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Pareggio onorevole contro i campioni del mondo

Keystone

L'incontro amichevole a Basilea tra Svizzera e Italia si è chiuso sullo 0 a 0. Il buon risultato della nazionale elvetica lascia ben sperare in vista della fase calda della qualificazione al Mondiale 2010.

La Svizzera non è riuscita a ripetere l’impresa del lontano 1982, quando superò la nazionale azzurra pochi mesi dopo l’alloro mondiale.

Mercoledì sera al St. Jakob di Basilea, gli uomini di Ottmar Hitzfeld hanno comunque dato, a tratti, filo da torcere ai campioni del mondo, andando persino vicino ad una storica vittoria nei minuti finali.

«Ci sono parecchi insegnamenti da trarre da questa partita», ha commentato Hitzfeld, il quale ha evidenziato i troppi spazi concessi agli avversari nella prima mezz’ora di gioco.

Per Marcello Lippi è stata «una partita eccellente». «Nel primo tempo abbiamo avuto un sacco di occasioni da goal, ma – ammette – avremmo anche potuto perdere».

Benaglio sicuro tra i pali

Dopo un inizio difficile, in cui gli italiani sono riusciti con (troppa) facilità a penetrare nell’area di rigore elvetica – ghiottissime le occasioni sui piedi di Gilardino e Marchisio – la Svizzera ha ritrovato il filo della matassa, senza però brillare.

Sul finale di tempo sono comunque stati gli elvetici a impensierire Buffon, salvato dall’asta su tiro di Barnetta.

Più equilibrata la seconda parte della gara, giocata a livelli meno intensi. La squadra di Lippi, reduce dalla delusione della Confederation Cup, ha sfiorato il successo negli ultimi minuti con Pepe e Quagliarella. Una vittoria che poteva però anche andare alla Svizzera, se il tiro di Derdiyok all’89esimo non avesse trovato di fronte un Buffon sempre attento.

Nella nazionale rossocrociata è da segnalare l’ottima prestazione del portiere Benaglio, sicuro e reattivo su ogni pallone. Decisiva la parata su conclusione ravvicinata di Marchisio nel primo tempo. In campo si è mosso bene Inler, in forza all’Udinese, particolarmente incisivo in fase offensiva.

Prezzo doppio per gli italiani

La serata è stata positiva anche per Giovanni e i suoi amici venuti dall’Italia. Già prima della partita si stava gustando un grosso sigaro, fiducioso nella prestazione degli azzurri. «Una sconfitta contro la Svizzera? Impossibile! Sarebbe un’umiliazione».

«È la prima volta che vedo la nazionale – ammette – ma siccome abito in Germania, a pochi chilometri da qui, non potevo mancare». Giovanni è stato previdente: i biglietti li ha acquistati in prevendita, al prezzo ufficiale.

Gli racconto del bagarino che vendeva i biglietti dei posti centrali a prezzo normale, quelli nel settore italiano al doppio (90 franchi invece di 45). «Che figlio di….», reagisce istintivamente Giovanni, senza per questo perdere il buon umore. «Bé, è come in Italia allora!».

Passioni storiche

Gli oltre 31’000 spettatori accorsi al St. Jakob testimoniano che il match tra “cugini” continua a suscitare passioni ed entusiasmo. Un coinvolgimento che secondo il sociologo Fabien Ohl dell’Università di Losanna ha radici nella storia migratoria dei due paesi.

«Gli italiani [emigrati in Svizzera dalla fine del XIX secolo] sono stati assimilati o si sono integrati coltivando un attaccamento alle loro origini». In termini più sportivi, rammenta il professore sulle pagine del quotidiano romando Le Temps, l’Italia è poi, assieme alla Francia, il maggior serbatoio di giocatori stranieri tesserati in Svizzera.

Anche per Philippe Leuba, ex arbitro della FIFA, le partite tra Svizzera e Italia riflettono il fenomeno migratorio. «Ci sono numerosi italiani, residenti nel nostro paese, che sono a volte più “svizzeri” degli svizzeri e che, per la durata di una partita, si trasformano in tifosi appassionati per poi ridiventare elvetici».

Con circa 300’000 persone, gli italiani costituiscono la comunità straniera più grande della Confederazione. Secondo Leuba, sono l’esempio di «un’integrazione perfettamente riuscita».

L’entusiasmo suscitato dalla partita in Svizzera non sembra tuttavia essere rispecchiato nella vicina Penisola. «La partita non interessa a nessuno», ci dice senza mezzi termini un giornalista della Gazzetta dello Sport. «Non siamo ancora in clima calcistico e la gente pensa ad altro. Inoltre si tratta di un’amichevole e poi… la nazionale svizzera interessa poco». «Ma so benissimo – si affretta ad aggiungere – che qui l’incontro è considerato un evento».

La Grecia sulla strada per il Sudafrica

I prossimi impegni della nazionale svizzera saranno decisivi per la qualificazione ai Mondiali 2010 in Sudafrica.

Dopo un inizio di girone catastrofico, segnato dalla sconfitta casalinga contro il Lussemburgo, i giocatori rossocrociati hanno rialzato la testa conquistando quattro vittorie consecutive. In particolare il successo contro la Grecia nell’ottobre 2008 (2 a 1 ad Atene) ha rilanciato le quotazioni della squadra di Hitzfeld, ora in testa al gruppo assieme agli ellenici.

Le due formazioni s’incontreranno il 5 settembre a Basilea. La Svizzera affronterà poi Lettonia, Lussemburgo e Israele.

Luigi Jorio, Basilea, swissinfo.ch

Svizzera – Italia 0 a 0

St. Jakob di Basilea, 31’500 spettatori

Svizzera: Diego Benaglio, Ludovic Magnin (sostituito da Reto Ziegler), Philippe Senderos, Gelson Fernandes, Philipp Degen (Pirmin Schwegler), Stéphane Grichting, Tranquillo Barnetta (Johan Vonlanthen), Gökhan Inler, Marco Padalino (Eren Derdiyok), Alexander Frei (Hakan Yakin), Blaise Nkufo (Marco Streller).

Italia: Gianluigi Buffon, Gianluca Zambrotta (Davide Santon), Domenico Criscito, Giorgio Chiellini, Fabio Cannavaro, Angelo Palombo, Mauro Camoranesi (Simone Pepe), Claudio Marchisio (Fabio Grosso) , Alberto Gilardino (Vincenzo Iaquinta), Andrea Pirlo (Gaetano D’Agostino), Giuseppe Rossi (Fabio Quagliarella).

Partite di qualificazione per Sudafrica 2010:

Svizzera – Grecia (5.9)
Lettonia – Svizzera (9.9)
Lussemburgo – Svizzera (10.10)
Svizzera – Israele (14.10)

Classifica:

1. Grecia 13 punti
2. Svizzera – 13 pt.
3. Lettonia 10 pt.
4. Israele 9 pt.
5. Lussemburgo 4 pt.
6. Moldavia 1 pt.

Per qualificarsi ai prossimi Mondiali la Svizzera deve terminare al 1. posto, oppure classificarsi seconda e vincere lo spareggio.

L’Italia, attualmente prima del suo gruppo, affronterà la Georgia (5.9), la Bulgaria (9.9), l’Irlanda (10.10) e Cipro (14.10).

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