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Gli USA accettano l’aiuto della Svizzera

Un milione d'americani è senza tetto e dipende dai soccorsi Keystone

L'ambasciata americana di Berna ha inviato alla Confederazione la lista del materiale utile agli USA per affrontare le conseguenze dell'uragano Katrina.

Dal canto suo, il Comitato internazionale della croce rossa ha aperto un sito internet per la ricerca delle persone disperse.

Per affrontare le conseguenze dell’uragano Katrina, che ha colpito la settimana scorsa la la Luisiana, il Mississipi e l’Alabama, gli Stati uniti hanno chiesto l’aiuto della comunità internazionale.

Oltre che all’Unione europea e alla Nato, domenica è giunta una richiesta ufficiale d’aiuto anche alla Direzione svizzera per lo sviluppo e la cooperazione (DSC). Stando ai portavoce dell’UE e della Nato, è la prima volta che gli Stati uniti domandano aiuti umanitari per affrontare le conseguenze di una calamità naturale.

L’ambasciata americana di Berna ha fatto pervenire alla DSC una lista contenente il materiale utile agli USA per affrontare l’emergenza. Si tratterebbe in particolare di pompe per l’acqua, ma Lars Knuchel, portavoce del Dipartimento degli affari esteri (DFAE), si è rifiutato di dare dettagli sul contenuto della lista. Si è limitato a dire che la Svizzera risponderà senz’altro all’appello degli USA.

Liste simili sono state inviate anche ad altri paesi. Ora si tratta di coordinare gli aiuti e di stabilire quale materiale potrà essere inviato quando nelle zone disastrate.

Venerdì, la ministra degli esteri elvetica, Micheline Calmy-Rey aveva inviato una lettera in cui si offriva l’aiuto della Svizzera all’ambasciatrice statunitense Pamela Willeford. La Confederazione sarebbe pronta a sostenere gli USA per affrontare l’emergenza, ma anche nella ricostruzione e nella prevenzione di nuove catastrofi.

Migliaia di vittime

Nel caos seguito all’uragano Katrina, molte persone hanno perso di vista i loro famigliari e amici. La situazione è ancora drammatica, ma si comincia a fare un bilancio della catastrofe.

Il ministro della sanità degli Stati uniti, Michael Leavit parla di «migliaia» di vittime. La sua è la prima stima di un esponente dell’Amministrazione federale. Dal canto suo, il responsabile della sicurezza interna, Michael Chertoff, ha dichiarato che gli USA «devono prepararsi al peggio».

Al momento non ci sono notizie di vittime elvetiche. Nella regione vivono circa 600 svizzeri. Molti hanno però la doppia cittadinanza e il DFAE non è in grado di dire con esattezza quanti cittadini svizzeri si trovavano nelle zone colpite dall’uragano.

Sono poche le persone che si sono rivolte al DFAE per avere notizie di parenti. Secondo il portavoce del DFAE questo sarebbe un indizio che una buona parte degli svizzeri è riuscita a mettersi in salvo.

Lista internet del Comitato internazionale della Croce rossa

Dietro di sé, Katrina ha lasciato molte famiglie disgregate. Ora, passati i momenti più drammatici, comincia la ricerca sistematica delle persone. Il Comitato internazionale della Croce rossa (CICR), basato a Ginevra, si è mobilitato per permettere ai sopravvissuti di cercare i loro famigliari.

Il CICR di solito è attivo in zone con conflitti armati, ma già in dicembre aveva allestito un sito internet per le popolazioni colpite dallo Tsunami in Sri Lanka, Indonesia, Tailandia e India.

Il sito permette di registrare in modo sistematico i dati dei sopravvissuti e di cercare delle persone. I nuovi arrivati nei centri d’emergenza possono riempire un formulario con le loro generalità ed essere poi inseriti nella lista elettronica.

Domenica sera sulla lista si trovavano già decine di migliaia di nomi. La lista è un aiuto, ma anche una volta trovato il nome della persona cercata, la riunione famigliare non è sempre facile. Una famiglia del Texas, che aveva trovato il nome della nonna in una lista che diceva «salvata, Astrodome di Houstone», ha dovuto cercare per delle ore tra le 15’000 persone che si erano rifugiate nell’Astrodome prima di poter riabbracciare l’anziana signora.

swissinfo e agenzie

L’uragano Katrina ha imperversato su una superficie di 233’000 chilometri quadrati.
Nella regione di New Orleans vivevano prima dell’uragano 1,4 milioni di persone. Circa 60’000 non sono riuscite a fuggire in tempo.
Più di un milione di persone è oggi senza tetto.
350’000 case sono state distrutte.

Più di 50 paesi hanno offerto il loro aiuto agli Stati uniti. Tra questi c’è anche la Svizzera.

Il Comitato internazionale della Croce rossa, basato a Ginevra, ha aperto un sito internet per facilitare il ricongiungimento famigliare.

La Catena della solidarietà rinuncia a raccogliere dei fondi per gli USA. Chi volesse fare un’offerta per le persone colpite da Katrina può versare il suo contributo sul conto della Croce rossa svizzera.

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