Prospettive svizzere in 10 lingue

A Soletta più prime visioni che mai

Appuntamento con il cinema svizzero a Soletta a partire da lunedì Keystone

Con la nuova sezione «Sound & Stories», le giornate cinematografiche di Soletta celebrano l'importanza della musica nel film svizzero.

Il festival sarà inaugurato lunedì sera dal presidente della Confederazione, Moritz Leuenberger, e dal direttore della manifestazione, Ivo Kummer.

L’attesissimo film di Michael Steiner «Grounding», dedicato agli ultimi giorni della compagnia aerea elvetica Swissair, esce questa settimana sugli schermi svizzeri. A Soletta, deve confrontarsi a una solida concorrenza: mai prima d’ora il festival aveva proposto altrettanti film in prima visione. Fra questi, il lungometraggio «Nachbeben» (“Scossa d’assestamento”) di Stina Werenfels, che sarà proiettato la sera dell’apertura.

Fra le pellicole sicuramente degne di nota vi sono anche due film in lizza per il Premio del cinema svizzero, che sarà assegnato mercoledì: il dramma familiare «Fragile», del ginevrino Laurent Nègre e «Ryna», della regista originaria di Bucarest, Ruxandra Zenide.

Dal canto suo, il premio oscar Xavier Koller (“Il viaggio della speranza”, miglior film straniero del 1991) presenterà a Soletta la sua ultima opera «Havarie», mentre Richard Dindo farà conoscere il suo documentario «Wer war Kafka?» («Chi era Kafka?»).

La musica influenza l’estetica dei film

Fra le novità dell’edizione 2006, l’introduzione della nuova sezione «Sound & Stories». Il direttore del festival, Ivo Kummer, è particolarmente felice di questa scelta. «Ho realizzato un sogno che avevo nel cassetto da tanto tempo», dice a swissinfo. «Mi piacciono i clip musicali e la loro estetica».

Questa nuova finestra di programmazione dovrebbe attrarre il pubblico dei più giovani. Gli spettatori tradizionali avranno invece la possibilità di rendersi conto dell’importanza della colonna sonora per la qualità di un film.

«La musica è un po’ l’anima del film», afferma Kummer, che cita le pellicole «Mein Name ist Eugen» di Steiner e «Snow White» di Samir per illustrare quanto l’estetica dei clip musicali possa influenzare quella di un film, la scelta di come posizionare la telecamera, il ritmo del montaggio o la risoluzione delle immagini.

Molti giovani registi si sono fatti un nome grazie ai loro clip musicali: «Samir, ad esempio, ha cominciato così». Oggi è fra i nominati per aggiudicarsi il Premio del cinema svizzero.

Oltrepassare le frontiere

Con il motto «Passaggi», le Giornate cinematografiche di Soletta intrattengono un legame con i paesi limitrofi Italia, Austria, Germania e Francia.

«Purtroppo il mercato europeo è ristretto per i film svizzero tedeschi, perché essi sono spesso recitati in dialetto», spiega Kummer. Così, su 15 film prodotti annualmente in Svizzera, solo due o tre riescono a oltrepassare le frontiere nazionali. Per contro, la presenza elvetica è piuttosto forte nei festival all’estero.

Anche all’interno della Confederazione il problema delle lingue si fa sentire. «Generalmente la Romandia è un osso duro per ogni film svizzero tedesco. La parte di mercato che riesce ad occupare è talmente infima da risultare umiliante».

Per capire le cause di questa situazione, la sezione “Cinema” dell’Ufficio federale della cultura ha di recente lanciato uno studio sul tema. «Probabilmente vi sono delle reali differenze culturali», sostiene Ivo Kummer. «I Romandi sono piuttosto orientati verso la Francia e s’interessano ai film che nella vicina repubblica interessano il pubblico di massa».

Maximilian Schell ospite d’onore

La retrospettiva di quest’anno è dedicata all’attore, regista e produttore bavarese Maximilian Schell. Nato a Vienna, si è fatto conoscere a Hollywood e ha vinto l’oscar come migliore attore nel 1961 per il suo ruolo nel film di Stanley Kramer, «Judgment at Nuremberg».

Molti film di o con Maximilian Shell saranno proiettati a Soletta questa settimana.

Lo scorso anno, con 44’000 spettatori, la manifestazione ha registrato il suo record di presenze. «La sera c’è sempre il tutto esaurito», afferma il direttore. «Ma vorrei ricordare che le nostre sono le “Giornate” cinematografiche di Soletta e i film possono essere visti anche quando fuori c’è il sole!».

swissinfo, Susanne Schanda
Traduzione, Anna Passera

Durante l’anno, in Svizzera si tiene tutta una serie di festival cinematografici:

«Giornate cinematografiche di Soletta» (cinema svizzero), «Festival di Locarno» (internazionale), «Visions du réel» (documentari, Nyon), «Viper» (video e nuovi media, Basilea).

41esima edizione delle Giornate cinematografiche di Soletta: dal 16 al 22 gennaio 2006.
200 nuovi film, fra cui 27 lungometraggi e 45 documentari.
9 schermi a disposizione.
2 milioni di franchi di budget.

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