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Castellinaria che si materializzano

Un tuffo nel cinema giovane e i castellinaria prendono corpo. www.castellinaria.ch

Varcare le mura: la 15esima edizione del festival internazionale del cinema giovane di Bellinzona, mette in cartellone un programma ambizioso e dal respiro europeo.

Sette giorni di cinema, dal 16 al 23 novembre, per sognare, incontrarsi, discutere.

“Castellinaria” è la prova di come l’impegno e la passione possano mettere le ali ad una manifestazione ed aiutarla a superare i propri confini.

Dalle poche migliaia di spettatori della prima edizione si è passati ai 20’000 dello scorso anno; da una sala di fortuna quale era, l’Espocentro di Bellinzona è diventato una sala cinematografica con tutti i crismi; dalla giuria composta di soli ragazzi del bellinzonese si è passati ad una giuria nazionale.

Oltre le frontiere

“Castellinaria” nasce come festival per i giovani, animato da un lato dal desiderio di capire gli interessi cinematografici, le esigenze e le curiosità delle nuove generazioni, e dall’altro dalla voglia di mettere a disposizione di questi stessi giovani un sapere che possa permettere loro di cogliere le molteplici espressioni delle cinematografie di paesi diversi.

A questo ideale era particolarmente affezionata Giulietta Masina, che quindici anni fa fece da madrina al festival.

Oggi l’importanza a livello nazionale di una manifestazione del genere è stata riconosciuta dalla fondazione Doron di Zugo che qualche settimana fa ha attribuito a “Castellinaria” un premio di 100’000 franchi, destinato a far conoscere ed apprezzare il festival al nord delle Alpi e nella regione Insubrica.

Inoltre in collaborazione con “Media Salles”, è previsto un incontro tra gli esercenti delle sale di numerosi Paesi. Un’opportunità – offerta in genere solo dai grandi festival – di discutere di mercato e di creare le condizioni affinché i film di buona qualità, quelli apprezzati dai ragazzi e che davvero rispondono alle loro esigenze, possano circolare in Europa.

Un programma tutto da vedere

I film in concorso saranno divisi in due categorie: una per la fascia d’età che va dai 6 ai 15 anni e l’altra per la fascia che va dai 16 ai 20. In quest’ultima sezione la giuria locale è affiancata da una giuria nazionale, composta da giovani che hanno già avuto modo di confrontarsi col cinema al festival di Locarno, nel quadro dell’iniziativa “Cinema e Gioventù”.

I temi affrontati dalle pellicole spaziano dall’elaborazione del lutto alla storia d’amore tra adolescenti, dalle persecuzioni naziste alla vita dei bambini aborigeni strappati alle loro famiglie.

La retrospettiva è dedicata alle produzioni recenti della cinematografia argentina, “un paese con enormi problemi economici, ma che continua a proporre film intensi, che meritano di essere visti”, come dice a swissinfo Giancarlo Zappoli, direttore artistico di “Castellinaria”.

Appuntamenti serali

La grande sfida è rappresentata dal programma serale che propone una serie quasi ininterrotta di prime nazionali di pellicole premiate ai festival più importanti dell’ultima stagione.

In cartellone ci sono ad esempio “The Magdalene Sisters” di Peter Mullan, vincitore del Leone d’oro a Venezia, “L’ora di religione” di Marco Bellocchio” e “Sweet sixteen” di quel Ken Loach che come nessun altro ha saputo fotografare il quotidiano delle classi lavoratrici inglesi.

Tra i film che hanno suscitato delle polemiche c’è “The Magdalene Sisters”, condannato dalla Chiesa perché denuncia i comportamenti illeciti delle suore di un collegio inglese.
“Ma il mensile delle suore italiane ha dedicato otto pagine al film, riconoscendo che è necessario vederlo e parlare apertamente dei problemi che affronta”, spiega Zappoli. “In questo modo hanno dimostrato di essere più aperte di molti laici”.

Dare spazio a chi non ne ha

Tra le varie iniziative legate a “Castellinaria” si trovano atelier, tavole rotonde, videodiari e una giornata dedicata ai film ticinesi.

“In Ticino vengono girati filmati di diverso tipo che purtroppo non hanno lo spazio per mostrarsi. Noi ne abbiamo selezionati alcuni e siamo felici di proporli. Il cinema svizzero sta bene, ma bisogna dargli più occasioni di varcare le frontiere”, conclude Zappoli.

Doris Lucini, swissinfo

Fedele alla sua vocazione, “Castellinaria” propone ai giovani giurati una serie di film sui quali discutere e confrontarsi. Alla base di questa iniziativa c’è il duplice obiettivo di promuovere l’educazione al linguaggio cinematografico e di conoscere meglio le esigenze delle nuove generazioni.

Il programma serale, aperto a tutti, è caratterizzato da film che hanno fatto parlare di sé negli ultimi festival importanti, come “L’ora di religione” di Bellocchio.

15esima edizione di Castellinaria
Dal 16 al 23 novembre all’Espocentro di Bellinzona
Due sezioni di film in concorso: dai 6 ai 15 anni e dai 16 ai 20 anni
Retrospettiva sul cinema argentino recente
Proiezioni serali caratterizzate da molte pellicole in prima visione svizzera
20’000 gli spettatori dell’ultima edizione

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