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Una legge per eliminare gli spam

Spamming, si fanno avanti le proposte per arginare il fenomeno swissinfo.ch

Forse, presto, anche in Svizzera sarà introdotta una legge per bandire la posta elettronica indesiderata.

Il gigante elettronico Microsoft vuole allearsi con i politici per un progetto sul quale il parlamento elvetico potrebbe voler decidere in tempi brevi.

Una legge che renda illegale anche in Svizzera inviare e-mail spazzatura senza il permesso dell’utente internet.

Il 62% di tutta la posta elettronica è “spam”: in tutto il mondo ciò significa qualcosa come 10 miliardi di e-mail spazzatura al giorno, che sovraccaricano la rete e fanno sprecare tempo, denaro e risorse.

Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno approvato alcune leggi contro lo spamming, un campo ancora privo di regole invece in Svizzera.

“La legislazione è uno dei presupposti più importanti per affrontare il problema”, dichiara a swissinfo Alexander Stüger, responsabile di Microsoft Svizzera.

“Anche in Svizzera deve essere possibile perseguire gli spammers ed avere gli strumenti legali appropriati per impedire loro di far circolare e-mail spazzatura”.

Un torrente continuo

Gli spam, e-mail commerciali indesiderate, hanno raggiunto proporzioni assurde. E la situazione peggiora.

Secondo uno studio dell’Università di Nottingham, gli utenti britannici perdono anche un’ora al giorno per ripulire le loro caselle elettroniche dalla posta spazzatura.

Nell’Unione europea si calcola che le spese causate dal fenomeno, filtri, memorie sovraccariche e perdita di produttività, si aggirino intorno ai 12,5 miliardi di euro l’anno.

In Svizzera, l’amministrazione federale ha speso 2 milioni di franchi per prevenire, bloccare ed eliminare gli spam.

Per la legge europea è un delitto mandare e-mail e messaggi se il destinatario non è d’accordo: le ditte che continuano a spedire spam possono essere multate o denunciate.

Una legge che va ancora più in là

“Pensiamo che avrebbe senso perseguire non solo chi invia messaggi spam, ma anche coloro che traggono benefici dall’invio. Spesso si tratta di terzi. Ciò colmerebbe un’importante lacuna nella legislazione europea”, afferma Stüger.

Se la proposta sarà inserita nel pacchetto riguardante le telecomunicazioni che sta passando al vaglio del parlamento, la sua applicazione potrebbe essere piuttosto rapida.

Altrimenti potrebbero trascorrere almeno altri due anni prima che sia trasformata in legge.

Nuove tecnologie

A parte la promozione di leggi anti-spam, Microsoft sta creando nuove tecnologie per migliorare la lotta contro la posta indesiderata.

Filtri più efficaci e nuovi programmi dovrebbero rendere meno attraente dal punto di vista economico l’invio di migliaia di e-mail per volta.

Tra le varie soluzioni, anche l’identificazione del mittente dell’e-mail. Ciò funzionerebbe più o meno come un telefono digitale che mostra il numero di chi sta chiamando.

È progettato per smascherare gli spammer che imbrogliano sulla propria identità, facendo credere di essere qualcun altro.

Un altro software chiede a tutte le e-mail in entrata, che non fanno parte dell’indirizzario dell’utente, di provare che non sono spam.

C’è poi un metodo che, per permettere l’accesso alla casella postale del destinatario, richiede la soluzione di un giochino o la composizione di un puzzle. Problemi che solo una persona, e non un computer che manda automaticamente la posta, può risolvere.

Altra opzione: il mittente di posta spazzatura potrebbe essere obbligato a pagare per i messaggi che invia contro la volontà degli utenti.

swissinfo, Vincent Landon
(traduzione: swissinfo, Raffaella Rossello)

Spam è la posta elettronica indesiderata che proviene da un mittente con cui il destinatario non ha nessun rapporto personale o professionale.

La percentuale di spam o posta elettronica spazzatura raggiunge ben il 62% di tutti i messaggi che scorrono in rete.

I costi provocati dagli spam si calcolano in miliardi di euro l’anno.

Negli Stati Uniti, dallo scorso 1° gennaio, è in vigore la prima normativa anti-spam varata dal Congresso per bloccare il fastidioso fenomeno.

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