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Locarno Film Festival: riflettori puntati sul “più piccolo tra i più grandi”

70 anni di cinema libero e impegnato

Rossellini, Kiarostami, Jarmusch o Wenders: dalla sua prima edizione nel 1946, il festival del film di Locarno ha ospitato alcuni tra i più grandi maestri del cinema. Fedele al suo spirito di libertà, la rassegna non ha mai avuto paura di sfidare la critica e la censura, dando spazio a cinematografie lontane e ancora poco conosciute. Una storia lunga 70 anni da ripercorrere in immagini.

È il 23 agosto 1946 quando nel parco inclinato del Grand Hotel viene inaugurato il festival di LocarnoCollegamento esterno. La guerra è finita da poco, e con Cannes e Venezia in programma a settembre, la cittadina ticinese è la prima ad ospitare un evento culturale di questo tipo. Preludio di una storia felice.

Dalla grande stagione del neorealismo italiano ai pionieri della Nouvelle Vague, dalla scoperta dei film del blocco dell’est all’esplorazione del cinema orientale, Locarno è sempre stato una vetrina per il cinema indipendente. Senza contare i numerosi registi che in questo angolo di Ticino hanno trovato il loro battesimo internazionale, come Milos Forman, Marco Bellocchio, Alain Tanner, Jim Jarmusch, Spike Lee, Abbas Kiarostami o Pedro Costa.

swissinfo.ch vi propone un’immersione soggettiva nella storia del festival.

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