Prospettive svizzere in 10 lingue

Fine dell’isolamento

swissinfo.ch

La Svizzera entra finalmente nell'ONU. Lo storico passo del popolo elvetico viene commentato anche dai media internazionali. "Allora anche la Svizzera si muove..."

In Italia la votazione per l’adesione della Svizzera all’Onu è stata seguita con interesse dai media. Sul piano politico, una decisione che non avrà “grandi conseguenze”, secondo il Corriere della Sera. Ad avvantaggiarsene sarà soprattutto l’immagine della Svizzera all’estero, che dopo lo scandalo dell’oro degli ebrei, aveva perso parecchi punti. Sul Corriere si può anche leggere un’intervista al “miliardario zurighese” Christoph Blocher.

“Addio neutralità” titola La Repubblica. Pur senza una maggioranza “schiacciante”, scrive il giornale romano, il paese alpino fa il suo ingresso nel palazzo di vetro. Una vittoria dovuta in larga misura all’atteggiamento degli elettori dei cantoni francofoni e di quelli più grandi di lingua tedesca. Nei più piccoli e tradizionalisti si è confermata la tendenza al rifiuto di qualsiasi apertura sul piano internazionale, sottolinea il giornale.

Per La Stampa di Torino, rifiutando di credere agli spauracchi sventolati da Christoph Blocher, come la difesa dello storico isolazionismo svizzero e il timore dello strapotere americano, la maggioranza dei cittadini svizzeri sembra ormai guardare al proprio futuro politico con occhi molto diversi.

Benvenuti nel mondo

La tedesca “Süddeutsche Zeitung” intitola il suo commento “Benvenuti nel mondo” e sottolinea: “Questa decisione non equivale ad apertura di politica estera, non fosse altro che per il fatto che si è trattato di un sì molto tirato. Perciò non è ancora chiaro se i cittadini svizzeri intendono riporre nel cassetto il loro Sonderfall-pensiero. Con fatica è stata tuttavia evitata una figuraccia, che non sarebbe certamente stata ben accolta all’estero”.

Il “Welt” riporta un contributo di Michael Schindhelm, direttore del teatro di Basilea. “Tra il no del 1986 e oggi trovano spazio vere e proprie cesure storiche, che hanno riguardato ovviamente anche i cittadini svizzeri: la fine della guerra fredda e l’inizio di un nuovo secolo. (…) Nel frattempo, ci si è accorti che chi resta fuori (dall’ONU) non conta più granché”.

Fine del Sonderfall

Oltre Atlantico, per il New York Times l’adesione all’Onu rappresenta un passo storico per la Svizzera che si lascia alle spalle “decadi d’isolazionismo”. Sulla stessa linea il “Wall Street Journal”, secondo il quale, “potenzialmente, il voto sottolinea la volontà della Svizzera ad aderire all’Unione Europea negli anni a venire”.

Il “Financial Times” saluta la fine del “Sonderfall Schweiz” come un vantaggio per la reputazione della Svizzera, pronta da oggi ad assumersi “la sua parte di responsabilità globale”.

“Il mondo non ha più bisogno di un intermediario politicamente isolato, né di un centro finanziario offshore dove i dittatori possono depositare i loro soldi sporchi”, scrive il quotidiano economico. Per il “Financial Times”, la Svizzera sarà la benvenuta nell’ONU, dove porterà la sua “grande tradizione umanitaria”.

Una votazione paradossale

Le reazioni non sono mancate neppure in Francia. “Le Figaro”, dopo aver ricordato come il sì l’abbia spuntata per il rotto della cuffia, ha citato l’ambasciatore elvetico Erwin Hofer. “Non si tratta di una rivoluzione, ma di una normalizzazione. Raggiungiamo la grande famiglia delle nazioni. D’altronde sono sicuro che buona parte del mondo apprende soltanto oggi che la Svizzera non era membro dell’ONU”.

“Le Figaro” definisce poi “paradossale” il fatto che la Svizzera, “membro fondatore della vecchia Società delle nazioni e partecipante a tutte le agenzie specializzate dell’ONU” non fosse membro a pieno titolo. Fino a domenica.

Il francese “Libération” sottolinea come il referendum per l’adesione all’Onu, lanciato dalla sinistra, sia stato essenzialmente condotto dalla destra e dagli ambienti economici.

Il padronato voleva infatti dimostrare la propria apertura verso l’estero impegnandosi per l’Onu, che non ha veri risvolti economici per la Svizzera, continuando nel contempo a frenare l’adesione all’Unione Europea.

swissinfo

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR