Il cineasta transalpino è morto domenica all’età di 80 anni. Chabrol era un protagonista della Novelle Vague con Truffaut e Godard.
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È stato «un immenso cineasta francese, libero, impertinente, politico e prolisso», ha commentato così la sua dipartita Christophe Girard, responsabile per la cultura al comune di Parigi.
Gli ha fatto eco il direttore della cineteca svizzera Frédéric Maire che ha definito Chabrol «uno dei più grandi cineasti contemporanei», paragonandolo inoltre a Alfred Hitchcock per il suo sguardo ironico sulla società.
Nato il 24 giugno 1930 a Parigi, Claude Chabrol ha curato – tra i film più noti – la regia di Le Beau Serge – premiato al festival di Locarno, Violette Nozière, La Cérémonie, come pure quella di Merci pour le chocolat – girato a Losanna nel 2000 Jacques Dutronc e Isabelle Huppert, e l’ultimo L’innocenza del peccato (2007).
Inizialmente i suoi film non entusiasmano il grande pubblico e raccolgono ampi consensi soltanto dalla critica. La notorietà arriverà negli anni Settanta con delle pellicole più commerciali, come – per esempio – La tigre ama la carne fresca.
In quasi 50 anni di carriera ha realizzato più di 80 film per il cinema e la televisione. Nel 2009 ha ricevuto al Festival di Berlino il premio alla carriera.
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