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profughi afghani

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all'estero,

Sono aumentati gli acquisti illegali di bevande alcoliche da parte dei minorenni nella Confederazione e sapete perché? È colpa del Covid-19.

Eh sì, dietro la mascherina è più difficile capire l'età del cliente e il 30% delle volte i giovani riescono a farla franca.

Ma c'è di più: i controlli, ha spiegato Dipendenze Svizzera che ha condotto l'inchiesta nel 2020, sono praticamente inesistenti su internet.

Per le altre notizie odierne dalla madrepatria vi invitiamo a continuare a seguirci,

buona lettura.

profughi afghani
Keystone / Sgt. Samuel Ruiz

Il volo charter con a bordo 219 persone provenienti dall’Afghanistan è atterrato nella notte all’aeroporto di Zurigo.

Tra i passeggeri decollati dallo scalo uzbeko di Tashkent e giunti poco dopo l’una a Kloten su un velivolo della compagnia Swiss si trovavano 141 dipendenti della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (Dsc) del Dipartimento federale degli affari esteri e le loro famiglie. Gli altri 87 viaggiatori erano cittadini afghani, tedeschi e svedesi.

Il volo era stato pianificato per sabato ma aveva dovuto essere differito a causa della difficile situazione a Kabul, occupata dai talebani. Il giorno dopo è potuto riprendere il trasferimento degli sfollati verso l’Uzbekistan.

In proposito Berna, che fino a ieri aveva già messo in salvo un centinaio di persone, ha fatto sapere su Twitter che continuerà a partecipare alle operazioni di evacuazione dal paese asiatico finito sotto il controllo degli estremisti islamici.

smog
© Keystone / Gaetan Bally

Dieci anni per evitare la catastrofe ambientale: è partita ufficialmente oggi sulla Waisenhausplatz a Berna la raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa popolare lanciata dai giovani Verdi.

La proposta che dovrebbe essere sottoposta ai cittadini mira a introdurre vincoli tassativi in sei ambiti (surriscaldamento climatico, estinzione delle specie, consumo d’acqua, sfruttamento del suolo, inquinamento dell’aria e immissioni di azoto e fosforo).

I nuovi limiti dovrebbero essere applicati non solo sulle emissioni prodotte in Svizzera ma soprattutto su merci e servizi importati dall’estero (alimenti, vestiti e materie prime) che hanno un maggiore impatto ambientale.

Per scongiurare effetti irreversibili sul clima e la biodiversità, sostengono i giovani Verdi, è necessario che questi obiettivi vengano raggiunti entro dieci anni dall’accettazione alle urne dell’iniziativa.

ospedale
Keystone / Laurent Gillieron

Il coronavirus sta presentando il conto delle vacanze estive: il 40 per cento delle nuove ospedalizzazioni, è stato indicato oggi dalla task force federale per il Covid-19, riguardano pazienti non vaccinati tornati dalle ferie, in particolare dalle regioni dell’Europa sudorientale.

Nel corso del consueto incontro con i media a Berna i consulenti del governo hanno osservato che rischiamo di trovarci seriamente in una situazione analoga a quella vissuta un anno fa, con la differenza che l’ondata di contagi è in anticipo di un paio di mesi e colpisce ora soprattutto i più giovani.

Stiamo assistendo a un’epidemia di non immunizzati negli ospedali, ha osservato il vicepresidente del gruppo di esperti Urs Karrer, secondo il quale nove decorsi gravi della malattia su dieci si sarebbero potuti evitare con la vaccinazione.

Di qui l’invito agli indecisi – in particolare giovani e giovani adulti che sono i più colpiti dalle nuove infezioni – a recarsi ai centri vaccinali per evitare di mettere ancora una volta sotto pressione il sistema sanitario, consentendo così agli altri pazienti di sottoporsi alle terapie necessarie.  

swiss
© Keystone / Gaetan Bally

Nonostante il difficile momento che attraversa il settore dell’aviazione civile, la Swiss ha già potuto rimborsare una piccola parte del prestito garantito dalla Confederazione.

Grazie alla ripresa che si è registrata negli scorsi mesi la compagnia elvetica ha restituito in giugno 50 milioni di franchi alle banche: la società controllata da Lufthansa può contare su una linea di credito di 1,5 miliardi di franchi, coperta per l’85% dal governo svizzero, per far fronte all’emergenza pandemica.

Ma il ceo Dieter Vrankx ha avvertito che l’aerolinea è ben lungi dall’essere uscita dalla crisi: non è infatti scontato l’esito dell’evoluzione sanitaria in autunno, periodo tra l’altro solitamente poco redditizio per il traffico aereo.

Del resto i numeri confermano le difficoltà di Swiss: i ricavi sono crollati del 65% e i passeggeri del 75% nel 2020 e nel primo semestre di quest’anno il passivo del risultato operativo si è attestato a 398 milioni.

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