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Giornali online gratis: la manna sta per finire

L'edizione integrale dei giornali svizzeri su internet rischia di essere gratis ancora per poco tempo. La «Südostschweiz» ha già iniziato a batter cassa.

Questa strada sarà verosimilmente imboccata quest’anno anche dalla maggior parte dei quotidiani elvetici che finora mettevano gratuitamente a disposizione dei «navigatori» le loro edizioni complete. La svolta è dettata dalle insufficienti entrate pubblicitarie.

Il cambiamento di rotta della «Südostschweiz» è particolarmente significativo poiché era stato il primo quotidiano della Svizzera tedesca ad offrire l’edizione integrale gratuita in rete. L’accesso al suo sito con estratti del giornale resta gratis. Ma chi desidera leggere tutto il quotidiano on-line ora deve pagare.

In un articolo pubblicato all’inizio di quest’anno, l’editore Hanspeter Lebrument ha spiegato ai lettori di essersi trovato di fronte al dilemma sull’opportunità di mettere a disposizione gratis su internet un contenuto redazionale costoso.

In sintesi, i siti web dei giornali non si sono rivelati le galline dalle uova d’oro che molti avevano presupposto. «La pubblicità su internet non ha portato i guadagni sperati», spiega Roger Blum, ricercatore sui media all’università di Berna. Secondo l’esperto, è giusto che un contenuto giornalistico debba essere pagato come qualsiasi altro servizio.

Visto che le entrate pubblicitarie non coprono i costi dei servizi redazionali, è dunque normale che i giornali chiedano un contributo per le prestazioni. Una valutazione condivisa dai responsabili della maggioranza dei giornali elvetici che ancora offrono un’edizione integrale gratuita su internet, ma che si apprestano a modifiche. Queste si impongono per una questione di sopravvivenza in diversi casi.

Gli introiti pubblicitari nel 2001 sono calati del 30 per cento: se non si passasse a un modello a pagamento, «saremmo costretti a chiudere il sito», indica il responsabile dell’edizione on-line di «Le Temps» Gaël Hürlimann. La data non è ancora stata fissata, ma di certo la trasformazione sarà effettuata quest’anno.

Anche il maggior quotidiano elvetico ha in programma cambiamenti in questa direzione: il «Blick» pensa di offrire a pagamento certi articoli e rubriche, in particolare lo sport e le pagine erotiche, indica il caporedattore on-line Richard Schmidt. Progetti analoghi sono pure allo studio presso gli altri grandi quotidiani svizzeri tedeschi: dal «Tages-Anzeiger» alla «Neue Zürcher Zeitung», passando per la «Basler Zeitung» e il «Bund» fino alla «Berner Zeitung».

Ristrutturazione in preparazione per il sito del CdT

In situazione simile si trova il «Corriere del Ticino» (CdT), unico quotidiano del cantone sudalpino che offre l’edizione integrale su internet. Nel maggior quotidiano ticinese attualmente si sta procedendo a test di prova, in vista di un cambiamento entro cinque o sei mesi, ha indicato il responsabile del servizio informatico Patrice Pfirter. Il progetto è ancora in fase di elaborazione e nulla è stato stabilito definitivamente. Probabilmente tuttavia anche il CdT introdurrà una parte di servizi a pagamento, mantenendo l’accesso gratis solo agli articoli principali. Si tratta per ora solo di un’ipotesi e in ogni caso per gli abbonati al giornale l’edizione integrale sarà gratuita anche on-line, precisa Pfirter.

Il responsabile informatico del CdT sottolinea inoltre che occorre rivedere la concezione del sito internet: questo deve diventare «un supporto al servizio cartaceo» e servire per altri scopi, come ad esempio il servizio degli abbonamenti e i sondaggi. Secondo Pfirter, si tratta di un investimento a lungo termine. I riscontri pubblicitari non sono previsti prima di due o tre anni.

Tendenze contrastanti in Romandia

In Romandia, le edizioni integrali on-line dei quotidiani di Edipresse – «Le Matin», «La Tribune de Genève» e «24 Heures» – sono già a pagamento, tramite abbonamento, da quasi due anni. Il quotidiano friburghese «La Liberté» si sta orientando sulla possibilità di rendere a pagamento l’accesso ai suoi archivi. Nessun mutamento in vista per il momento per il vallesano «Le Nouvelliste» e i neocastellani «L’Express» e «L’Impartial». I tre giornali non escludono tuttavia di cambiare pratica in futuro.

Secondo Roger Blum, gli appassionati di notizie e molti imprenditori saranno sicuramente disposti ad aprire il portamonete per leggere sullo schermo gli articoli che li interessano. A suo avviso, trarranno profitto i grandi giornali con una buona reputazione.

Di opinione diversa Scott Meyer, general manager delle attività informatiche del «New York Times», citato da «Le Temps»: l’abbonamento al servizio on-line comporta un crollo dei lettori di almeno l’80 per cento, sostiene.

swissinfo e agenzie

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