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Pensare un mondo con le donne

La voce delle donne in una miscellanea presentata a Bellinzona Keystone

E’ il titolo di un volume dedicato al pensiero e alla scrittura al femminile. Un libro fitto fitto, che propone i percorsi di alcune protagoniste.

E, soprattutto, mette in luce esperienze e testimonianze spesso poco conosciute.

Presentato lunedì a Bellinzona, “Pensare un mondo con le donne” raccoglie gli atti delle ultime quattro edizioni di un ciclo di seminari promosso dall’Associazione Dialogare-Incontri e che gode di un ampio sostegno, come quello del Cantone.

Biografia, il filo rosso



Le tappe di questo percorso nell’universo femminile sono essenzialmente: le biografie e le autobiografie, le protagoniste del pensiero, la scrittura delle donne in Svizzera (cfr. intervista a Franca Cleis).

“Il filo rosso rimane il tema della biografia – spiegano le curatrici degli atti Osvalda Varini-Ferrari e Franca Cleis – con una prospettiva che teorizza l’importanza del partire da sé, dal proprio corpo e dal proprio sguardo per meglio capire la realtà”.

Il raccontare la propria vita offre insomma l’occasione di una riflessione che possa anche aiutare a mettere ordine nella propria storia, nella propria biografia, che diventa così una delle vie alla conoscenza delle proprie emozioni, delle rappresentazioni di sé e del mondo.

L’ottica gender

Nella presentazione del volume Gianni Moresi, direttore aggiunto della Divisione della formazione professionale, ha sottolineato la necessità di mettere in evidenza le esperienze e la soggettività femminile come strumento per ridefinire contenuti e metodi del sapere.

Ma l’ottica gender, ricorda la consulente del Consiglio di Stato per le questioni femminili Marilena Fontaine, è tutt’altro che acquisita. La realtà è piena di esempi.

Partire dalla scrittura – osserva Tatiana Crivelli Speciale, professoressa di Letteratura italiana all’Università d Zurigo – è senza dubbio interessante. E l’alto livello dei contributi delle docenti di fama nazionale ed internazionale riproposti negli atti, costituiscono le rotte di una mappa dell’universo femminile che si possono percorre e ripercorrere. E ognuno di noi, commenta la giornalista di Rete 2 Maria Grazia Rabiolo, può scegliersi il proprio itinerario.

Il filo dei discorsi

“Fin dall’inizio – dice a swissinfo Osvalda Varini-Ferrari, presidente dell’Associazione Dialogare-Incontri – ho creduto in questi corsi. Siamo partite senza nessuna certezza nel progettare, realizzare e riproporre anno dopo anno questi seminari, frequentati mediamente in un anno da 120 partecipanti. Poter lasciare un segno scritto delle parole, dei racconti, delle testimonianze è motivo di soddisfazione”.

E, prendendo in prestito le parole contenute nell’introduzione, c’è anche la speranza che il libro possa avere “ il significato di un incontro, un incontro con un’autrice, con un pensiero, con una storia di vita”.

Brave ma poco conosciute e tradotte

E ne vale la pena a giudicare dall’editrice triestina Luciana Tufani che, al seminario del 28 settembre 2002, ricorda come “il mio interesse per le scrittrici svizzere è andato aumentando man mano che andavo scoprendo quanto brave fossero.”

“Pochissimo conosciute, le scrittrici svizzere – aggiunge Tufani – sono state anche poco tradotte in italiano, e questo malgrado l’altissimo livello della loro scrittura e la loro sorprendente quantità. Sorprendente tenendo conto dei pochi abitanti che conta la Svizzera”.

Una lacuna in parte colmata con una pubblicazione di notevole spessore e ricchezza.

swissinfo, Françoise Gehring, Bellinzona

Dal 1990 l’Associazione Dialogare è attiva nel campo della formazione e dal 1991 ha introdotto i corsi di orientamento per la donna.
Nel 1996 parte il corso di formazione realizzato attraverso un programma di seminari.
419 il numero di pagine del volume dedicato alla scrittura delle donne.

Il libro “Pensare un mondo con le donne” è pubblicato grazie al contributo del DECS (Dipartimento educazione, cultura e sport). Raccoglie gli atti dei seminari promossi dall’Associazione Dialogare con il sostegno della Divisione della formazione professionale e la collaborazione di
Rete 2 della RSI.

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