente diventando un movimento più rispettabile. In Svizzera, l’organizzazione sembra muoversi nella stessa direzione. Ma i tempi di questa evoluzione, se troverà conferma, sono molto lunghi.»

Frédéric Burnand, Ginevra, swissinfo.ch
(traduzione e adattamento di Sandra Verzasconi Catalano)

Accesso bloccato Citando una “battaglia di lunga data” tra ammiratori e detrattori di Scientology, a fine maggio, l’enciclopedia online Wikipedia ha deciso di bloccare gli interventi in provenienza da computer appartenenti o utilizzati dalla Chiesa di Scientology e dai suoi associati.

Interventi bloccati Anche ad alcuni internauti che avevano partecipato a questa guerra di immagine sul sito, quello di Wikipedia, basato sui contributi degli utenti è stata tolta l’autorizzazione a intervenire su tutto quanto attiene a Scientology.

Le date Il processo per truffa e associazione per delinquere contro Scientology si è aperto il 25 maggio a Parigi e si protrarrà fino al 17 giugno.

Le parti A rispondere dei capi di accusa avanzati da due ex adepti e dall’Ordine dei farmacisti, sei responsabili di Scientology, tra cui il suo dirigente francese Alain Rosenberg, nonché le sue due principali strutture in Francia: l’Associazione spirituale della Chiesa di Scientology (ASES-CC – Celebrity Centre) e la libreria SEL (Scientologie espace liberté).

L’accusa Gli accusati sono sospettati di aver sottratto decine di migliaia di euro a quattro ex seguaci approfittando della loro vulnerabilità.

La sanzione Gli accusati rischiano fino a un totale di sette anni di carcere e il pagamento di un milione di euro. Alcuni di loro sono perseguiti anche per l’esercizio illegale della farmacia.

Dissoluzione In caso di condanna, la Chiesa di Scientology rischia la chiusura delle sue strutture in Francia. Ma questo scenario è ancora lontano, in quanto se sarà pronunciata la sanzione dovrà essere confermata in appello e, per finire, in cassazione.

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