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Sumida rinuncia a Saia-Burgess

Saia-Burgess non passerà in mani giapponesi swissinfo.ch

Il gruppo giapponese Sumida ha indicato in un comunicato che rinuncia a presentare una nuova offerta d'acquisto entro mercoledì, giorno della scadenza.

Il fabbricante friborghese di componenti elettrici dovrebbe quindi finire nelle mani del gruppo cinese Johnson Electric.

E dunque Sumida si ritira dal tentativo di scalata a Saia-Burgess. Il gruppo giapponese ha preso la decisione “a causa dell’alto prezzo avanzato da Johnson Electric e per garantire una procedura trasparente”.

La società giapponese ha quindi deciso di cedere i 180’245 titoli di Saia-Burgess che detiene alla Johnson Electric.

Entrambe le offerte pubbliche di acquisto (OPA) scadevano mercoledì.

Un’offerta nata male

In luglio, Sumida aveva proposto di rilevare Saia-Burgess offrendo un prezzo di 950 franchi per azione.

L’offerta non era per niente piaciuta alla direzione dell’azienda elvetica che aveva giudicato ostile l’OPA di Sumida e si era battuta per farla fallire, ritenendo che non rispecchiasse il vero valore dell’impresa basata a Morat.

Il management svizzero aveva dichiarato di vedere le intenzioni del gruppo nipponico “oscure, poco credibili e contrarie a qualsiasi logica industriale”.

Secondo Saia-Burgess, non vi era nessuna possibilità di sinergie in caso d’integrazione del gruppo svizzero in quello del Sol Levante.

A braccetto con la Johnson

Il consiglio d’ammistrazione di Saia-Burgess aveva invece approvato la successiva proposta di Johnson Electric.

Il 26 agosto la Johnson Electric aveva in effetti presentato una contro-offerta di 1’060 franchi per azione, per un totale di 695.9 milioni di franchi.

“Una vera alternativa al proseguimento indipendente delle nostre attività”, aveva precisato Saia-Burgess in un comunicato, sottolineando il vantaggio di poter mantenere la propria strategia di espansione, pur essendo integrata in un gruppo forte sia a livello industriale che finanziario.

swissinfo e agenzie

Saia-Burghess fu fondata nel 1920 a Berna.
L’anno scorso la compagnia ha fatto registrare un utile netto di 26.3 milioni di franchi.
Fatturato: 568.4 milioni di franchi.
Saia-Burghess impiega 3’630 persone, di cui circa 600 a Morat.
Saia è entrata in borsa nel 1998.

Dopo la rinuncia di Sumida, Saia-Burgess dovrebbe finire nelle mani di Johnson Electric.

Johnson Electric è un grosso fabbricante di micromotori e di sistemi di motori integrati nel settore automobilistico, degli apparecchi elettrici e domestici, dell’audiovisivo e delle cure corporee personali.

Il gruppo impiega oltre 33’000 persone in 15 Paesi; durante l’esercizio fiscale terminatosi il 31 marzo 2005, ha realizzato un fatturato di 1.144 miliardi di dollari.

Johnson Electric è quotato alla borsa di Hong Kong e fa parte dell’indice Hang Seng.

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