Prospettive svizzere in 10 lingue

Alla scoperta della danza svizzera contemporanea

I due spettacoli di Anna Huber, insignita quest'anno dell'anello Hans-Reinhart, saranno fra i momenti alti della rassegna. www.swisscontemporarydance.ch

Dal 16 al 20 gennaio a Losanna la quinta edizione delle Giornate di danza contemporanea svizzera, appuntamento biennale con 10 spettacoli in cartellone.

Senza far torto a nessuno: non c’è forse luogo migliore ove trascorrere cinque giorni dedicati alla danza svizzera. Losanna è, tutti lo sanno, sede del Béjart Ballet, che, se non è certo la quintessenza della danza contemporanea (anzi si muove sempre più verso una produzione consesuale, in una sorta di panaché culturale e coreografico), ha dato uno stimolo notevole alla creazione contemporanea in fatto di danza.

I luoghi della rassegna

I due luoghi in cui si svolgerà questo Festival promosso da Pro Helvetia sono certamente al centro di questa movenza: Il Théâtre de l’Arsenic non è solo una sala losannese in cui vedere teatro e danza sotto mille diversi punti di vista. E’ anche un centro che offre residenza fissa a un gruppo di musica, uno di teatro e uno di danza: dal 2000 per la danza, è Gilles Jobin a occupare i luoghi, vale a dire uno dei giovani coreografi più dirompenti e di successo dell’ultima generazione, certamente il più internazionale.

L’altro fulcro di questo Swiss Contemporary Dance 2002 è Sévélin 36, cioè la sede della compagnia di Philippe Saire: di lui durante il festival si potrà ammirare la più recente produzione coreografica, Les affluents, che affonda il coltello ancora più intensamente nell’idea fissa di questo creatore losannese (anche lui, ormai internazionalmente noto): la solitudine, il narcisismo, i rischi che ogni incontro comporta. Uno spettacolo che personalmente abbiamo trovato talmente inquietante, da poter respingere lo spettatore, nonostante la meraviglia orologiera del meccanismo compositivo.

Possibilità di scoperta

Questi due luoghi saranno dunque gli spazi di una scoperta che si annuncia ricca: Thomas Hauert, allievo della grandissima belga A.T. Keersmaeker, offrirà una prima assoluta, tra leggerezza e pesantezza, con un nuovo gruppo di danzatori.

Occasione sarà data inoltre di scoprire in un assolo e in un duo Anna Huber, folletto surrealista che ha ottenuto proprio ad apertura d’anno il prestigioso anello Hans-Reinhart della Schweizerische Gesellschaft für Theaterkultur (SGTK).

Ma i nomi in cartellone sono tutti di grande interesse e richiamo (Cindy Van Acker, Footwa d’imobilité, Yann Marrusich, Jean-Marc Heim) e gli incontri, le conferenze, i dibattiti che arricchiscono la manifestazione testimoniano (ancora prima di aver toccato con mano le produzioni di questi artisti) la vitalità incredibile della danza contemporanea svizzera.

Pierre Lepori

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