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Una cassa malati unica?

Sarà il popolo a decidere in marzo sulla nuova "terapia" proposta dalla sinistra per l'assicurazione malattia

L'iniziativa popolare della sinistra «per una cassa malati unica e sociale», in votazione l'11 marzo, propone una riforma radicale dell'assicurazione malattia in Svizzera.

Gli oppositori temono che l’eliminazione della concorrenza tra i diversi assicuratori si ripercuota negativamente sui costi e sull’efficienza del sistema sanitario.

I costi dell’assicurazione malattia sono una delle maggiori preoccupazioni delle famiglie svizzere. Dall’entrata in vigore della Legge sull’assicurazione malattia (Lamal) nel 1994, i premi individuali delle casse malati sono aumentati anno dopo anno, pesando sempre più sul bilancio delle economie domestiche.

Con il sistema dei premi pro capite fissi, non legati al reddito, le fatture delle casse malati pesano soprattutto sulle famiglie del ceto medio, il cui reddito non è così alto da rendere irrilevante il costo della salute, ma neppure così basso da conferire il diritto alla riduzione dei premi previsto dalla Lamal.

Nel corso degli anni il tema è stato spesso al centro dei dibattiti politici. Le proposte per contenere l’aumento dei premi sono state numerose.

Tema dibattuto

Se la destra mira a ridurre o perlomeno a non far crescere troppo le prestazioni mediche coperte dall’assicurazione obbligatoria e a creare incentivi perché gli assicurati non ricorrano a cure eccessive, la sinistra è sempre stata molto critica verso un sistema che ritiene poco sociale.

Già nel maggio del 2003 le cittadine e i cittadini svizzeri sono stati chiamati ad esprimersi su un’iniziativa popolare del Partito socialista che intendeva finanziare parte dei costi della salute con un aumento dell’aliquota IVA e che proponeva di adattare i premi dell’assicurazione al reddito e alla sostanza imponibili degli assicurati.

La risposta popolare è stata secca: il 73% dei votanti ha respinto l’iniziativa. Ritenendo però che il rifiuto fosse dovuto soprattutto alla proposta di aumento dell’IVA, pochi giorni dopo il Movimento popolare delle famiglie, vicino alla sinistra, ha lanciato una nuova iniziativa popolare.

Le proposte dell’iniziativa

L’iniziativa chiede prima di tutto l’istituzione di un’assicurazione malattia obbligatoria unica per tutta la Svizzera. Gli attivi e passivi delle oltre 80 casse attuali sarebbero trasferiti nella cassa unica entro tre anni. L’assicurazione verrebbe gestita da un consiglio d’amministrazione tripartito, composto da rappresentanti dei poteri pubblici, dei fornitori di cure e delle organizzazioni di difesa degli assicurati.

L’iniziativa vuole inoltre che i premi dell’assicurazione siano fissati «in funzione della capacità economica degli assicurati». Il testo in votazione enuncia però solo il principio generale, lasciando al legislatore il compito di definire nel dettaglio il sistema di finanziamento della nuova cassa unica.

Dopo un’eventuale approvazione dell’iniziativa gli assicuratori privati potrebbero ovviamente continuare ad offrire assicurazioni complementari ai clienti che desiderano una copertura più ampia di quella offerta dall’assicurazione obbligatoria.

Con il nuovo sistema i premi rimarrebbero differenti da cantone a cantone e gli assicurati continuerebbero ad assumersi direttamente una parte dei costi delle cure mediche, attraverso la franchigia e la partecipazione ai costi, che sono fissati dalla legge al 10%, fino ad un limite massimo di 700 franchi.

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Assicurazione malattia di base

Questo contenuto è stato pubblicato al Dal 1996, con l’entrata in vigore della Legge sull’assicurazione malattia (LAMal), ogni persona che abita in Svizzera ha l’obbligo di sottoscrivere individualmente un’assicurazione malattia di base che copre un determinato catalogo di prestazioni. La gestione è affidata al settore privato. L’assicurato può scegliere liberamente l’assicuratore, il quale deve accettarlo a prescindere dalla sua età e…

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Gli argomenti per il sì

Secondo i promotori dell’iniziativa, una cassa malati unica comporta il vantaggio di ridurre i costi amministrativi dell’assicurazione malattia obbligatoria e di permettere maggiore trasparenza e controlli più efficaci sui fornitori di cure.

L’attuale situazione di concorrenza tra assicuratori privati non è a loro avviso soddisfacente, anche perché gli assicuratori competono tra di loro più per accaparrarsi una clientela giovane, dal profilo di rischio basso, che per ridurre effettivamente i costi.

Secondo la sinistra, il sistema di premi basati sul reddito permetterebbe inoltre a due terzi degli assicurati di pagare premi più bassi.

Gli argomenti per il no

Per gli avversari dell’iniziativa, la cassa malati unica sarebbe invece deleteria per l’evoluzione dei costi della sanità. L’eliminazione della concorrenza fra i diversi assicuratori ridurrebbe l’efficienza e la trasparenza del sistema. Gli assicurati sarebbero in completa balia della cassa unica.

La riforma renderebbe inoltre più difficile proporre forme di assicurazione che comportano incentivi a diminuire i costi. Soprattutto chi ha un reddito basso non sarebbe più stimolato a ridurre le proprie spese mediche, perché pagherebbe in ogni caso premi molto ridotti.

Santésuisse, l’organizzazione degli assicuratori, afferma inoltre che il sistema di finanziamento attraverso premi proporzionali al reddito finirebbe per gravare di nuovo sulle famiglie a reddito medio.

swissinfo, Andrea Tognina

Contro l’iniziativa «per una cassa malati unica e sociale» si sono espressi il governo e il parlamento. Al Consiglio nazionale la proposta è stata respinta con 109 voti contro 61, al Consiglio degli Stati con 31 voti contro 7.

A sostegno dell’iniziativa si sono schierati i socialisti, i verdi e l’Unione sindacale svizzera. Contrari i partiti borghesi e le organizzazioni che rappresentano gli interessi dell’economia.

L’iniziativa popolare «per una cassa malati unica e sociale» chiede la creazione di un’assicurazione malattia unica al posto delle 87 attuali.
L’iniziativa propone di calcolare i premi in base al reddito degli assicurati.
È stata inoltrata alle autorità nel 2004 dal Movimento popolare delle famiglie; era corredata da 111’154 firme.
I cittadini saranno chiamati ad esprimersi in proposito l’11 marzo 2007

Contrariamente a quanto avviene in diversi paesi d’Europa, in Svizzera i premi dell’assicurazione contro le malattie non sono proporzionali al reddito e al patrimonio.

La Confederazione mette a disposizione dei cantoni dei fondi destinati ad alleggerire i premi delle persone a basso reddito (il 30% circa della popolazione).

In Svizzera ogni persona è obbligata a stipulare un’assicurazione per coprire i suoi costi sanitari di base. È però libera di scegliere a quale cassa malati affidarsi tra le 87 attive sul mercato.

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