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Croce Rossa in guerra contro la penuria d’acqua

L'accesso all'acqua potabile per miliardi di persone è ancora un miraggio Keystone Archive

Nel mondo più di un miliardo di persone non hanno accesso all’acqua potabile. L’obiettivo dell’ONU è di dimezzare il loro numero entro 10 anni.

La Federazione internazionale della Croce Rossa lancia una sua iniziativa per raggiungere questo traguardo.

«La penuria cronica d’acqua e la mancanza di servizi di bonifica nei paesi poveri rappresentano un enorme ostacolo allo sviluppo».

È partendo da questa constatazione che la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa (IFCR) hanno lanciato giovedì un’iniziativa mondiale per l’acqua e il risanamento dei sistemi idrici.

Un problema che tocca diversi miliardi di persone

Oggi, più di 1,1 miliardi di persone mancano d’acqua potabile e 2,4 miliardi sono prive di servizi di risanamento, rileva l’organizzazione basata a Ginevra.

Queste carenze provocano ogni anno più di tre milioni di decessi nel mondo.

Ogni mese, l’impatto umanitario è equivalente a quello dello tsunami dello scorso dicembre, sottolinea la Federazione.

E proprio questa catastrofe ha una volta ancora messo in evidenza l’importanza vitale dell’approvvigionamento in acqua potabile nelle situazioni d’urgenza.

Un «impatto devastatore»

«L’incidenza delle malattie causate dall’acqua contaminata e dall’assenza di adeguati sistemi di eliminazione dell’immondizia in numerosi paesi in via di sviluppo è intollerabile», spiega Uli Jaspers, capo del dipartimento acqua e risanamento dell’IFCR.

«Le malattie associate all’acqua rappresentano più del 35% del totale delle malattie croniche nel mondo. Se si aggiunge la perdita di produttività di chi non lavora a causa delle malattie, si può misurare l’impatto devastatore delle carenze in acqua sull’economia dei paesi colpiti», aggiunge lo stesso Jaspers.

Una lunga esperienza in materia

L’iniziativa mondiale per l’acqua e il risanamento consiste nel migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili attraverso gli sforzi della comunità internazionale.

L’IFCR ha una lunga esperienza in materia: attualmente risponde ai bisogni di più di due milioni di persone e non solo nelle situazioni d’urgenza.

Il traguardo è di aumentare considerevolmente nei prossimi dieci anni il numero di quanti beneficiano di questi servizi.

Una meta, questa, che s’iscrive perfettamente negli obiettivi di sviluppo del millennio preconizzati dall’ONU.

Sugli otto obiettivi fissati dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite, quattro sono infatti legati all’approvvigionamento d’acqua e al risanamento, in particolare quello che stabilisce di ridurre del 50% entro il 2015 il numero di persone prive d’acqua.

swissinfo e agenzie

Più di 1,1 miliardi di persone mancano di acqua potabile.
2,4 sono prive dei servizi di risanamento.
Le malattie legate all’acqua rappresentano circa il 35% delle malattie croniche nel mondo.
Le carenze in acqua causano più di 3 milioni di decessi ogni anno.

La Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sostiene attualmente circa 2,5 milioni di persone con progetti legati all’acqua potabile.

L’obiettivo è di triplicare il loro numero entro 10 anni.

Nel suo progetto decennale, la Federazione prevede di modernizzare vecchi impianti e di costruire nuovi pozzi.

I bisogni finanziari sono stimati a 150 milioni di franchi.

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