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Dietro le quinte del Lauberhorn

Tra i compiti degli organizzatori c'è anche quello di garantire la sicurezza degli atleti swissinfo.ch

A Wengen, nell'Oberland bernese, fervono i preparativi per la discesa del Lauberhorn, una delle gare più spettacolari della Coppa del mondo di sci.

Wengen, che questa fine di settimana ospita la 72° edizione delle gare del Lauberhorn, è pronta a dare il benvenuto all’élite mondiale dello sci maschile. Ma se da una parte i protagonisti saranno i “big” dello sci mondiale maschile, dall’altra vi è uno “sciame” di persone che si mette a disposizione dell’organizzazione, per garantire l’ottimo svolgimento dell’evento.

A capo di questo vero e proprio esercito di volontari vi è Roland Marty, impiegato alla stazione di Wengen, che si occupa del reclutamento e dell’istruzione del personale. Sono giorni frenetici questi per Marty, personaggio simpatico e conosciuto da tutti a Wengen, perché i collaboratori arrivano alla spicciolata.

Splende il sole sull”Oberland bernese e anche quest’anno vi è una lista d’attesa per entrare a far parte del team organizzativo: “Quest’anno – dice Roland Marty – possiamo avvalerci di 320 collaboratori che saranno presenti sulle piste. Vari i compiti: dai cosiddetti scivolatori (coloro che lisciano le piste) agli addetti ai controlli delle singole porte fino alle cassiere. Annualmente vi è un ricambio di personale, ma siamo molto fieri e soddisfatti di comunicare che abbiamo un indirizzario con oltre 750 nomi di persone disposte a darci una mano”.

Qual è l’identikit del collaboratore per una gara importante e ricca di tradizione come quella del Lauberhorn? Da dove provengono queste persone? “Vi è un ampio ventaglio di progfessioni: dal medico all’architetto, dal contadino all’impiegato statale. E anche per l’età non vi sono limiti: possiamo contare su giovani quattordicenni, ma anche su arzilli e brillanti settantenni. La provenienza? Da ogni angolo della Svizzera: Basilea, Vallese, Grigioni, ma nessuno dal Ticino”.

Inutile aggiungere che si tratta di personale volontario, che non riceve un soldo, ma può gustarsi la gara “live”. “L’unica cosa che possiamo fornire è un contributo di 25 franchi, a quei collaboratori che rimangono a dormire a Wengen”.

La discesa del Lauberhorn, organizzata dal 1930, è – assieme a Kitzbühl – una delle più caratteristiche e difficili dell’intero Circo Bianco. Oltre quattro chilometri di lunghezza, con un dislivello di oltre mille metri, quella del Lauberhorn è una discesa classica, fatta di salti ad alta velocità e pendenze mozzafiato. In questi giorni a Wengen, paese di 1200 abitanti, si respira aria di grande sci, frammista all’odore degli ormai leggendari “bratwurst” bernesi.

Filippo Frizzi

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