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Expo.02 liquidata

L'arteplage mobile del Giura: ben presto ospiterà il jazz di Montreux Keystone

L'asta pubblica è stata un successo: anche il battello del Giura e il monolito hanno trovato acquirenti. Ma a che prezzo...

Per 160’000 franchi il natante passerà al servizio del Festival del jazz di Montreux. Invece per il cubo di Jean Nouvel sono stati offerti solo 400’000 franchi.

Grande interesse per le reliquie dell’esposizione nazionale conclusasi a metà ottobre. 30’000 oggetti in totale hanno cambiato proprietario al ritmo segnato dal martello del battitore dell’asta. La media ha raggiunto circa 150 lotti l’ora.

E all’appuntamento di domenica 17 e lunedì 18 il pubblico non è mancato. Al palazzo dei congressi di Bienne sono passate circa 3’000 persone, mentre oltre cento hanno seguito l’operazione via internet.

L’esposizione nazionale è scorsa in rassegna davanti al pubblico accorso. Pezzo dopo pezzo si è venduto quanto possibile, quasi fosse una svendita di fine stagione. Dalle uniformi argentate del personale all’infrastruttura dei bagni: quasi tutto ha trovato degli acquirenti. Il 99 per cento dei piccoli oggetti – dalla T-shirt agli articoli per l’ufficio – sono stati venduti per una somma totale di 150 000 franchi.

Cambio di lago

Ma l’interesse era indirizzato agli oggetti di maggior prestigio dell’esposizione ormai tramontata. Fra questi l’arteplage mobile del Giura (AMJ). L’imbarcazione navigherà in futuro sul Lemano. Il «vascello pirata» dell’Expo.02 è stato attribuito infatti al Montreux Jazz Festival per la somma di 160’000 franchi.

Proposta inizialmente per un milione di franchi, la chiatta trasformata in arteplage è scesa fino a 100 000 franchi, prima di essere attribuita per la somma di 160 000 franchi a Nicolas di Pinto, il direttore delle infrastrutture del Festival Jazz di Montreux. La sua costruzione era costata 3,6 milioni.

Passando dai piedi del giura al Lago Lemano, la piattaforma che ha ospitato molte performance e manifestazioni alternative, avrà ora un nuovo ritmo, quello del jazz. Ancorata nel porto di Montreux servirà da bar e da luogo per manifestazioni ben oltre i 16 giorni del festival internazionale della cittadina vodese.

Il destino del monolito

Simbolo per eccellenza di Expo è invece l’enorme cubo fluttuante pensato dall’architetto francese Jean Nouvel. La tensione in sala è salita alle stelle e le telecamere di numerose stazioni erano appostate per scoprire il nome del nuovo proprietario.

Il prezzo iniziale, per la costruzione costata 22 milioni è di 2,2 milioni di franchi. Già nelle scorse settimane si era annunciata un’interessata, la Vetreria di Hergiswil, nel canton Nidvaldo.

Il dado, alto più di trenta metri, non si mette in tasca e prima di impegnarsi il direttore voleva chiarire le necessarie condizioni, rischiando di perdere l’asta. I costi per mantenerlo a Morat per soli altri cinque anni erano analoghi a quelli di costruzione. Per questo il comune aveva rinunciato.

Ma per la sorpresa di tutti, l’unico offerente accorso è stato un signore d’affari tedesco. 400’000 franchi alla prima, alla seconda e via. Il signor Rolf Oberle si è aggiudicato l’icona di Expo.02.

Dopo un istante di euforia e una dichiarazione di intenti alla stampa (“vorrei lasciarlo in Svizzera, ma sicuramente non galleggiante su un lago come oggi”; “l’ho fatto per passione, amo l’architettura di Nouvel”), il clima si è relativizzato.

Il monolito appartiene alla Nüssli Special Events di San Gallo che con la direzione di Expo.02 ha diritto di veto. Un portavoce ha già affermato all’ats: “Il prezzo non corrisponde alle nostre attese, non venderemo il monolito a questo prezzo”.

Asta altalenante

L’asta ha offerto anche altri pezzi forti, con alterno successo. Il padiglione dell’arteplage di Morat “Blindekuh” – anche lui parte del disegno di Nouvel, in cui i visitatori dovevano muoversi nella più completa oscurità – è stato venduto per 14’000 franchi. Il ristorante Nannini ha cambiato proprietario per 50’000.

Invenduti invece sono rimasti i battelli solari che traghettavano il pubblico dalla riva di Morat al monolito. Anche il teatro dedicato alla musica etnica e internazionale “Mondial” di Yverdon è rimasto senza padrone.

Expo.02 è passata. Adesso con la svendita dell’argenteria, anche i segni sulle rive dei laghi scompaiono. Non a caso molti i nostalgici hanno colto l’occasione per assicurarsi un souvenir. Ma evidentemente per i simboli non si tiene a spendere troppo.

Daniele Papacella, swissinfo

Con l’asta organizzata a metà novembre si conclude veramente Expo.02.

Padiglioni e materiali espositivi ancora disponibili hanno trovato o cercano ancora un nuovo padrone.

Gli organizzatori si aspettavano dalla vendita un ricavo possibilmente alto per limitare i danni finanziari già presenti.

Ma in genere le offerte sono rimaste molto al di sotto dello sperato.

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