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Uniti nella lotta contro i farmaci contraffatti

I medicamenti sono reimballati e venduti illegalmente in Europa Keystone

La Svizzera partecipa alla campagna europea di lotta contro i medicamenti contraffatti, che rischiano di mettere in pericolo la salute di chi ne fa uso.

Mercoledì, si discuterà di questo tema nel corso della riunione del Consiglio d’Europa proposta da Swissmedic, l’Istituto svizzero degli agenti terapeutici.

Nel corso degli ultimi tre anni, la Svizzera ha registrato due importanti casi di falsificazione di farmaci.

Nel 2002 è stato scoperto un commerciante all’ingrosso residente nella regione di Basilea che vendeva medicamenti reimballati alla Germania per un valore di 23 milioni di franchi. Due anni dopo, i doganieri svizzeri hanno sequestrato grandi quantità di medicamenti per combattere il virus dell’AIDS, anch’essi destinati all’Unione Europea.

L’istituto Swissmedic è pure preoccupato per la crescita del numero di farmaci contraffatti venduti su internet.

Il problema riguarda non solo la Svizzera, bensì l’intera Europa. «Ciò significa che dobbiamo collaborare», ha detto a swissinfo Paul Dietschy, portavoce dell’istituto.

«In alcuni Paesi è necessario modificare le leggi, perché questo tipo di commercio non è ovunque illecito. Dobbiamo inoltre risolvere i problemi legati alla protezione dei dati, che ci impedisce di ottenere importanti informazioni», ha aggiunto Dietschy.

Il rappresentante di Swissmedic spera che i gruppi di lavoro e le presentazioni fatte durante l’incontro in seno al Consiglio d’Europa a Strasburgo permetteranno di coordinare gli sforzi nella lotta contro questo fenomeno.

Medici e pazienti

All’incontro saranno presenti, oltre ai rappresentanti di tutti i 46 Stati membri del Consiglio, anche dei professionisti del settore della salute, organizzazioni di pazienti e rappresentanti dell’industria farmaceutica.

Per Dietschy è necessaria una collaborazione fra clienti, autorità giudiziarie e polizia da una parte e coloro che lavorano nel settore farmaceutico – dai produttori, ai commercianti, alle organizzazioni mediche – dall’altra: «Dobbiamo informare dottori e farmacisti, ma anche mettere in contatto l’industria con le autorità», ha affermato.

I casi di farmaci contraffatti sono relativamente recenti in Europa. Nel corso degli ultimi anni sono però aumentati in modo costante.

«Da molti anni i Paesi in via di sviluppo sono confrontati a questo problema. In Europa invece la vendita di tali prodotti è cominciata solo nel XXI secolo. Fino ad ora, nel Vecchio Continente, si sono registrati all’incirca 15 grossi casi. In gioco vi erano somme molto importanti di denaro», spiega l’esperto.

Secondo il Consiglio d’Europa, il numero di questi reati è in continua crescita: «Questi prodotti rappresentano un rischio reale per la salute dei cittadini europei», ha dichiarato l’organizzazione in vista dell’incontro dei prossimi giorni.

swissinfo, Matthew Allen
(traduzione, Anna Passera)

Secondo il Consiglio d’Europa, il numero di farmaci contraffatti è aumentato in modo considerevole.
Per discutere su questo problema è stata organizzata una conferenza di tre giorni.
L’incontro si tiene a Strasburgo dal 21 al 23 settembre.
È stato proposto dall’Istituto svizzero degli agenti terapeutici, Swissmedic.

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